Con l’utilizzo di asset digitali nel settore della blockchain, è bene partire con un’analisi del proprio computer e dello smartphone, e della loro messa in sicurezza. E’ buona norma avere sempre il sistema operativo aggiornato alle ultime patch di sicurezza, e conseguentemente tutti i programmi installati sul pc. E’ fondamentale l’utilizzo di antivirus di ultima generazione a pagamento. Sfatiamo un mito, non esiste il miglior antivirus ma esistono buoni antivirus (fate le vostre ricerche e comprate una licenza).
Ribadiamo l’importanza del dotarsi di un buon antivirus in quanto molti malware sono progettati per rubare dati inerenti le cryptovalute (i vostri asset).

Inoltre è sconsigliato connettersi a connessioni wifi pubbliche, meglio utilizzare proprie connessioni dati, e implementare l’utilizzo di vpn (virtual private network) per rendere sicure le proprie connessioni. Ci sono molti piani di abbonamento a prezzi veramente accessibili.

Fondamentale avere un back up delle proprie chiavi private e password off line, non sul computer in uso, in quanto se si dovesse cadere vittime del famigerato cryptolocker, perderemo tutti i dati (tutto il contenuto del pc verrà criptato), e per ottenere la chiave di decifrazione saremo costretti noi a pagare in bitcoin i criminali informatici.
Quindi, occhio alle truffe via mail.
Non aprire mai un allegato se non si è sicuri del mittente.

Solito discorso con l’utilizzo degli smartphone: consigliamo vivamente un antivirus/antimalware aggiornato alle ultime definizioni. Il contratto della vpn prevede sicuramente l’utilizzo su dispositivi multipli, quindi andremo a sfruttare il solito abbonamento anche su smartphone.

Se utilizzate lo smartphone anche per lavoro, per svago (social, chat di vario tipo, intrattenimento per adulti), si andrà a creare una promiscuità con l’operatività nell’ambito delle cryptovalute, quindi potrebbe esser ottimale l’utilizzo di uno smartphone dedicato.
Per i fissati della sicurezza potremo anche indicare uno smartphone specifico, l’Exodus della htc.
Nato per garantire il massimo della sicurezza nell’ambito della blockchain.

Piccolo ma fondamentale cenno all’utilizzo del 2FA (two factor authenticator) per l’accesso ai vari exchange, in modo da rendere ancora più sicura l’operabilità con le proprie cryptovalute.

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