Gli exchanges sono i posti dove venditori e acquirenti di criptovalute si incontrano ovvero siti online dedicati al trading delle varie criptomonete.
Ci sono vari tipi di exchange, dai più grossi e affermati con utenti di tutto il mondo fino a quelli più piccoli che hanno un pubblico prevalentemente regionale, come accade in Giappone e Corea.

Le principali caratteristiche che ci interessano in un exchange sono quali coin vengono tradate, i volumi e costi dell’ exchange e se quest’ultimo è considerabile sicuro

La sicurezza come sapete bene è il fattore fondamentale di questo mondo, e grava sulle vostre spalle.

Gli exchange funzionano esattamente come la borsa valori e gestiscono i vostri soldi.
Vi è un book ordini e vendite, avrete un vostro wallet personale ma di proprietà dell’ exchange.
Con alcuni di questi wallet potrete addirittura fare dei prestiti ad altri utenti ed essere remunerati.
Ora, non esiste un exchange sicuro al 100 per cento e queste entità sono in mano ad aziende che ovviamente hanno il profitto come motivo di esistenza.
Gli exchange possono essere attaccati da hacker oppure possono truffare gli utenti, bloccando i fondi e scappando col denaro.
Per questo motivo dovrete lasciare il minimo possibile di coin o valuta sull’ exchange.

Gli exchange di maggiori dimensioni sono strutturati per resistere ad attacchi e tentate rapine, ma la previdenza non è mai troppa. Ogni exchange si premura di mettervi in condizione di proteggere il vostro account, quindi non siate pigri e fate le dovute azioni per proteggervi
Passando alle coin, qui abbiamo un’altra differenza. In quasi tutti gli exchange si trada bitcoin ma alcune piccole coin, con bassissimi volumi e illiquide, sono tradate solo su uno o due exchange al mondo. Questo ci obbliga, se vogliamo tradarle, ad affidarci a questi attori che sono sconosciuti ai più. In questo caso dovremo leggere le regole di questi exchange perché potrebbero non permettere l’ uscita di fondi sotto o sopra un certo valore, oppure obbligarci alle procedure di kyc e questo potrebbe volere molto tempo per essere risolto.

I volumi di un exchange sono importanti a sua volta, significando che quella data coin su quel dato mercato è molto o poco venduta e richiesta.
Tanti volumi equivalgono a tanti compratori e venditori, quindi un mercato ricco di denaro che viene definito liquido.
Piccoli exchange con bassi volumi sono quindi illiquidi.

Ogni exchange ha dei costi di utilizzo, controllateli prima di decidere su quale exchange operare più spesso.
Ricordate anche che nonostante i bitcoin siano tutti uguali, su exchange diversi vengono venduti a prezzi diversi dando forma a fenomeni di arbitraggio.
Quando andrete ad operare sugli exchange, avrete a disposizione diversi tipi i ordine per acquistare o vendere.
Vediamone alcuni.

Partiamo con il più semplice che il market order o ordine a mercato. In questo specifico ordine l’acquisto avviene al prezzo di vendita dell’asset più basso e l’ordine non viene stoppato fino a quando il quantitativo richiesto non è raggiunto.
Facciamo un esempio. acquisto 20 ethereum con un ordine a mercato. In quel momento sul book i primi lotti in vendita al prezzo più basso saranno 10 ethereum a 200 dollari e altri 20 a 210 dollari.
Con questo ordine comprerò i 10 ethereum a 200 dollari e altri 10 ethereum a 210 dollari. Con questo ordine non importa il prezzo ma la quantità indicata.
In caso di ordine di vendita di questo tipo, il comportamento è lo stesso.

Un altro genere di ordine di tipo inverso è il limited order. In questo caso quando andiamo a creare l’ordine di acquisto inseriamo quantità e prezzo deciso. In questo caso possiamo mettere un prezzo leggermente sotto a quello del momento oppure molto più basso, tutto dipende da come vediamo la situazione sul mercato. Questo tipo di ordine potrebbe essere non eseguito oppure eseguito parzialmente.
Sempre usando l’ esempio di prima, se mettessimo un ordine per 20 ethereum a 200 dollari, con un prezzo attuale di 210 dollari, dovremmo aspettare una discesa per far si che l’ordine venga eseguito. Potrebbe accadere che solo 5 ethereum sul mercato siano venduti a 200 dollari, quindi il nostro ordine sarebbe parziale.
Anche in questo caso quando il comportamento dell’ ordine in caso di vendita è il medesimo. Prezzo e quantità saranno fissate e potranno non essere raggiunte.

Un tipo di ordine più complicato è lo stop loss order. Questo genere di ordine incorpora una strategie di vendita che vuole tagliare le perdite, uno stop loss appunto. Quando il trend è incerto potete usare questo ordine per proteggervi.
Nel caso in cui abbiamo ancora un ordine di questo tipo per 10 ethereum a 200 dollari, con uno stop loss a 190 dollari. Se la nostra visione long è giusta, dal nostro acquisto a 200 dollari ethereum salirà di prezzo e al momento giusto prenderemo profitto. Se però abbiamo sbagliato ed ethereum comincia un trend negativo, il nostro ordine automaticamente venderà la posizione a 190 dollari, salvandoci il conto.
Vista dal punto della vendita, questo tipo di ordine può essere modificato con un prezzo più alto che si trasforma in un take profit. Se ethereum comincia un leggero trend positivo potremo spostare lo stop loss in pari a 200 dollari oppure se la salita è più pronunciata la cifra potrebbe essere anche 210 dollari e oltre. In qeusto caso continueremmo ad avere una posizione all’interno di un trend rialzista che sarebbe venduta in guadagno in caso di ribaltamento del trend.