Le fee di bitcoin sono il metodo di pagamento deciso per remunerare i miner per aver processato le transazioni che si fanno sulla blockchain di bitcoin.
Per comprendere però come sono calcolate le fee bisogna però considerare cosa succede quando inviamo bitcoin ad un altro indirizzo.

Quando inviamo una qualuque cifra in bitcoin, il primo step che viene creato è la verifica della transazione, ovvero la transazione viene controllata da tutti i computer che possiedono una copia del ledger distribuito.

Questi computer chiamati nodi controllano la cronologia dei nostri bitcoin, controllando che essi siano davvero sul nostro indirizzo.
Dopo di che, realizzata la transazione, questa viene inserita nella mempool o memory pool.
Per comprendere meglio, la mempool è come la sala d’attesa di un aeroporto virtuale, con tutte le transazioni che aspettano di prendere l’ aereo per entrare in un blocco, ovvero che un miner le prenda e le chiuda in uno dei blocchi della blockchain.
Ora la transazione è considerata unconfirmed nonostante sia valida e inserita nella lista delle transazione avvenute.
La transazione è confermata quando un miner prende la trasanzione e la inserisce in un blocco e i fondi sono trasferiti.
A chiusura del blocco ovviamente.
Ricordiamoci sempre che i blocchi hanno una dimensione specifica. Nel caso fossimo in un periodo in cui avvengono molte transazioni, ovviamente i miner daranno precedenza alle transazioni con maggiori fee.

Quindi Le fee sono un sistema per indicare al miner quanto la tua transazione è urgente.
Maggiore velocità indica maggiori fee da pagare, che vengono sempre pagate da chi invia e non esiste un metodo per non pagarle.
Nel caso volessimo calcolare le fee, bisogna ricordare che le transazioni hanno una grandezza, come se fossero i file sul tuo computer quindi i miner che vogliono massimizzare il loro guadagno, preferiranno transazioni con un alta fee ma basso peso.

La dimensione di una transazione dipende da diversi fattori.
Il primo fattore è il numero di inputs.
I bitcoin che abbiamo in portafoglio sono una somma dei bitcoin che abbiamo ricevuto nel tempo uniti a quelli che gia possedevamo su questo wallet. Questa somma viene chiamata inputs.
quando inviamo bitcoin a qualcuno, selezioniamo alcuni di questi inputs inviati da altri e li trasformiamo in outputs.
Ora, più inputs avrà una transazione maggiore sarà la dimensione.

Un secondo fattore è il numero di output, il numero di indirizzi a cui stiamo inviando.
Se stiamo pagando ad un solo indirizzo, stiamo creando due outputs, uno per l’indirizzo che invia e uno per ricevere il resto del pagamento inziale.
Infatti,se essendo il nostro conto di bitcoin una somma i inputs di diverse provenienze, questi inputs non possono essere spesi in parte ma devono essere inviati nella loro totalità all’indirizzo ricevente e noi riceveremo sul nostro wallet il resto senza accorgercene.
Ipotizziamo di avere un wallet con 3 bitcoin, formati da due inputs di 1 e 2 bitcoin.
Nel caso dovessimo spendere 1,5 bitcoin, il nostro invio sarà di 2 bitcoin con il resto di 0,5 che tornerà nel nostro wallet.
Un altro fattore importante da considerare è la complessità dello script. alcune transazioni usano opzioni speciali quali il multi sig, che aumentano la dimensione della transazione.
Per l’utente medio calcolare la dimensione della transazione è alquanto difficile ma non c’è da preoccuparsi, ci pensa il nostro wallet che ci suggerirà anche le fee più corrette al momento dell ‘invio.
Va ricordato che la blockchain non segna il costo della transazione in maniera esplicita.
Se volete segnare i costi dovrete controllarla specificatamente

Esistono dei modi ridurre le fee di invio di bitcoin.
Evitate di spedire bitcoin quando è l’ora di punta sui mercati di trading. Se siamo nel pieno di una salita o di una discesa , con grossa volatilità vi saranno un sacco di movimentazioni tra wallet di trader e wallet di exchange.
Chi avrà fretta metterà fee più alte quindi il prezzo in quel momento sarà più alto.
In più potete usare un wallet segwit che abbassa fee e dimensioni della transazione.
Nel caso in cui le fee siano assolutamente folli, potreste ricorrere ad altre coin che hanno costi molto minori come Ripple ad esempio,
Ovviamente ci sarebbero altri costi relativi all’uso di exchange.
In questo caso l’atomic swap viene in nostro aiuto.
Fate voi i vostri conti prima di testare questa soluzione.

Come già detto, la maggior parte dei wallet danno suggerimenti e indicano quale sono le fee più adatte per il momento in cui stiamo operando.
Va fatta attenzione perché esistono anche wallet che fanno pagare troppo, quindi anche su questo aspetto va fatta una ricerca specifica per il prodotto migliore.
Generalmente va anche detto che i wallet più avanzati danno la possibilità di scegliere diverse opzioni, più o meno veloci e costose.

Se fate i tirchioni però, e non pagate abbastanza fee, succede a volte che le transazioni siano bloccate proprio perché le fee sono troppo basse e nessun miner è interessato alla vostra transazione.
In questo caso cosa fare?
Le opzioni disponibili sono di aspettare almeno 72 ore.
Pppure usare un sistema RBF replace by fee, che permette al wallet di sostituire le fee basse con altre più alte, ma attenzione, non tutti i wallet supportano questa opzione.
Ipoteticamente una transazione non può essere bloccata per sempre ma in realtà dipende.
Infatti quando abbiamo parlato di mempool all’inizio del video, non abbiamo specificato dove sia la mempool.
Essa non è una solo ma ogni nodo della rete ha una sezione dedicata ad essa. Differenti nodi hanno differenti versioni della mempool
Se una transazione non viene confermata, viene cancellata dalla mempool.
Il tempo di cancellazione ordinario è appunto 72 ore.
Può pero capitare che il nodo dove risiede la mempool con la vostra transazione non la cancelli.

Le fee son un bel problema per Bitcoin e possono esserlo anche per voi se spostate cifre considerevoli senza pensarci.