XRP e Ripple
C’è una coin nel mondo delle criptovalute che viene considerata una criptovaluta quando in realtà non lo è.
Parliamo di XRP, creata dalla compagnia Ripple. Nel gergo comune XRP e Ripple sono diventati sinonimi ma il solo nome del token è XRP. Questa coin non è nata con l’idea di essere un’alternativa più funzionale a Bitcoin, ma per essere uno strumento nelle mani del mondo bancario creando un sistema alternativo allo Swift.
XRP non è una criptovaluta completa perché non è totalmente decentralizzata.
Ripple infatti nasce nel 2012 come un sistema di trasferimento di fondi tramite un network per gli scambi in valute. A settembre 2018 Ripple era la seconda coin del mercato delle Criptovalute per capitalizzazione di mercato.
Ripple controlla e gestisce XRP e grazie ad essa ha accordi con banche di tutto il mondo. il suo codice è open source e il valore della coin viene influenzato dal valore che viene assegnato anche all’azienda.
Ripple nasce esclusivamente per sostituire vecchi sistemi come swift, western union e moneygram con un sistema più economico. Non tutte le banche sono connesse tra di loro nel mondo con un sistema unico. Questo obbliga le banche a passare tra diversi intermediari nei vari paesi, che allungano tempi e il costi delle operazioni.
XRP Non è creata per essere una riserva di valore o per fare transazioni tra soggetti economici nel mercato reale ma come uno strumento tecnico per specifici attori bancari o per Sistemi di pagamento, aziende, società, cambi valute.
Per le sue caratteristiche, Xrp non può essere minato ma è una moneta preminata ma che è veloce e scalabile, infatti le transazioni in xrp durano circa 4 secondi contro i 5-10 minuti di btc
Il wallet di XRP funziona con un deposito minimo di 20 XRP, artifizio creato per evitare una crescita smisurata di account sul suo network al solo scopo di intasare la rete e rallentarne il funzionamento.
Il Token è divisibile fino a 6 cifre dopo le zero e alcuni XRP vengono distrutti dopo ogni operazione, altro sistema per proteggere la rete. In caso di attacco, con migliaia di transazioni inutili a solo scopo di rallentare rete, questo sistema drena i conti degli indirizzi che creano le transazioni.
Il protocollo di Ripple si chiama rtxp Ripple Transaction Protocol e si compone di pc definiti validators che gestiscono la rete con i loro ledger condivisi. Le aziende che desiderano usare la rete di Ripple devono usare i gateways, ovvero punti gestiti dalle banche e utili a chi è fuori dal network.
Ripple Labs è nata solo per proporre alle banche vari tipi di prodotti, infatti RXTP è open source ma i prodotti di ripple offerti alle banche non lo sono e sono create e sviluppati solo da ripple labs.
Ethereum
Vitalik Buterin ha dato al mondo una delle piattaforme con uno dei più grossi potenziali del pianete. Ethereum ha davanti a se un futuro molto interessante.
Ethereum, la cui moneta si chiama Eth, non è solo al pari di btc una moneta per lo scambio di valore, ma è una piattaforma decentralizzata per la creazione di applicazioni complesse. Infatti il goal di ethereum è di decentralizzare internet dai giganti della rete
Ethereum è una piattaforma decentralizzata per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di smart contracts, ovvero in breve contratti che si autoeseguono e che sono auto ottemperanti. Le applicazioni di questi contratti sono e saranno di un numero enorme e riguarderanno Gaming e gambling, contratti vari, certificazioni, votazioni, registri immobiliari e molto altro.
Addirittura le famose ICO sono in realtà smart contract molto semplici, legate al codice di base scritto. Questo codice rende il contratto immutabile una volta distribuito sulla rete e dopo l’approvazione del blocco.
Smart Contract complicati hanno un livello di difficoltà intrinseco altissimo e una necessità di sicurezza enorme. Bisogna creare una programmazione perfetta ed essere sicuri che il contratto faccia esclusivamente ciò che il programmatore ha deciso. Ricordate sempre che Code is Law.
Il principio alla base di Ethereum è che essendo una piattaforma decentralizzata per lo sviluppo di programmi, si possa creare un programma non controllabile da nessuno che girerà sulla rete di Eth. Con un po’ di studio di Solidity, si potranno eliminare tutti gli intermediari e gli sviluppatori possono lavorare direttamente sullo Blockchain.
Ethereum è stato lanciato nel luglio 2015 e da allora è diventato la seconda criptovaluta per capitalizzazione. Il suo potenziale è estremamente interessante e merita di essere seguita .
Si stanno sviluppando un sacco di applicativi sulla rete ethereum, dalla DEFI ai token NFT fino agli exchange decentralizzati che servono per scambiare token di diverso tipo, sulla stessa rete, eliminando il problema fiduciario di un exchange centralizzato.
La facilità di programmazione di Ethereum ha fatto si che sulla sua rete nascessero migliaia di altre coin, che possiamo definire token o altcoin in base alla situazione.
I Token possono essere definiti come i gettoni per l’autoscontro o per la slot machine ed esistono diversi tipi di token cripto. Se prendiamo spunto dalla Finma, l’ente di controllo Svizzero, possiamo definirli in 3 categorie.
- i token di pagamento non collegati ad altre funzioni ovvero Bitcoin, Ethereum, Litecoin. Queste sono monete vere e proprie, nate per scambio di valore.
- utility token che servono per una singola piattaforma o a un servizio digitale come XRP di Ripple, o BNB di Binance, e che possono essere scambiati all’esterno della loro piattaforma nativa.
- I token d’investimento, che invece rappresentano valori patrimoniali, come quote di valori reali, aziende, ricavi o il diritto ai dividendi o al pagamento di interessi. Questi token devono essere considerati in relazione alla loro funzione economica, in modo simili alle azioni o obbligazioni societarie, o uno strumento finanziario derivato.
Criptovalute: come funzionano
Poche persone sanno o si ricordano, che le criptovalute sono nate come un prodotto derivato da un'altra invenzione. Infatti Satoshi Nakamoto non aveva intenzione di inventare un'altra valuta
La parte più importante della sua invenzione, quando diede al mondo il whitepaper di bitcoin o A Peer-to-Peer Electronic Cash System” fu che riusci a creare un modo per creare un sistema di pagamenti decentralizzato. Durante tutti gli anni novanta del 20esimo secolo si tentò di creare un sistema digitale, ma tutti questi tentativi fallirono miseramente. Ma sviluppare un sistema come se fosse uno scambio di file peer to peer fu la scelta azzeccata
Per realizzare un network di pagamenti si ha bisogno di conti, profili utenti e transazioni. Facile da capire ma poi la problematica più grossa è evitare che gli utenti spendano due volte gli stessi soldi con diverse entità. Per risolvere la problematica, si usa un server centrale che tenga nota di tutti i bilanci degli utenti. Ma se non abbiamo questa autorità o non vogliamo un ente centrale che certifichi e controlli gli utenti, come si risolve il problema?
In un network peer to peer, ogni singolo nodo deve avere una lista delle transazioni e controllare che esse siano valide. E soprattutto, tutti i nodi devono essere concordi con le transazioni approvate, perché in caso contrario la rete crolla immediatamente.
Nessuno sapeva come risolvere questo problema di consenso della rete, fino all’ invenzione di Satoshi.
Se togliamo tutto il marketing e l’alone di mistero intorno alle criptovalute, e andiamo all’ osso della loro definizione , le potremmo definire come “un database con una limitata possibilità di scrittura al suo interno che nessuno può modificare se non rispetta specifiche condizioni”. Sembra proprio la definizione di un conto bancario in una banca qualsiasi.
Per dare una definizione corretta, le criptovalute sono un metodo di scambio di valore basato sulla tecnologia di internet, che usano la criptografia per realizzare transazioni finanziarie che sono decentralizzate, trasparenti e immutabili grazie alla tecnologia della blockchain.
In valute come Bitcoin, il database viene gestito dai vari nodi del network. Ogni nodo ha un registro condiviso dentro cui sono messi i valori di ogni conto e le transazioni effettuate. Le transazioni sono file che dicono che Gigi ha dato Y btc a Pancrazio e questa transazione è stata firmata dalla chiave privata di Gigi per poi essere inviata al network.
La transazione è conosciuta immediatamente dal network ma ci vuole de tempo per farla approvare. L’approvazione o meglio la conferma della transazione è una delle parti fondamentali della tecnologia. Un transazione confermata è immutabile e incancellabile.
Solo i miners possono confermare le transazioni, attraverso il processo definito Mining. Il lavoro di mining consiste nel chiudere i blocchi di transazioni nella blockchain. Prima di fare ciò però i miners devono controllare le transazioni, approvarle e inserirle nel network. Quando sono confermate fanno parte della blockchain. E per fare ciò ricevono delle altre criptovalute come pagamento.
Tecnicamente tutti possono diventare miners, dato che non esiste un’autorità centrale che può approvarci o meno. Certo ci vogliono delle regole di sicurezza per fare in maniera che il network non venga distrutto da coloro che hanno interesse alla sua morte. Nel caso di Bitcoin, il sistema si chiama proof of work, basato sul SHA 256 Hash Algorithm e implica la ricerca di un hash, da parte del miner, per connettere il blocco in chiusura con il blocco precedente. Possiamo definirlo, per restare sul semplice, come un puzzle crittografico da risolvere. Risolto, la ricompensa saranno alcuni bitcoin. E questa è l’unica maniera per creare nuovi Bitcoin.
La crittografia, quindi la matematica, rendono sicuro il sistema.
Non parliamo quindi di fiducia tra umani, che possono essere comprati o ricattati. Non puoi ricattare o rapire la figlia di un’operazione matematica.
Alcuno delle proprietà più interessanti delle criptovalute sono:
Irreversibilità: nessuno dopo la conferma può cancellare una transazione. Hai sbagliato indirizzo? Non si può fare nulla. Ti hanno rubato il pc con la private key? Non si può fare nulla. La rete di sicurezza non c’è.
Pseudonimia: nessun conto o transazione è collegato alla vita reale. Però se da qualche parte avete fatto un KYC, la vostra identità è tracciabile.
Veloci e globali: le transazioni sono praticamente istantanee, la velocità della conferma dipende dalla coin, ma di va dal secondo ai 10 min di Bitcoin. Però non hanno confini dato che il network è globale.
Sicure: Fino a quando possedete la private key siete al sicuro. Le grosse coin difficilmente possono essere hackerate a meno di bug volutamente presenti.
Permissionless: non dovete chiedere a nessuno il permesso di usare le vostre coin. Nessuno vi può fermare da usarle.
Numero limitato di Coin: Una buona parte di criptovalute presenta una supply limitata, come Bitcoin con i suoi 21 milioni. Al contrario DOGE ha una supply illimitata con una enorme produzione giornaliera. La supply limitata è ovviamente un vantaggio a livello di mantenimento del valore.
Pensate a quanto queste proprietà possono essere utili alla libertà del cittadino.
Il lato negativo della Blockchain
Oramai abbiamo capito, la blockchain è un registro pubblico. Quindi è un registro che tutti possono guardare, se sanno come fare.
Quindi è una lista di chi possiede cosa. Anche se pseudonimo come Bitcoin, con un KYC all’interno della rete, io posso sapere che il mio vicino di casa ha una quantità di denaro importante o meno.
Con i normali conti bancari questo non accade, non sappiamo quanto possiede il nostro precendete vicino di casa, a meno che lui stesso non ce lo dica o che qualcuno ce lo faccia sapere. Senza considerare eventuali hackeraggi dei database della banca, che non dovrebbero avvenire.
Partiamo da un principio base, non è furbo sbandierare ai quattro venti i propri possedimenti. Sia che si parli di criptovalute che di conti in moneta fiat. La mia preferenza è per essere sempre su un basso profilo, senza sbattere in faccia le proprie possibilità anche se sono limitate. Il fattore sicurezza personale va sempre compreso e considerato. Ci sono momenti e luoghi dove sfoggiare il proprio Rolex preferito.
La blockchain putroppo, per come è stata concepita e creata, ha un grosso problema di privacy, che nei prossimi anni andrà assolutamente affrontato e risolto.
Vuoi saperne di più sulla Blockchain? Scoprilo qui.
NFT - Guide Teorica completa
NFT o Non fungible Token, una sigla che sentiamo sempre più spesso in giro per il mondo
Ma cosa è un NFT? Cosa significa fungibile? Come può impattare nella nostra vita?
Un bene fungibile è un bene che può essere scambiato per un bene della stessa specie. Il denaro è l’esempio più semplice dato che posso scambiare una banconota da 10 euro con un'altra banconota da 10 euro senza che questo cambi la sua funzione economica.
10 euro sono sempre 10 euro
Un bene non fungibile invece è un bene che possiamo considerare unico come le opere l’arte, le auto costruite a mano, ecc
I beni digitali su blockchain rientrano in questa ultima descrizione dato che permettono di creare “scarsità” anche quando con il digitale possiamo creare migliaia di immagini uguali con il semplice click del mouse.
Infatti la creazione di un token nft è un processo tecnologico e non la creazione di un prodotto.
quando si crea un nft si assegna un numero seriale distintivo a qualcosa sulla blockchain e non ci sono informazioni addizionali riguardo a cosa sia o serva quel particolare token
gli nft quindi si possono applicare a diverse categorie merceologiche che potranno rivoluzionare il nostro mondo.
Questo ha portato alla nascita della Crypto Art
Non siamo esperti di arte ma possiamo definire la crypto art come un movimento con una estetica ben precisa data dalla possibilità di creare NFT.
La criptoArt sono opere artistiche digitali rare associate a token univoci che esistono sulla blockchain. Questo token permette l’acquisto e la vendita dell’ opera al pari di un quadro vero e come per un quadro vero, ne esiste uno solo. Almeno dovrebbe essere così.
Se andiamo a vedere dentro un token NFT artistico venduto sulla blockchain ci accorgeremmo che Il token o i token NFT non contengono i lavori artistici perché troppo grossi. È possibile inserire le immagini ma sarebbe davvero troppo costoso metterli su blockchain. Infatti i token puntano ai pezzi artistici, che però sono presentati da un'altra parte in rete.
La maniera corretta per linkare un token ad un pezzo di arte è attraverso un hash che può essere utilizzato su una darknet decentralizzata, che è semplicemente una rete non indicizzata dai motori di ricerca e quindi teoricamente non raggiungibile senza conoscere l'esatto indirizzo di ingresso
Essendo l hash una chiave crittografica unica, non può essere replicata e l hash diventa l’identità del file e si possono verificare se i due coincidono
Con questo hash non importa dove sia posizionato il file dell’opera
Ad esempio, l hash dell’opera NFT più famosa, ovvero l’opera di beeple è:
QmXkxpwAHCtDXbbZHUwqtFucG1RMS6T87vi1CdvadfL7qA
Non ha importanza dove sia postata l opera, il proprietario attuale in caso di vendita avrà la possibilità di produrre il file che fara match con l’hash
Per chi volesse una copia dell’opera in un posto conosciuto, si possono usare delle darknet. La blockchain da transazioni decentralizzate, una darknet da un servizio di scambio di file decentralizzato. Il più famoso è bit torrent.
Il link all’opera di Beeple è questo: ipfs://ipfs/QmPAg1mjxcEQPPtqsLoEcauVedaeMH81WXDPvPx3VC5zUz
Il token nft punta ad un file metadata che contiene l’ hash originale al cui interno sono custodite tutte le informazioni del’opera e infatti come nella blockchain, ci troviamo davanti ad una catena di hash
Quindi se ci chiediamo dove sta l opera d’arte, la risposta è che il nostro nft contiene un hash che punta ad una darknet.
Ma non tutti gli nft puntano ad una darknet. Potrebbero puntare ad un indirizzo che non è decentralizzato. Questo potrebbe essere un problema perché non sappiamo quanto sia eterno quell’indirizzo. Il proprietario del server potrebbe chiudere tutto e addio al nostra opera.
Ora se vi state chiedendo come fare a comprare un token NFT Artistico dovete sapere che I token nft possono essere venduti sia sulla blockchain che fuori da essa
Infatti Il lavoro di beeple è stato venduto dalla casa d’arte Christies.
il passaggio dell’ nft è avvenuto a costo 0 e la transazione monetaria è avvenuta tramite normale circuito bancario, ma questa è stata una lucrosa eccezione.
I contratti degli nft seguono lo standard ERC721 che permette di essere gestiti da altri contratti
Con gli nft non si possiede la proprietà reale della cosa ma il controllo .
Controllo sul token ma non sull’opera d’arte. Questa problematica necessita di una legiferazione specifica. Infatti posso comprare un NFT che rappresenta un opera d’arte, ma se compro un NFT che rappresenta un tweet su twitter, possiedo il tweet? O ne possiedo i suoi diritti?
E se compro un meme?
E soprattutto potrei comprare degli NFT che non hanno alcun collegamento con l’autore effettivo del meme, essendo stati creati da persone che hanno “rubato” il suo lavoro. A chi appartiene un meme?
Le maggiori descrizioni trovate in giro sugli nft descrivono cosa essi fingono di essere, ma non cosa sono realmente.
Un nft è un token che rappresenta una cosa. Non è una opera d’arte. È un token che punta ad un opera d’arte. È una ricevuta di acquisto di quella opera d’arte, solo su blockchain.
Se andiamo a vedere nel dettaglio dei passaggi della creazione dell’ opera NFT di Beeple
- Beeple ha creato il file dell’opera
- Ha creato il suo hash univoco che la identifica
- Ha creato il file metadata che include l’ hash dell’opera d’arte
- Ha creato l’hash del file metadata
- Ha caricato entrambi i file nella darknet decetralizzata ipfs
- Ha creato un token sulla blockchain di ethereum
- Christies crea un asta per il token
- L’asta si conclude a 69 milioni di dollari in ethereum. Non vi è però traccia del pagamento su blockchain
- Beeple trasferisce il token al vincitore dell’asta
MA in definitiva cosa è stato comprato per 69 milioni di dollari.
Un token. Che ti reinvia ad un indirizzo internet.
Quindi è stato comprato il diritto di poter trasferire a qualcun altro il token.
Non si parla di diritti, copyright e nemmeno dell’opera d’arte. Addirittura beeple potrebbe creare una copia della stessa con modifiche impercettibili e venderla con un altro token. Cosa che non credo faccia, ma esclusivamente per non buttare alle ortiche il suo buon nome nel mondo dell’arte.
Questo ci porta a comprendere il valore delle cose basandoci su un punto di vista oggettivo e soggettivo. Infatti il valore soggetti dipende dalle preferenze, dalle credenze, dalle percezioni e dalle nostre abitudini.
Nel caso delle collezioni, degli oggetti collezionabili, il valore soggettivo è tutto.
Infatti questo genere di mercato esiste da sempre, ma ora è in hype con gli NFT. Le figurine da collezione sono sempre state ricercatissime, e nel mondo che si sta digitalizzando la NBA ha sfruttato gli NFT andando a creare un mercato di token con le clip più belle delle migliori giocate dei giocatori di basket.
In questo articolo abbiamo parlato di arte per poi passare ai collezionabili. Tecnicamente ogni asset potrebbe essere tokenizzato tramite NFT data la loro rappresentazione su Blockchain, ammesso che la legislazione vada pari passo alla tecnologia.
Infatti la blockchain risolverebbe molte problematiche nel mondo reale grazie alle sue 6 proprietà chiave, ovvero :
Standardization, interoperability, tradeability, liquidity, immutability, programmability
Entriamo nei dettaglio di queste proprietà chiave che ci serviranno nel futuro
Standardization
Gli asset digitali esistono dall’ inizio dell’era dei computer su diverse piattaforme non compatibili tra loro. Pensiamo ai videogiochi che avremmo voluto giocare…
Creando token nft sulla blockchain si applica lo stesso tipo di contratto a tutti i token creando uniformità dello standard
Questo permette agli nft ownership, tranfers e access /control unificati in un unico sistema comune
Se compro 3 nft su 3 piattaforme diverse ma con stesso standard queste possono o potrebbero interagire tra di loro
La blockchain maggiormente sviluppata oggi è ethereum.
Ci sono 3 tipi di standard di token maggiormente usati sulla blockchain e sono erc 721, erc 998 e erc 1155
Erc sta per Ethereum request for comments ed è similare per BIP ovvero Bitcoin Improvement Proposal
Erc è basicamente il modo in cui i developers possono proporre miglioramenti al network. I numeri si riferiscono alle identità di quelle univoche proposte
Erc 721 è stato usato inizialemnte nel 2018 ed è diventato famoso coi criptokitties, un gioco su blockchain con cui le persone potevano comprare e vendere gattini e ogni gatto era un token NFT
Lo standard 721 permette la creazione di token con differenti valori values e attributi come varie differenze sullo stesso smart contract e il token può essere trasferito sullo stesso ecosistema
Erc 998 è un token che permette di creare un bundle, unire un gruppo di erc 721 token separati, non uguali tra loro, che possono essere comprati e venduti in una sola transazione.
Ipotizziamo un videogioco di auto, dove avrò 50 parti univoche come motore carrozzeria ecc con cui avrò creato la mia auto dei sogni. Queste parti saranno tutti erc 721 token che venderò in una singola transazione dato che i 50 nft compongono la mia auto nel videogioco.
Erc 1155 creato inizialmente per Enjin un ecosistema su ethereum dove si possono creare applicazioni. Questo standard permette di creare sia token fungibili che non fungibili e la loro coesistenza e interazione. Immaginiamo il gioco di auto di prima dove tutti i giocatori iniziano con una sola macchina standard e poi via via avanzando esistono delle auto che sono solo in numero limitato. Il giocatore inizia con la mx5 ma ci sono solo 10 ferrari 250 GTO
Questa è la standardizzazione
Interoperability.
Dato che tutti i token usano lo stesso standard, questi girano sulla stessa piattaforma. Quindi chiunque crei un NFT di qualunque tipo lo potrà vendere sul marketplace che preferisce o su tutti quelli della piattaforma abilitata
Questo spinge la tradeability, ovvero permette a chiunque di avere accesso ad un mercato libero e aperto e un operatore può creare, lanciare e vendere un intero nft all’ interno dell ecosistema. Questo potrebbe rivoluzionare i videogiochi perchè chiunque potrebbe partecipare ad aggiungere contenuti ai videogiochi
Liquidity, un mercato veloce e efficiente porta ad avere liquidità. Liquiità indica un livello di attività sul mercato, quante persone comprano e con che frequenza in quel mercato.
Immutability, un dato quando è confermato e scritto sulla blockchain è immutabile, quindi questo porta alla dimostrazione di autenticità del asset digitale come NFT e dimostra la sua scarsità
Programmability. Nft sono totalmente programmabili quindi sono estremamente complessi e creabili ogni cosa.
Il cielo è il limite a livello di programmazione e uso dei token
Un'altra delle problematiche che possiamo riscontrare nelle piattaforme dedicate agli artisti e alla vendita delle loro opere è la falsificazione e doppia vendita delle stesse.
Infatti è facilissimo per uno scammer copiare profili e opere di un artista famoso su un'altra piattaforma di vendita, vendere dei token reali ma rubati e intascare gli ethereum
Se siamo interessati ad opere di un certo costo e spessore, la cosa più utile da fare è controllare social e sito dell’artista e controllare che stiamo acquistando un NFT su una piattaforma con un suo legittimo profilo.
Cosa è successo al mercato degli NFT? Estate 2022
Come tutti i mercati che risentono di una enorme salita di prezzi e popolarità, il mercato si è sgonfiato, i prezzi sono crollati e la speculazione ha avuto una battuta d’arresto. Ora si prospetta una ventata di pulizia in ciò che saranno i prossimi NFT.
Questo non è necessariamente una cosa negativa, anzi, questa pulizia farà emergere i veri progetti che portano valore e che sono da tenere in portafoglio.
In più, gli NFT cominceranno ad essere utilizzati anche per altre iniziative nel prossimo futuro.
Updated 13/10/2022
Double Spending
Oggi andiamo a imparare cosa è il double spending.
Il double spending è la manipolazione della blockchain di una qualunque criptovaluta per far in modo di spendere più volte la stessa coin, inviandola a diversi indirizzi.
Facciamo un esempio sulla blockchain di bitcoin.
Se abbiamo un solo bitcoin sul nostro wallet, e lo inviamo a Marco, questo sarà in attesa di conferma all'interno nella mempool della rete.
Immediatamente dopo aver chiuso la transazione verso Marco e prima di attendere le conferme, lo invieremo a Giorgio, e anche questa transazione finirà nella unconfirmed transaction pool.
Quando queste transazioni saranno controllate dai miners, la seconda transazione sarà rigettata poiché invalida e impossibile da realizzarsi.
In caso di invio simultaneo di più transazioni, avremo da attendere le 6 conferme per capire quale delle due transazioni sarà rigettata e quale no.
Da un wallet ad un altro. La transazione di un Bitcoin.
Oggi andremo a parlare di transazioni di bitcoin e vedremo cosa succede da quando inviamo un bitcoin a quando questo è ricevuto da un altro indirizzo.
Ci sono 3 parti principali all’interno di una transazione, e queste sono:
signing
broadcasting
confirming
Partiamo dalla prima ovvero il signing.
Ora, schiacciando il tasto send stiamo dicendo al wallet di inviare la somma di bitcoin selezionata all'indirizzo indicato nello spazio apposito.
il wallet quindi crea una transazione, che è in realtà un messaggio contenente i dati di chi invia, di chi riceve e quanto viene inviato.
Fatto ciò viene creata una univoca digital signatures mischiando matematicamente la mia chiave privata, ovvero la chiave privata di chi invia.
La chiave privata come sappiamo, è una lunga serie di lettere e numeri che fa da password per i tuoi bitcoin
Chi conosce la private key ha il controllo di questi bitcoin, quindi devi proteggerla in ogni maniera.
La digital signatures è la prova che io possiedo questa private key insieme alla mia chiave pubblica.
Ricordate che ogni transazione crea una digital signatures diversa.
dopo aver firmato la transazione, il sistema crea un file con all'interno la digital signatures e il messaggio della transazione
questo conclude il primo step sul signing.
nel secondo step ovvero il broadcasting, il wallet invia il file ai computer che minano la blockchain o che ne hanno una copia.
Questi computer conosciuti come NODI e ogni nodo che riceve il file lo verifica per comprendere che sia legittimo e corretto
In particolare controlla che io che invio, abbia i fondi che voglio spendere e poi conferma la validità della mia digital signatures
una volta che è confermata come valida, questo file viene girato ad altri nodi che ripetono il processo di verifica.
Quando un nodo riceve il file,lo tiene in un'area definita Mempool o memory pool. uno spazio dedicato alle transazioni valide ma non ancora confermate.
ora passiamo allo status della nostro transazione, block explorer è un software o uno strumento su un sito internet per controllare lo stato delle transazioni e navigare sulla blockchain.
Possiamo controllare i possedimenti di tutti gli indirizzi bitcoin, controllare tutte le transazioni e avere statistiche e informazioni sul network in tempo reale.
Se controlliamo la nostra transazione in questo momento, la vedremo segnata come non confermata.
Questo significa che la nostra transazione non è ancora facente parte della blockchain, si definisce come zero confermation transaction.
In questo stato la transazione potrebbe ancora essere cancellata o posticipata e non abbiamo garanzie che sia inserita nella blockchain.
Se vendete prodotti e servizi mai accettare una transazione non confermata come prova di pagamento.
Se vi ricordate,quando abbiamo parlato di mining, abbiamo detto che i miner raggruppano le transazioni per creare un blocco della blockchain e ovviamente i miner prenderanno le transazioni che saranno più remunerative, c'è un limite al numero di transazioni.
Quindi i miners competono tra di loro per creare il blocco delle blockchain e questa competizione è basata sui calcoli matematici
maggiore è il potere computazionale maggiori saranno le probabilità di vittoria.
Quando un miner vince la competizione, tutte le transazioni che sono in quel blocco vengono considerate confermate.
I miners scrivono la cronologia delle transazioni di bitcoin e ogni 10 minuti viene creato un blocco.
Quando torniamo a controllare la nostra transazione, se questa è scritta all'interno di un blocco, questa sarà segnata come con 1 conferma.
Le conferme cresceranno all'aumentare della creazione dei blocchi. La transazione sarà pienamente confermata con 6 confermee senza nessuna possibilità di cancellazione.
La transazione sarà ora ricevuta e immodificabile.
51% Attack !
Oggi andremo a capire il significato del termine 51% attack e tutto si basa sul mining.
I miners di bitcoin infatti usano i loro potenti computer per tenere in vita la rete di bitcoin gestendo e processando tutte le transazioni
Con questo lavoro si controlla soprattutto che l'utente abbia in portafoglio i bitcoin che vuole spendere e che non si crei il fenomeno del double spending, ovvero spendere due volte lo stesso bitcoin su due o più indirizzi diversi.
Questo importantissimo lavoro, che garantisce il funzionamento e la fiducia in bitcoin, è fatto controllando la blockchain nella sua interezza.
Per fare un esempio, nel caso di una transazione sulla blockchain di bitcoin dall' utente A a B, i miner controlleranno che la transazione sia valida, ovvero che vi siano sull’indirizzo dell’ utente A quei bitcoin che vuole spostare verso l’indirizzo dell’utente B.
Se la maggior parte dei miners certificheranno come corretta la transazione, allora essa sarà confermata e verrà iscritta sulla blockchain.
Ora, se si avesse più del 50% della potenza di calcolo della blockchain, questa teoricamente si potrebbe manipolare per i propri scopi, realizzando double spending e altri tipi di frodi come prevenire eventuali transazioni da specifici indirizzi o eliminare altri miners dalla rete.
il problema è reale e fattibile sopratutto se il potere computazionale della blockchain si concentra in mano di poche mani collegate e colluse.
In questo la decentralizzazione del mining dovrebbe evitare questa problematica che comunque è sempre possibile.
Se pensiamo nel caso in cui la maggior parte del potere computazionale sia in mano a due o tre grosse aziende, la problematica di avere a che fare con un cartello è possibile e probabile.
bitcoin wallet: i vari tipi
Oggi andiamo a vedere i diversi tipi di wallet per Bitcoin.
Come vi ho già detto, avere un wallet dove mettere i vostri bitcoin è fondamentale, è uno dei passi assolutamente necessari per investire.
Però esistono diversi tipi di wallet, tutti creati in base alle necessità dei possessori.
La prima diversificazione è tra custodial e non custodial wallet.
Un custodial wallet è ad esempio un wallet su un exchange, dove puoi usare il wallet ma non hai il suo controllo dato che non hai le chiavi private.
I non custodial wallet invece sono wallet a cui puoi accedere tramite chiavi private e sono in tuo pieno controllo.
Le due principali categorie si dividono in hardware wallet e software wallet.
Partiamo dal primo tipo ovvero gli hardware wallet.
Un hardware wallet è un wallet fisico, praticamente una chiavetta usb che possiamo tenere tra le mani.
I modelli più famosi sono i Nano S o X e i Trezor.
Questi wallet sono perfetti per mettere in sicurezza grosse quantità di coin e hanno una discreta facilità di uso.
Un altro loro punto a favore è il vasto supporto, infatti permettono di avere diversi tipi di coin salvate al loro interno.
La sicurezza di utilizzo è uno dei punti fondamentali di questo tipo di wallet, sicurezza che si paga cara dato il costo di acquisto, in base al modello di wallet scelto, particolarmente alto.
Questi wallet poi hanno necessità di usare un software apposito per funzionare, come il Ledger Live per il Nano.
Passiamo ai software wallet, che sono un tipo wallet che possiamo avere su un device come un telefono o un portatile.
Uno dei wallet più conosciuti è electrum wallet, che è free quindi gratis e open source.
È un wallet dedicato solo a bitcoin e dobbiamo dire che non ha un user interface propriamente bella.
Però funziona, è apprezzato dagli utenti e ed è sicuro grazie al fatto di essere open source.
E funziona pure con alcuni hardware wallet.
Ora passiamo a parlare del wallet dei veri professionisti di Bitcoin, parliamo di bitcoin core wallet.
Ora capiamoci, questo wallet è specifico solo per gente che sa cosa sta facendo dato che fa scaricare l’intera blockchain di bitcoin sul proprio pc, e parliamo di giga e giga di memoria.
Questo wallet è il massimo per quanto riguarda la privacy ed è ovviamente solo per bitcoin e solo per pc.
Avrete la completa autonomia e il pieno possesso degli strumenti della blockchain di bitcoin, quindi non è per coloro che sono alle prime armi. Persino l’interfaccia non aiuta .
Ora che sapete quali sono i vari tipi di wallet per i vostri bitcoin, non vi resta altro da fare che decidere cosa usare in piena sicurezza.
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.
Come scegliere un exchange - Niubbi
Oggi andremo a vedere come scegliere un exchange dove comprare le nostre criptovalute.
Prima di tutto dobbiamo capire a che punto del nostro percorso siamo, questa guida vuole essere una sorta di accompagnamento per chi è alle primissime armi.
Ci sono alcune cose basilari da sapere e considerare prima di scegliere il proprio exchange di fiducia.
Partiamo con l’idea che tendenzialmente tutti i grossi exchange più o meno si equivalgono a grandi linee ma ovviamente presentano delle differenze anche sostanziali.
Una delle prime differenze che possiamo controllare è la sede di operatività dell’exchange e conseguentemente quali clienti l’exchange accetta, in base al proprio paese di origine o residenza.
Per esempio, i clienti statunitensi non sono sempre accettati in alcuni exchange asiatici.
Un'altra differenza sta nei metodi di pagamento delle cripto o, per meglio definirlo, nel metodo di ingresso in questo mondo.
Infatti non tutti gli exchange accettano depositi in denaro fiat. Molti exchange accettano solo stable coin e nemmeno tutte.
In questo caso vi ritrovereste con degli euro per le mani senza sapere come farli arrivare sul vostro exchange e dovreste trovare un metodo alternativo, come ad esempio passare da un altro exchange che accetta denaro fiat.
Poi vanno considerate le fees di utilizzo.
Abbiamo già parlato di cosa sono le fees, e di come queste possono distruggere la vostra redditività.
Più un exchange è costoso, più sarà difficile fare in maniera che la vostra operatività sia positiva.
Il KYC o sistema di verifica cliente è un'altra cosa da considerare.
Ci sono exchange che non permettono di operare senza avere i vostri documenti mentre altri vi danno un limite di operatività o di prelievo.
E poi per ultimo, il numero e quali coin vengono listate sull’exchange.
Scegliere un exchange con 4 monete non è una scelta di lungo termine, a meno che non siate uno specialista di quelle specifiche coin.
Invece un exchange con un buon numero di coin, a cui ne vengono aggiunte ulteriori, vi permetterà di aumentare i vostri guadagni futuri.
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