Step 1 - Criptovalute e Blockchain
Nel primo post istruttivo del CY Mood Team, crediamo che sia corretto partire con la base più utile all’utente medio e definire gli strumenti che andremo ad usare in questo strano mondo.
In questo post andiamo a definire cos'è una criptovaluta e introdurremo alcuni dei termini “tecnici” che andrai a incontrare man mano che entri in questo ambiente e che ritroverai nei prossimi articoli. Questa terminologia poi sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.
Criptovaluta:
Primo concetto da apprendere: in linea generale una criptovaluta è una risorsa digitale che utilizza la crittografia per proteggere le transazioni finanziarie, per controllare la creazione di unità aggiuntive e verificare il trasferimento di risorse da un indirizzo ad un altro.
Una criptovaluta è progettata per funzionare come mezzo di scambio, una delle funzioni fondamentali del denaro.
Le vere criptovalute sono decentralizzate e non sono controllate da una entità centrale.
Questa caratteristica è da tenere in considerazione per i prossimi articoli.
Blockchain
Questa decentralizzazione funziona tramite lo strumento chiamato blockchain, un libro mastro distribuito all’interno di una rete di computer collegati tra loro.
La BlockChain, essa è Un registro dal vivo di tutte le transazioni di bitcoin. I blocchi sono costituiti dalle transazioni al loro interno, e i blocchi sono concatenati tra di loro in maniera indissolubile.
Il blocco viene creato quando un numero stabilito di transazioni vengono effettuate e il blocco può contenere un numero massimo di transazioni.
Arrivati a questo numero il blocco viene chiuso e aggiungo al blocco precedentemente minato e legato ad esso.
Quando avviene una transazione con Bitcoin, il dato viene comunicato al network di computer che validano la transazione , aggiungono la transazione al registro di bitcoin e trasferiscono la modifica del registro ledger a tutti i computer del network.
Dato che c’è un massimale di dati che possono essere salvati in un blocco, ogni 10 minuti circa viene chiuso un blocco
Bitcoin
La prima criptovaluta creata al mondo è stata Bitcoin, attualmente anche la più famosa ed è stata creata nel 2009.
Nel corso degli anni sono stati creati altri tipi di criptovaluta diversi da Bitcoin, che possono essere facilmente descritti come Altcoin o Alternative Coin o più genericamente Token
Token
Un token crittografico è una moneta su Blockchain che non riguarda solo eventuali pagamenti finanziari, ma anche l'applicazione di app o strumenti decentralizzati e i cosidetti contratti intelligenti o smart contract.
Mining
Le Criptovalute vengono create tramite un processo chiamato mining, che è la convalida delle transazioni nelle reti di questa criptovaluta. Esistono diversi tipi di mining, ma questo verrà affrontato più avanti in un altro articolo. Per saperne di più clicca qui.
Wallet
Il wallet o portafoglio è dove puoi conservare tutte le tue monete. Diversi tipi di monete prevedono diversi tipi di portafoglio. Per saperne di più clicca qui.
Legalità
La criptovaluta è legale nella maggior parte del mondo. Ci sono solo alcuni contesti in cui sono completamente bandite mentre in altri paesi come il Giappone, le criptovalute sono solo uno strumento di investimento come altri.
Perché Bitcoin ha un alone di illegalità?
La maggior parte delle persone pensa che Bitcoin sia illegale, ma questa idea è stata creata dai media con la vicenda del mercato per beni e servizi illegale chiamato Silk Road, in cui lo strumento di pagamento scelto è stato il Bitcoin. Per saperne di più clicca qui.
Satoshi Nakamoto
Satoshi Nakamoto è l’inventore di Bitcoin e della Blockchain. Almeno questo è quello che sappiamo, quello che dice la leggenda. Chi è costui? Nessuno lo sa. È una persona? Mistero. Per saperne di più clicca qui.
Paradisi Fiscali
Oggi ci sdraiamo al sole in pieno relax e parliamo di paradisi fiscali.
Un paradiso fiscale è fondamentalmente un paese a bassa o nulla tassazione per aziende o persone fisiche residenti.
Sono considerabili rifugi da stati che hanno tassazioni esagerate.
Generalmente il sistema bancario permette di compiere transazioni che sono coperte dal segreto bancario e la gestione amministrativa per la creazione di società è molto rapida e snella.
Va compreso che se esistono i paradisi fiscali, da qualche parte devono esistere degli inferni fiscali.
I Paradisi fiscali sono legali? Si.
I paradisi fiscali sono giusti? Dipende da quale è il nostro punto di vista, che è ovviamente legato esclusivamente ad aziende che operano in settori legali.
Se guardiamo alle grosse cifre che vengono tolte agli stati ad alta tassazione, è chiaro che i paradisi fiscali sono un qualcosa di ingiusto.
I paesi come Panama non hanno le necessità e le spese dei normali paesi europei.
Le aziende che operano in paesi ad alta tassazione usufruiscono dei servizi statali di questi paesi e quindi dovrebbero remunerarli.
Dall’ altro punto di vista però è comprensibile che un paese a bassa o nulla tassazione dia all’azienda un vantaggio competitivo dato il risparmio di denaro dalla tassazione, denaro che può essere riutilizzato in ricerca e sviluppo, stipendi più alti, bonus e tutto ciò che serve per azienda e dipendenti.
Un altro spunto interessante da comprendere è che oramai nel mondo della globalizzazione è in atto una competizione tra stati nazione.
Ci sono stati che sono amministrativamente più amichevoli con le aziende, che offrono maggiori vantaggi e che spingono le aziende a mettere li le loro sedi.
Posti come il Lussemburgo, l’ Olanda o l’ Irlanda hanno capito questa dinamica e ne hanno costruito un vantaggio competitivo.
Altri paesi invece, che hanno sistemi statali welfare inefficienti e costosi, sono costretti a iper tassare i propri cittadini.
Nel mondo odierno, dove la competizione è sempre più forte e molte barriere sono state distrutte, è comprensibile che ogni vantaggio competitivo sia da usare.
Gli stati e i governi che non lo comprendono sono destinati a rimanere indietro nel panorama internazionale e con essi le loro economie e la prosperità dei loro cittadini.
Essere più inclini a favore le aziende abbassando le tasse e la burocrazia, migliorando e diminuendo la macchina statale, potrebbero essere la soluzione ideale per far si che non esistano più i paradisi fiscali.
Cosa sono i BTP e i Titoli obbligazionari italiani
Oggi diventiamo un po’ meno asini e andiamo a parlare dei vari tipi di obbligazioni emesse dallo stato Italiano con una visione nel dettaglio su cosa sono i BTP, l’emissione più conosciuta e diffusa.
Una delle emissioni a più breve scadenza sono i BOT o buoni ordinari del tesoro che hanno durata di 3 o 6 o 9 o 12 mesi.
Il rendimento è dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di rimborso poiché sono emessi solitamente sotto valore 100 che è il valore di rimborso a scadenza.
Dopo di che abbiamo i CCT o certificati di credito del tesoro, che hanno durata di 7 anni ed emettono cedole semestrali.
CTZ o certificati del tesoro a zero coupon.
Hanno una durata dai 18 ai 24 mesi e non prevedono alcuna cedola quindi sono emessi sotto la pari.
Anche comuni, province o Regioni possono emettere obbligazioni e si chiamano BOC buoni obbligazionari comunali
BOR buoni obbligazionari regionali e BOP buoni obbligazionari Provinciali.
Però l’ emissione italiana più diffusa oggi è il BTP.
BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali.
I BTP sono una delle diverse obbligazioni emesse dallo stato italiano.
Queste obbligazioni hanno scadenze superiori ai 12 mesi e sono emesse dal Ministero dell’Economia e delle finanze.
La loro durata è di vari anni e può essere di 3, 5, 6, 10, 15, 20, 30 e 50 anni .
I BTP italiani pagano ai possessori cedole semestrali, ovvero interessi.
I BTP vengono venduti, il termine corretto è collocati, tramite aste organizzate dal Ministero ogni circa 2 settimane. A queste aste, negoziate sul mercato generale dei titoli di stati, partecipano gli attori istituzionali e commerciali del mondo della Finanza, come banche italiane e straniere e per somme superiori ai 2, 5 milioni di euro.
Per somme più basse e con lotti minimi di 1000 euro invece la negoziazione avviene sulla piattaforma MOT dedicata la trading obbligazionario italiano.
Il valore nominale di un BTP è pari a 100 all emissione.
Ovviamente i BTP possono essere acquistati anche dopo la loro emissione sul mercato secondario.
I BTP sono emessi ad un prezzo nominale di 100 ma il valore può oscillare ad un prezzo superiore o inferiore nel corso del tempo dovuto al rischio percepito riguardo all’ emittente.
Questa è una cosa che fa parte del mondo della finanza, si applica a tutte le emissioni obbligazionarie.
Il prezzo dell obbligazione viene anche influenzato dai tassi delle emissioni successive e dalla loro vita residua.
Se avessimo delle emissioni successive con rendimenti superiori, la nostra obbligazione “vecchia” risentirebbe del rendimento inferiore e quindi perderebbe valore.
Va ovviamente sottolineato che il prezzo tenderà a scendere dopo lo stacco della cedola.
Ovviamente queste obbligazioni come tutti i prodotti finanziari, sono tassati per il cittadino italiano.
In questo caso la tassazione è del 12,5 per cento contro il 26 per cento dei normali prodotti finanziari.
Affittare o comprare casa?
Affittare o comprare? Comprare o affittare?
Ma l'affitto è davvero un completo buttare via soldi?
Infatti la domanda che molti si pongono è “perchè pagare l’affitto al proprietario di casa se posso direttamente pagare per la mia casa?”
Per rispondere a questa questione dobbiamo partire dal principio della questione e analizzare la situazione un pezzo per volta.
E l' unica cosa che ha senso fare è analizzare la problematica sul lungo periodo.
Prima di tutto, affittare una casa non è buttare soldi nel camino, ma significa avere l'uso di un bene, in questo caso una casa o un appartamento.
State pagando l'uso di uno spazio che per voi non ha un valore nel futuro. Questo concetto è basilare, il valore nel futuro.
Quando compri una casa ,e nella quasi totalità dei casi la stai comprando a debito, stai prendendo in prestito soldi invece di una proprietà e quindi paghi il debito in primis, e poi gli interessi per l’ utilizzo di questa liquidità.
Va sempre ricordato che i soldi che hai preso in prestito oggi vengono usati per comprare un assett che si spera salga di valore domani.
Va anche considerato che quando la banca ti fa un prestito, non sempre hai tutta la liquidità necessaria dato che non tutte le bance erogano prestiti al 100%.
Quindi dovrai avere un posto dove vivere per questo periodo.
Un altro punto di cui bisogna essere certi è cosa ci si aspetta nel breve periodo.
Se lavorate in un azienda che vi manda in giro per il mondo, ha senso comprare una casa? Se cambiate spesso lavoro e città di lavoro, ha senso comprare una casa?
Essere possessori di una casa quando si decide di mettere radici e creare una famiglia è bellissimo, ma vanno considerate tutte le spese che una proprietà comporta, quindi tasse di possesso, tasse di acquisto, tasse di scrittura, eventuali rotture di parte della casa, controlli da fare alla casa, spese di gestione e servizi senza dover parlare delle bollette di casa.
Chi è in affitto invece ha solo il costo dell 'affitto, un’ assicurazione, spese condominiali e le bollette.
E una possibilità molto più facile di muoversi se la zona va peggiorando o la convivenza coi vicini diventa impossibile.
Ricordate che le necessità e i bisogni cambiano col passare degli anni, soprattutto se la famiglia si allarga con uno o due bambini. Comprare una casa per due persone e poi doverci vivere in 4 non è facilissimo ma viverci 35 o 40 anni è sicuramente economicamente più valido che vivere in affitto lo stesso tempo, soprattutto perché dopo 40 anni sarete possessori di un immobile che avrà un valore.
Ma pensate a quante cose possono cambiare o andare storte in 40 anni, pensate alla percentuale di divorzi del vostro paese.
La questione è difficilmente affrontabile a livello generale poiché ognuno di noi ha idee, modi di vivere e aspettative del futuro diverse.
Il mercato immobiliare è un mercato che deve essere studiato e compreso come ogni mercato e che è soggetto a delle fluttuazioni di prezzo.
Vanno considerati molti fattori personali prima di prendere la decisione definitiva.
Comprare una casa è semplice, molto più difficile è doverla vendere.
Sempre senza cadere nella trappola del debito.
Diversificazione
Oggi capiremo come funziona la diversificazione.
La diversificazione è una strategia di investimento per abbassare il fattore di rischio sui mercati e riguardo l’economia globale.
Dovete sempre ricordare che le azioni o le obbligazioni che comprate sul mercato sono emesse da aziende che lavorano, producono, corrono rischi e fanno degli errori.
Solo chi non fa nulla non sbaglia mai.
Questi rischi errori possono essere di vario genere, dal livello amministrativo a gestione aziendale oppure possono cambiare le situazioni o le leggi che delineano le corrette policy riguardo le aziende in un determinato territorio. Molti di queste problematiche sono comprensibili con una visione di lungo termine, ma molto spesso capita che i problemi cadano dal cielo improvvisamente.
Quindi una strategia di buon senso potrebbe essere di non mettere tutte le uova in un solo paniere, ma di avere i vostri soldi investiti in varie compagnie, in maniera tale che un attacco ad una compagnia non vi faccia perdere tutti i vostri soldi.
Questo serve a ridurre il rischio del portafoglio.
Questo genere di strategia funziona al meglio solo quando gli acquisti fatti non sono correlati.
Una posizione correlata significa che un asset finanziario viene influenzato nella crescita o discesa del prezzo, a causa della crescita o salita del prezzo di un altro asset finanziario. Per prendere un esempio, pensate al valore dell’ oro e al valore delle azioni minerarie, oppure al petrolio e alle azioni delle aziende petrolifere.
Se volete capire se i vostri investimenti non sono correlati cercate qualche tool su internet che vi possa aiutare.
Un buon metodo generale per diversificare è investire in diverse industrie in diversi settori.
Dato che ogni settore incontra diversi e univoci rischi. Stesso discorso vale per quando ragioniamo a livello di paese o continente. Diversi paesi hanno diversi rischi e problemi
La globalizzazione ci ha aiutato nella possibilità di investire i nostri soldi nei diversi paesi del mondo, ma questo ha fatto si che aumentasse la correlazione tra le varie aziende anche di continenti diversi, basta pensare a come solo legate le aziende occidentali alle forniture di materie prime e semilavorati dall’ Asia.
Diversificare non è una strategia semplice e veloce, il contrario.
Bisogna passare molto tempo a studiare le varie problematiche e poi studiare le varie aziende che ci possono interessare.
Creare un portafoglio senza rischi è quasi impossibile ma fattibile.
Bisognerà poi stare attenti ai costi di creazione del portafoglio data la quantità di posizioni che potremmo aprire.
Gli ETF sono una buona scelta, ma questo è un vostro compito.
Studiare e scegliere il meglio per voi e la vita finanziaria della vostra famiglia.
Ricordate di non incappare in una falsa diversificazione comprando assett diversi ma che poi hanno lo stesso sottostante.
Ricordate sempre che il vostro obbiettivo è la salvaguardia del conto, evitare grossi cali nel suo valore e limitare la volatilità controllando il rischio.
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Junk Bond o Titoli spazzatura
Junk Bond.
Strano termine ascoltato al telegiornale, distrattamente, prima di sedersi a tavola. Di cosa si tratta?
Bond significa obbligazione o titolo di credito.
Il termine junk in inglese sta per spazzatura, qualcosa che andrebbe buttato nella pattumiera.
Ma quando andiamo a parlare di junk bond, titoli spazzatura, al momento stiamo parlando di qualcosa molto “popolare”.
Con junk bond andiamo a parlare di titoli ad alto rendimento, un rendimento dato dal loro alto rischio. Va compreso che più è alto il rischio di prestare denaro ad un azienda od ad un paese che potrebbero essere insolventi, maggiore deve essere il rendimento per il prestatore, rendimento definito con il termine inglese high yield.
Quando andate a prestare soldi a compagnie rischiose comprando i loro titoli, entrate in un business rischioso.
Infatti queste compagnie possono essere in alcuni business o settori economici rischiosi oppure hanno solo troppi debiti dati da malagestione o momenti di crisi. investendo in questo rischio finirete per avere dei grossi interessi alla fine di ogni anno o mese, in base allo strumento scelto.
Purtroppo però se queste compagnie sono malamente gestite potreste avere qualche piccola soddisfazione economica all'inizio per poi finire col perdere il vostro capitale.
Nel caso in cui invece queste aziende siano egregiamente gestite, avrete un ottimo rendimento per poi riavere indietro tutti il vostro investimento.
Le compagnie definibili High Yields creano bonds che sono rischiosi e quindi vengono considerati con un rating molto basso ,quindi con un rendimento molto alto.
Al contrario i cosidetti bond investment grade che hanno un punteggio di rating molto buono hanno un rendimento più basso.
Ma cosa vuol dire Yield ovvero rendimento?
Vediamo come funziona il rendimento di un titolo di debito come un bond aziendale normale, non stiamo parlando di Junk Bond e le cifre qui inserite sono a titolo di esempio.
Ipotizziamo che Luca compri un obbligazione da 100 euro della GoGA srl, con un rendimento annuale del 5%.
Quindi Luca presta 100 euro, e in cambio ha un pezzo di carta che dice che lui ha prestato 100 euro alla GoGa e che a fine anno a scadenza del bond riceverà 100 euro più 5 euro di interessi.
I 5 euro di interessi sono il guadagno sul prodotto finanziario e quindi sono definiti il coupon yield su questo bond.
Ma cosa succede se Luca decide di vendere il bond prima della sua scadenza:
Nel caso vendesse il bond ad un prezzo inferiore a 100(che è il prezzo base di ogni bond), ipotizziamo 95. Vende il bond a Marco.
Marco porta a scadenza il bond e quindi riceve dall' azienda 105, quindi il rendimento di marco diventa 10 e non più 5 come nel caso di Luca alla discesa del prezzo del bond, il yield cresce.
Al contrario, nel caso Marco compri il bond a 101, il suo rendimento sarà di soli 4, con una diminuzione dello yield.
Questa è la base di come lavora lo yield.
Airdrop e Bounty
SOLDI GRATIS!!!
Sono sicuro di avere la tua attenzione ora. E si, Airdrop e Bounty sono soldi gratis, beh quasi.
Cosa sono questi due termini e cosa nascondono?
Sono ne più ne meno un metodo per fare pubblicità nel mondo delle crypto.
Partiamo dall‘airdrop o lancio dall’aereo di token a pioggia, infatti un Airdrop non è altro che un invio di token a pioggia su una serie predisposta di indirizzi.
Generalmente gli airdrop vengono realizzati tramite una iscrizione ad alcuni form, dove nei casi più semplici semplicemente si inseriscono mail e indirizzo ethereum fino a casi più complicati dove addirittura si chiede un KYC.
I bounty invece sono una versione che possiamo definire più complicata di airdrop.
Si chiede all’utente un’ azione social o di promozione più articolata e complessa, per una maggiore quantità di token.
Esempi possono essere scrivere un articolo o creare un video, oppure controlli del software e via scorrendo
Il limite è solo la fantasia dei creatori pubblicitari.
Smart Contract
Cosa sono gli smart Contract? Perché ci devono interessare? Come possono migliorare la nostra futura vita e perché dobbiamo conoscerli?
Uno smart contract è tecnicamente un contratto digitale ideato per risolvere il problema di fiducia tra due parti.
Un insieme di linee di codice legato indissolubilmente alla blockchain, avente caratteristiche paragonabili a quelle di un contratto reale.
Lo smart contract elimina la terza parte che fa da garante all interno di una transazione e grazie alla tecnologia permette di far si che vengano effettuate della azioni al verificarsi di una o più condizioni previste all’interno dello smart contract stesso.
Gli smart contract sono distribuiti sulla Blockchain, al momento di Ethereum, e sono immutabili nel tempo.
Una volta deploiato (ovvero scritto e integrato con la blockchain) esso non può essere modificato, né possono essere creati smart contract che abbiano durata temporanea.
I campi di applicazione e gli usi che possono essere fatti degli smart contract sono ampissimi.
Ad esempio spaziano dall’ambito bancario, postale e assicurativo, sharing di beni mobili o immobile.
Ogni situazione che necessita di un contratto potrebbe essere protagonista di uno smart contract.
Ma attenzione, essendo immodificabili si prestano in maniera specifica ad essere fonte di truffe o di backdoor malevoli.
Attualmente Ethereum è la Blockchain preferita per la creazione di smart contract usando il linguaggio proprietario solidity.
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ICO
Il 2017 ha visto un fenomeno economico svilupparsi al traino di quelle che erano le famose ICO.
Cosa è una ICO?
Ico sta per Initial Coin Offering. Ovvero una offerta iniziale di coin o Token.
E’ stato il metodo preferito di funding del mondo delle start up crypto.
Infatti nel 2017 la corsa senza fine ad accaparrarsi l’ultimo lancio sul mercato ha reso famoso questo metodo di finanziamento delle startup.
Aziende serie e molto meno serie si sono lanciate sul mercato offrendo token e progetti, per la maggior parte totalmente inutili e inutilizzabili, facendo sviluppare una bolla sul mercato che poi è esplosa.
La frenesia degli utenti ha fatto crescere i valori ma il mercato li ha riportati a ben più miti prezzi.
Ma come è strutturata una ICO se volessimo farla oggi?
Una ICO è generalmente fatta sulla BC di Ethereum tramite la creazione di un token che viene offerto al pubblico. Tutto ciò passa attraverso uno smart contract che si attiva all’invio di Ethereum ad esso.
Ogni volta che l’utente invia eth all ‘indirizzo dello smart contract, esso invia il numero di token calcolati in base al numero di eth ricevuti da un dato indirizzo. La ICO finisce al termine del montate di Token impostati dallo smart contract o al termine temporale del offerta.
Ogni utente che ha partecipato troverà nel suo wallett di invio il numero di token assegnato e potrà così spostarli a piacimento, sempre in base alle regole applicate dallo smart contract.
Come vedete si inviano Ethereum per token.
Attualmente le ICO sono passate di moda e la frenesia è sparita con esse. La maggior parte dei progetti è fallita e i valori si sono attestati a grosse percentuali sotto i massimi storici. Le ICO sono state come la bolla DOTCOM delle Criptovalute, un passaggio doloroso ma utile per ripulire il mercato dai progetti inutili.
Fork
Se avete sentito parlare di criptovalute o state cominciando ad interessarvi, allora avete facilmente sentito parlare di FORK.
Cosa è un Fork?
Un Fork è una divisione in due diverse “direzioni” del software di una criptovaluta.
I fork più famosi sono stati i fork di Bitcoin nel 2017 e il fork di Ethereum, che ha portato alla creazione di Ethereum Classic.
Partiamo dalla base spiegando il fork di Bitcoin.
Bitcoin è fatto dal suo protocol e dalla sua blockchain.
Dato che il protocol, ha delle regole scritte all’interno che possono rendere il suo sviluppo lento in alcune parti, alcuni developers possono pensare di poter migliorare il loro bitcoin modificandone il protocol.
Gli sviluppatori copieranno il protocol originario di BTC e andranno a creare le modifiche necessarie per farlo funzionare aggiungendo i solo sviluppi migliorativi.
Il protocol così modificato andrà a creare un nuova COIN, che sarà non compatibile con la BC minata fino ad ora.
Dopo di che si deciderà da quale blocco far partire il protocol modificato. Alcuni miners continueranno a minare col protocol sorgente, mentre altri supporteranno il protocol modificato. Ciò creerà due distinte blockchain incompatibili tra loro e di conseguenza una coin aggiuntiva, separate a partire da questo blocco prescelto che andranno avanti indipendentemente l’una dall’altra.
Il caso di cui abbiamo detto si chiama Hard Fork.
Va fatto notare che esiste anche un “soft Fork” , che non crea una diversa blockchain ma semplicemente implementa modifiche software importanti ma comunque compatibili con la BC preesistente.
Gli utenti utilizzatori della coin, vedono nei loro wallet i risultati di un hard fork poiché viene creata una nuova coin mentre non vi sono risultati evidenti per un soft fork dato che questo rimane ad appannaggio degli sviluppatori. Noi utenti saremo inconsapevoli.
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