Growth vs Value Investing
Nell’articolo dedicato a cosa è un azione abbiamo citato le azioni growth e le azioni value. Questa differenziazione si applica a due approcci diversi di allocazione del denaro sul mercato, creando addirittura due scuole di pensiero in competizione tra loro.
Quando parliamo di growth, stiamo definendo un approccio di crescita rapida, veloce, nervosa, popolare nelle start up odierne come Uber, Tesla e tutte le altre aziende della New Economy
L’approccio value, al suo contrario, è basato sulla crescita lenta costante. Più una visione alla Warren Buffet per capirci.
Questi due approcci così diversi tra loro, possono ovviamente essere divisi a loro volta in diverse strategie oppure essere mischiati nel portafoglio dell’investitore medio. L’importante è far crescere il proprio capitale.
Possiamo definire l’approccio più adatto dell’investitore in base a 3 caratteristiche:
1 la crescita della compagnia sottostante l’azione
In questo caso il nostro focus sarà diretto alla crescita economica della compagnia, al suo fatturato e ai suoi rendimenti. Questo è un approccio Growth quando queste caratteristiche superano le altre aziende dello stesso mercato o battono il mercato stesso. È la ricerca ossessiva alla nuova Apple che rivoluzioni il settore.
gli investitori cercano compagnie con un paio di anni di crescita rapida, e queste compagnie saranno nella maggior parte dei casi più piccole e giovani e snelle delle concorrenti.
Al contrario, gli investitori Value non sono interessati a queste prestazioni mirabolanti ma mirano a compagnie più mature e stabili con crescite più lente.
2 valutazione dell' azione
essere un investitore value significa essere un cercatore di affari, comprare a basso prezzo per azioni di valore intrinseco superiore a quello che il mercato prezza ora. Nella mentalità dell’investitore value non si comprano le azioni solo perchè sono economiche ma perchè alla base vi è uno studio e una ricerca di valore.
le azioni growth sono tendenzialmente molto più costose ma l' investitore sarà disposto a pagare questo prezzo perchè si aspetta una salita esponenziale
3 volatilità del prezzo
le azioni growth nella maggior parte dei cas risentono di una volatilità maggiore rispetto le azioni value. Questo poiché le azioni Growth hanno un rischio intrinseco maggiore dati i fondamentali di aziende start up non ancora affermate.
l'approccio growth è un approccio più rischioso, anche se può essere quello più pagante se acquistate una compagnia che negli anni avrà una crescita esponenziale
le azioni growth vengono solitamente vendute e comprate basandosi su promesse. Promesse di crescita, fatturato e posizione di mercato. Ma non sempre le promesse vengono mantenute.
l'approccio value è più lungo a livello di tempistiche e molto più noioso, con bassa volatilità e poche emozioni di mercato.
qual è l'approccio migliore? dipende dal periodo che si prende in considerazione, da quanto siete disposti a esporvi al rischio e da che tipo di aziende state analizzando. Un mix dei due metodi potrebbe essere la scelta giusta, mentre un solo approccio growth in uno specifico settore che sta crescendo è rischioso ma in principio remunerativo. Se tutto va bene.
Indici Azionari di Borsa
Il FTSE MIB fa +3%. Lo SP500 è crollato del 5%.
OK, ma cosa sono lo SP500 e il FTSE Mib. Sono indici di borsa.
Un indice di borsa è una misura numerica di un gruppo di azioni accorpate tra loro.
Gli indici azionari sono la sintesi del valore del paniere di titoli azionari che rappresentano. I movimenti dell'indice sono una buona approssimazione del variare nel tempo della valorizzazione dei titoli compresi nel portafoglio. Esistono differenti metodologie di calcolo degli indici, a seconda della ponderazione che viene attribuita alle azioni del paniere
Questa misura serve a monitorare in maniera più rapida l'andamento del paniere indicato. Infatti il cambiamento nella unità di misura da un indicazione di massima dell'andamento del mercato che stiamo monitorando o in cui abbiamo investito. Nella realtà il numerino in se che vediamo non indica molto in linea generale e può essere preso come puro punto di riferimento in certe analisi, ma quello che ci interessa è la percentuale del movimento.
Gli indici sono moltissimi e possono rappresentare le azioni di un paese o di un area geografica o di un settore industriale, a volte ben di più di quante azioni ci siano sul mercato e investire direttamente sull’indice è fattibile per avere un ritorno dal mercato.
Alcuni indici sono tra le migliori rappresentazioni dell'andamento industriale di un paese, come lo SP500 per gli stati uniti
Al contrario, il listino italiano non è così rappresentativo a causa delle caratteristiche della industrializzazione del paese in particolare. Questa caratteristica può essere applicata ad altri paesi che risentono dello stesso di tipo di industrializzazione del paese Italia oppure di altri tipi di economie più sbilanciate verso particolari settori, come quello bancario
Per avere un ritorno da questi mercati si possono comprare gli index fund, che equivalgono all’acquisto dell’indice totale. A volta non ha senso comprare la singola azione ma bensi il totale del paniere settoriale o del paese.
Un index fund può essere un fondo comune o un etf che copiano la composizione azionaria dell'indice, questo fa si che l'investitore, con questo prodotto, segua l'andamento del mercato.
Ovviamente non dobbiamo comprare cose a caso sull’onda dell’entusiasmo, prima di comprare un paniere dobbiamo accertarci di cosa ci sia in quell’ indice e comprenderne l’esposizione. Se compriamo un indice tecnologico saremo esposti a tutti i rischi di quel settore, mentre se ci concentriamo sul indice Indiano, saremo esposti anche al suo rischio paese.
Va poi considerato come vengono creati questi indici e come sono pesate le varie azioni al suo interno.
XRP e Ripple
C’è una coin nel mondo delle criptovalute che viene considerata una criptovaluta quando in realtà non lo è.
Parliamo di XRP, creata dalla compagnia Ripple. Nel gergo comune XRP e Ripple sono diventati sinonimi ma il solo nome del token è XRP. Questa coin non è nata con l’idea di essere un’alternativa più funzionale a Bitcoin, ma per essere uno strumento nelle mani del mondo bancario creando un sistema alternativo allo Swift.
XRP non è una criptovaluta completa perché non è totalmente decentralizzata.
Ripple infatti nasce nel 2012 come un sistema di trasferimento di fondi tramite un network per gli scambi in valute. A settembre 2018 Ripple era la seconda coin del mercato delle Criptovalute per capitalizzazione di mercato.
Ripple controlla e gestisce XRP e grazie ad essa ha accordi con banche di tutto il mondo. il suo codice è open source e il valore della coin viene influenzato dal valore che viene assegnato anche all’azienda.
Ripple nasce esclusivamente per sostituire vecchi sistemi come swift, western union e moneygram con un sistema più economico. Non tutte le banche sono connesse tra di loro nel mondo con un sistema unico. Questo obbliga le banche a passare tra diversi intermediari nei vari paesi, che allungano tempi e il costi delle operazioni.
XRP Non è creata per essere una riserva di valore o per fare transazioni tra soggetti economici nel mercato reale ma come uno strumento tecnico per specifici attori bancari o per Sistemi di pagamento, aziende, società, cambi valute.
Per le sue caratteristiche, Xrp non può essere minato ma è una moneta preminata ma che è veloce e scalabile, infatti le transazioni in xrp durano circa 4 secondi contro i 5-10 minuti di btc
Il wallet di XRP funziona con un deposito minimo di 20 XRP, artifizio creato per evitare una crescita smisurata di account sul suo network al solo scopo di intasare la rete e rallentarne il funzionamento.
Il Token è divisibile fino a 6 cifre dopo le zero e alcuni XRP vengono distrutti dopo ogni operazione, altro sistema per proteggere la rete. In caso di attacco, con migliaia di transazioni inutili a solo scopo di rallentare rete, questo sistema drena i conti degli indirizzi che creano le transazioni.
Il protocollo di Ripple si chiama rtxp Ripple Transaction Protocol e si compone di pc definiti validators che gestiscono la rete con i loro ledger condivisi. Le aziende che desiderano usare la rete di Ripple devono usare i gateways, ovvero punti gestiti dalle banche e utili a chi è fuori dal network.
Ripple Labs è nata solo per proporre alle banche vari tipi di prodotti, infatti RXTP è open source ma i prodotti di ripple offerti alle banche non lo sono e sono create e sviluppati solo da ripple labs.
Facciamo un milione di euro!
Facciamo un milione di euro!
Tutti vogliono i soldi, tutti vogliono conti da milioni di euro, tutti vogliono le lamborghini e gli yacht pieni di signorine allegre. Beh si quasi tutti, magari le ragazze no.
Comunque torniamo a noi, come si costruisce un conto da qualche milione di euro?
Proviamo a creare una lista di idee per raggiungere il nostro obiettivo. Cominciamo a sognare con uno sguardo sul pratico.
Boom vinciamo alla lotteria o al superenalotto!
Oppure no…
Prima di tutto dobbiamo fare due conti. Se lavoriamo dobbiamo vedere in quanto tempo riusciamo a raggiungere questa cifra con i guadagni del nostro lavoro, ovviamente togliendo tasse, spese, mutuo, vacanze ecc
Se non lavoriamo, beh meglio cercare un lavoro come prima cosa.
Dopo di che dobbiamo trovare un modo per far crescere i nostri soldini in banca, quindi bisogna cominciare a investire. Ma prima di investire, bisogna studiare.
Quindi leggiamo tutti gli articoli di CyMood e guardiamo tutti i video.
Ora che siamo meno asini possiamo cominciare a mettere qualche soldino sul mercato. E ora viene il difficile.
Dobbiamo modificare la nostra forma mentis, dobbiamo operare sulla nostra parte emotiva. Dobbiamo accettare che ci saranno delle perdite dolorose a livello finanziario. Dobbiamo comprendere che vivremo momenti brutti in cui i nostri investimenti avranno il segno meno e saranno scritti in un rosso sangue.
Ma qui dovremo credere in noi stessi e vederci in un futuro molto migliore di quello che abbiamo ora. Questa visione serve a stimolarci e a spronarci a fare meglio e a non farci deprimere.
Ci raccontiamo una piccola bugia, che però serve al nostro cervello per spingerci dove vogliamo andare. È qualcosa di difficile e che ci mette a disagio ma va fatto.
La parte emotiva è la più difficile. Potete conoscere la teoria benissimo, ma le vostre azioni saranno sempre guidate da panico, avidità e paura di perdere il vostro denaro. Dovete fare in maniera che queste emozioni siano taciute nel vostro animo per approcciarvi ai problemi senza emozioni. Trasformando i grossi problemi in più piccoli.
E ricordate sempre di usare gli stop loss. Sempre.
Altro elemento che non deve mai mancare. La pazienza.
La pazienza è la base per ogni cosa. Volere tutto subito è inutile,oltre che impossibile.
Studiare è fondamentale, darsi il tempo per imparare lo è a sua volta.
La pazienza e lo studio creano uno strumento che è fondamentale. La capacità di adattamento. Capacità che è data dalla percezione del mercato e da ciò che gira intorno ad esso.
Non potete pensare di guadagnare se non comprendete l’ambiente in cui operate.
Adattarsi significa quindi migliorare se stessi. E migliorarsi è un'altra spinta che dovrete avere. Più crescete e più sarete capaci e bravi.
Dopo di che dovrete essere giudiziosi e disciplinati. La disciplina vi aiuterà attraverso tutte le vostre fasi, dalle migliori alle peggiori.
Avrete anche bisogno di fortuna. È innegabile, ma spesso quella che gli altri chiamano fortuna, è in realtà solo il risultato di un lungo duro e stressante lavoro fatto dietro le quinte, per far si di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ricordate che voi vedete la strada che avete percorso, mentre gli altri vedono solo il risultato finale.
La strada che avete percorso è il vero obiettivo. Non il milione di euro.
Avete fatto tanta strada, siete cambiati in meglio e avete sviluppato capacità e conoscenze che prima non avevate. I soldi sono la logica conseguenza.
Ethereum
Vitalik Buterin ha dato al mondo una delle piattaforme con uno dei più grossi potenziali del pianete. Ethereum ha davanti a se un futuro molto interessante.
Ethereum, la cui moneta si chiama Eth, non è solo al pari di btc una moneta per lo scambio di valore, ma è una piattaforma decentralizzata per la creazione di applicazioni complesse. Infatti il goal di ethereum è di decentralizzare internet dai giganti della rete
Ethereum è una piattaforma decentralizzata per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di smart contracts, ovvero in breve contratti che si autoeseguono e che sono auto ottemperanti. Le applicazioni di questi contratti sono e saranno di un numero enorme e riguarderanno Gaming e gambling, contratti vari, certificazioni, votazioni, registri immobiliari e molto altro.
Addirittura le famose ICO sono in realtà smart contract molto semplici, legate al codice di base scritto. Questo codice rende il contratto immutabile una volta distribuito sulla rete e dopo l’approvazione del blocco.
Smart Contract complicati hanno un livello di difficoltà intrinseco altissimo e una necessità di sicurezza enorme. Bisogna creare una programmazione perfetta ed essere sicuri che il contratto faccia esclusivamente ciò che il programmatore ha deciso. Ricordate sempre che Code is Law.
Il principio alla base di Ethereum è che essendo una piattaforma decentralizzata per lo sviluppo di programmi, si possa creare un programma non controllabile da nessuno che girerà sulla rete di Eth. Con un po’ di studio di Solidity, si potranno eliminare tutti gli intermediari e gli sviluppatori possono lavorare direttamente sullo Blockchain.
Ethereum è stato lanciato nel luglio 2015 e da allora è diventato la seconda criptovaluta per capitalizzazione. Il suo potenziale è estremamente interessante e merita di essere seguita .
Si stanno sviluppando un sacco di applicativi sulla rete ethereum, dalla DEFI ai token NFT fino agli exchange decentralizzati che servono per scambiare token di diverso tipo, sulla stessa rete, eliminando il problema fiduciario di un exchange centralizzato.
La facilità di programmazione di Ethereum ha fatto si che sulla sua rete nascessero migliaia di altre coin, che possiamo definire token o altcoin in base alla situazione.
I Token possono essere definiti come i gettoni per l’autoscontro o per la slot machine ed esistono diversi tipi di token cripto. Se prendiamo spunto dalla Finma, l’ente di controllo Svizzero, possiamo definirli in 3 categorie.
- i token di pagamento non collegati ad altre funzioni ovvero Bitcoin, Ethereum, Litecoin. Queste sono monete vere e proprie, nate per scambio di valore.
- utility token che servono per una singola piattaforma o a un servizio digitale come XRP di Ripple, o BNB di Binance, e che possono essere scambiati all’esterno della loro piattaforma nativa.
- I token d’investimento, che invece rappresentano valori patrimoniali, come quote di valori reali, aziende, ricavi o il diritto ai dividendi o al pagamento di interessi. Questi token devono essere considerati in relazione alla loro funzione economica, in modo simili alle azioni o obbligazioni societarie, o uno strumento finanziario derivato.
Criptovalute: come funzionano
Poche persone sanno o si ricordano, che le criptovalute sono nate come un prodotto derivato da un'altra invenzione. Infatti Satoshi Nakamoto non aveva intenzione di inventare un'altra valuta
La parte più importante della sua invenzione, quando diede al mondo il whitepaper di bitcoin o A Peer-to-Peer Electronic Cash System” fu che riusci a creare un modo per creare un sistema di pagamenti decentralizzato. Durante tutti gli anni novanta del 20esimo secolo si tentò di creare un sistema digitale, ma tutti questi tentativi fallirono miseramente. Ma sviluppare un sistema come se fosse uno scambio di file peer to peer fu la scelta azzeccata
Per realizzare un network di pagamenti si ha bisogno di conti, profili utenti e transazioni. Facile da capire ma poi la problematica più grossa è evitare che gli utenti spendano due volte gli stessi soldi con diverse entità. Per risolvere la problematica, si usa un server centrale che tenga nota di tutti i bilanci degli utenti. Ma se non abbiamo questa autorità o non vogliamo un ente centrale che certifichi e controlli gli utenti, come si risolve il problema?
In un network peer to peer, ogni singolo nodo deve avere una lista delle transazioni e controllare che esse siano valide. E soprattutto, tutti i nodi devono essere concordi con le transazioni approvate, perché in caso contrario la rete crolla immediatamente.
Nessuno sapeva come risolvere questo problema di consenso della rete, fino all’ invenzione di Satoshi.
Se togliamo tutto il marketing e l’alone di mistero intorno alle criptovalute, e andiamo all’ osso della loro definizione , le potremmo definire come “un database con una limitata possibilità di scrittura al suo interno che nessuno può modificare se non rispetta specifiche condizioni”. Sembra proprio la definizione di un conto bancario in una banca qualsiasi.
Per dare una definizione corretta, le criptovalute sono un metodo di scambio di valore basato sulla tecnologia di internet, che usano la criptografia per realizzare transazioni finanziarie che sono decentralizzate, trasparenti e immutabili grazie alla tecnologia della blockchain.
In valute come Bitcoin, il database viene gestito dai vari nodi del network. Ogni nodo ha un registro condiviso dentro cui sono messi i valori di ogni conto e le transazioni effettuate. Le transazioni sono file che dicono che Gigi ha dato Y btc a Pancrazio e questa transazione è stata firmata dalla chiave privata di Gigi per poi essere inviata al network.
La transazione è conosciuta immediatamente dal network ma ci vuole de tempo per farla approvare. L’approvazione o meglio la conferma della transazione è una delle parti fondamentali della tecnologia. Un transazione confermata è immutabile e incancellabile.
Solo i miners possono confermare le transazioni, attraverso il processo definito Mining. Il lavoro di mining consiste nel chiudere i blocchi di transazioni nella blockchain. Prima di fare ciò però i miners devono controllare le transazioni, approvarle e inserirle nel network. Quando sono confermate fanno parte della blockchain. E per fare ciò ricevono delle altre criptovalute come pagamento.
Tecnicamente tutti possono diventare miners, dato che non esiste un’autorità centrale che può approvarci o meno. Certo ci vogliono delle regole di sicurezza per fare in maniera che il network non venga distrutto da coloro che hanno interesse alla sua morte. Nel caso di Bitcoin, il sistema si chiama proof of work, basato sul SHA 256 Hash Algorithm e implica la ricerca di un hash, da parte del miner, per connettere il blocco in chiusura con il blocco precedente. Possiamo definirlo, per restare sul semplice, come un puzzle crittografico da risolvere. Risolto, la ricompensa saranno alcuni bitcoin. E questa è l’unica maniera per creare nuovi Bitcoin.
La crittografia, quindi la matematica, rendono sicuro il sistema.
Non parliamo quindi di fiducia tra umani, che possono essere comprati o ricattati. Non puoi ricattare o rapire la figlia di un’operazione matematica.
Alcuno delle proprietà più interessanti delle criptovalute sono:
Irreversibilità: nessuno dopo la conferma può cancellare una transazione. Hai sbagliato indirizzo? Non si può fare nulla. Ti hanno rubato il pc con la private key? Non si può fare nulla. La rete di sicurezza non c’è.
Pseudonimia: nessun conto o transazione è collegato alla vita reale. Però se da qualche parte avete fatto un KYC, la vostra identità è tracciabile.
Veloci e globali: le transazioni sono praticamente istantanee, la velocità della conferma dipende dalla coin, ma di va dal secondo ai 10 min di Bitcoin. Però non hanno confini dato che il network è globale.
Sicure: Fino a quando possedete la private key siete al sicuro. Le grosse coin difficilmente possono essere hackerate a meno di bug volutamente presenti.
Permissionless: non dovete chiedere a nessuno il permesso di usare le vostre coin. Nessuno vi può fermare da usarle.
Numero limitato di Coin: Una buona parte di criptovalute presenta una supply limitata, come Bitcoin con i suoi 21 milioni. Al contrario DOGE ha una supply illimitata con una enorme produzione giornaliera. La supply limitata è ovviamente un vantaggio a livello di mantenimento del valore.
Pensate a quanto queste proprietà possono essere utili alla libertà del cittadino.
FOMO
FOMOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Che cosa vuol dire questa parola?
Oggi andiamo a spiegare un termine che leggete sicuramente spesso, ma che ha anche un significato profondo nella psicologia di ogni trader.
FOMO significa fear of missing out, e potremmo tradurlo come paura di aver perso un occasione, a volte irripetibile.
Possiamo anche vederlo come un’ ansia sociale per aver perso un treno di investimento interessante e molto redditizio.
Il Fomo è uno dei tanti bias che lavorano contro di te.
Questo sentimento che sentirete nel profondo sarà un misto di sconforto, di rabbia verso se stessi e di frenesia di lanciarsi sul mercato senza se e senza ma, senza pensare e senza avere nessun riguardo al money management.
È un sentimento presente sopratutto ora nell'era dei social media dato il continuo aggiornamento di quello che fanno le altre persone, sul lifestyle che i social media di certi personaggi ci vendono e sulla loro ricchezza.
Vedete su twitter e su instagram ragazzini sconosciuti che diventano milionari in una notte, in giro per Dubai seduti su delle Bentley e circondati da modelle favolose, il tutto corredato da articoli e immagini dei loro conti bancari a vari zero.
E tu invece sei nella tua cameretta, in mutande mentre sbevacchi una coca cola sgasata.
È ovvio che tu voglia fare quello che fanno loro e avere il loro stile di vita.
Questa emozione di invidia che stai provando ti porta però a seguire alcuni consigli che potrebbero essere negativi per il tuo portafoglio.
In questo momento sei sensibile a quegli articoli nei blog con titoli come “le 5 coin che non puoi non avere in portafoglio” oppure “la crescita indomabile di XX” oppure “previsto ritorno del 200% con YY”.
A cui vanno aggiunti tutti i messaggi che leggi nelle varie chat, che ti promuovono robe mai sentite che nella maggior parte dei casi sono degli scam.
E allora entri nell’ottica che “ora o mai più” su una qualche coin sconosciuta, la compri esagerando e butti via tutti i tuoi gain passati.
Non devi fare così, non è una competizionee non devi comprare cose che in una situazione normale non avreste mai comprato.
E oltre tutto rimani con la rabbia di aver buttato soldi e puoi prendertela solo con te stesso.
Per questo parliamo così spesso di gestione delle emozioni e dell’ansia.
Se ti fossi fermato a ragionare, tutto ciò non sarebbe successo oppure avresti allocato una cifra molto minore. Hai esagerato col tuo livello di rischio.
Ora parliamoci chiaro, i social sono finti.
Sono lo specchio di quello che vorremmo essere e che in qualche maniera facciamo vedere agli altri. Ma che non siamo.
Quando vediamo questi ragazzini milionari, il loro successo è esagerato per venderti un loro prodotto.
La maggior parte dei successi di coloro che seguiamo sui social sono narrative esagerate.
Le auto, i gioielli e gli aerei privati sono sicuramente a noleggio e le incredibile modelle sono amiche ben truccate della cugina se va bene o se va male sono prostitute.
Nessuno di questi campioni parla degli errori e delle perdite subite ma tutti parlano solo delle vittorie e dei fantastiliardi che stanno facendo.
Alcuni addirittura vengono pagati per fomentare il fomo oppure per vendere truffe o corsi inutili o libri inutili.
Ora tornando a noi, generalmente la regola per guadagnare è comprare basso e vendere alto, che è decisamente logico però nella maggior parte dei casi se una azione è bassa, mentalmente valuti la situazione come negativa, se è alta è positiva e pensi che salirà ancora.
Questo è possibile, ma se fosse finito il trend positivo?
Se tutti si affrettano a comprare Ethereum dopo una salita del 200 per cento, stai compromettendo il tuo livello di rischio solo perché stai seguendo la folla, stai seguendo l’hype.
E l’hype è il nemico
Stai agendo sull’urgenza di fare qualcosa e questo non va bene perché come sai bene nel profondo, i ritorni non sono garantiti.
Il fomo, la frenesia non ti fa pensare razionalmente e non ti fa approfondire quello su cui stai mettendo i tuoi soldi.
Se vieni preso dalla frenesia di acquistare dopo che hai visto un post su qualche social, fermati un attimo e pensa.
chi fa il post sui social?
è uno serio affidabile è un cazzaro?
È uno che ne sa qualcosa oppure è uno sbarbato senza la minima esperienza?
Queste domande ti posso fermare dal fare qualche acquisto incauto. E ricordate sempre che le finestre di tempo limitate nella maggior parte dei casi nascondono delle brutte sorprese.
Non metto in dubbio che alcuni degli assett che vengono pubblicizzati potrebbero essere la nuova Tesla, ma essere prudenti è sempre la cosa migliore.
Vi potreste sentire degli idioti per aver perso un'opportunità o sarete degli idioti per aver perso tutti i vostri soldi?
Mantenete la calma e studiate.
Perchè investire è importante?
Oggi andremo a scoprire perché la gente investe nei mercati finanziari.
Il motivo è solo uno.
Avere più soldi.
Investire infatti è ne più ne meno come un lavoro, usare i propri soldi per avere un ritorno economico.
Da non confondere con il termine speculazione, che si attiene al breve periodo, l’investimento si riferisce al lungo periodo e che ha diverse forme o diversi strumenti di investimento.
Questi strumenti nascono per fare si che le aziende raccolgano denaro per le loro attività, denaro che viene raccolto vendendo debito come obbligazioni o una piccola parte dell’azienda, come le azioni
I ritorni non sono mai garantiti visto il rischio che è insito nell’ investire.
Non esistono investimenti a rischio zero, non credete a nessuno che vi dica una cosa del genere.
Infatti potete perdere tutto, perché dovete ricordare che più alto è il rischio maggiore dovrà essere il ritorno.
Si usano diverse tecniche per abbassare il rischio, come la diversificazione che si applica a investimenti non correlati tra loro.
Investire serve a raggiungere obiettivi finanziari personali e familiari come la possibilità di avere più denaro per beni e servizi, per potersi permettere una casa o la vacanza dei sogni, oppure avere una certezza economica quando si andrà in pensione.
Partire presto significa avere un lasso di tempo maggiore per poter accumulare, anche grazie all’interesse composto.
Come partire con bitcoin!
quali sono gli step per partire a conoscere Bitcoin?
Step n1 l’Educazione
Dovete capire le basi di bitcoin e di quello che gli ruota attorno, studiare la nostra guida e vedere i nostri video è una base di partenza.
Dovete capire perché le persone apprezzano questa nuova tecnologia, cosa gli da valore e perchè, cosa c’è alla base e quali sono le idee che hanno portato alla sua creazione.
Lo step n1 è utile ma non fondamentale, nel senso che potrete comprare bitcoin anche senza conoscerne nulla.
Il secondo step è fare esperienza con un acquisto.
Crea un wallet, iscriviti ad un exchange e comincia a spostare i tuoi bitcoin. Fai esperienza tramite piccole transazioni e metti in conto di spendere 100 euro che puoi considerare persi.
Poi prova a trasformare parte di questi bitcoin in ethereum e fai esperienza anche con quello.
Il terzo step sarà rimanere aggiornato sulla tecnologia e sul mercato.
E seguirci sempre.
L'incertezza dell'investimento
Oggi andremo a parlare di aspetti che stanno dietro agli investimenti e che ne riguardano la psicologia.
Oggi andiamo ad affrontare l’incertezza sull’investire nel mondo finanziario.
L’essere umano è alla perenne ricerca della sicurezza poiché esso è creato a livello genetico naturale per farci sopravvivere. L’avversione al rischio in un ambiente dove possiamo essere uccisi da bestie o condizioni climatiche avverse è quello che ci ha permesso di sopravvivere migliaia di anni fa.
Moltissime persone presentano un’avversione alle perdite innata. Provate a pensare di perdere 20 euro.
In questo caso il dolore sarà maggiore che al piacere di aver guadagnato gli stessi 20 euro.
Questo fa si che queste persone siano totalmente contrarie a certe pratiche che permettono di accrescere il loro portafoglio e cio si scontra col mondo finanziario.
Infatti per avere un ritorno economico interessante bisogna prendersi dei rischi , essendo il rischio il carburante del profitto potenziale.
E’ anche vero che esistono investimenti praticamente a rischio zero come i conti bancari ma che non rendono praticamente più nulla.
Che poi non sono a rischio zero dato che c’è il rischio di fallimento bancario.
Quindi necessariamente bisogna gestire il rischio dell'investimento.
Nel mondo finanziario rischio significa l'esposizione alla possibile perdita di denaro, ovvero la possibilità che i vostri investimenti scendano di valore rispetto al costo di acquisto.
La quantità di rischio a cui siamo disposti ad esporci dipende da vari fattori, uno tra i tanti è dato da quali investimenti abbiamo già in portafoglio e quanto questi sono esposti alla volatilità.
La volatilità indica una indecisione sul prezzo da parte di venditori e acquirenti, equivale certamente ad un maggiore rischio che può essere giustificato dal maggiore guadagno possibile.
Proprio per massimizzare i nostri guadagni e per analizzare il rischio a cui siamo esposti va fatta un'analisi di possibili eventi che potrebbero colpire i nostri investimenti, una sorta di esercitazione a gestire alcuni rischi a cui potremmo essere esposti.
Tra i rischi che possiamo facilmente riconoscere ci sono:
una salita o una discesa dei tassi d'interesse da parte della banca centrale, andando a colpire i prestiti delle aziende
un rischio di credito, con i debitori impossibilitati a pagare le proprie obbligazioni
un improvvisa spinta inflazionista in un paese specifico oppure mondiale.
Un eventuale rischio paese, come accadde con la Grecia o l’Argentina.
Questi ultimi due rischi possono essere inseriti in un grande gruppo che possiamo chiamare rischio di mercato o rischio sistematico.
Questi è un tipo di rischio che può colpire tutte le aziende operanti in un certo paese o mercato.
Parliamo ad esempio di una recessione, che distrugge tutta la capacità di spesa della popolazione oppure la un problema ambientale che mette a repentaglio una specifica industria, come una malattia o un fungo che attacca le piante distruggendole in tutto il mondo.
Entrando maggiormente nei dettagli di uno specifico mercato, ad esempio dell’ Italia, possiamo poi parlare del rischio specifico di una compagnia.
Prendiamo ad esempio Parmalat
Questo tipo di rischio è riferito ad una specifica azienda in un mercato nazionale o internazionale e può essere causato da enormi scandali, oppure dalla comparsa di nuovi competitor internazionali sul mercato interno o ad un nuovo cambio legislativo che va a peggiorare la nostra situazione di mercato.
Ricordate che ogni investimento è sotto questo genere di rischio e che il rischio sistematico è difficile da prevedere nel futuro mentre il rischio specifico è eliminabile tramite la diversificazione.
Potete sempre guardare il nostro video al riguardo.
Ma allora esistono degli assett che non sono soggetti al rischio, quei porti sicuri dove tutti possono rifugiarsi.
Si esistono, si chiamano safe haven in inglese e generalmente il maggiore esponente è l’ oro.
Va comunque ricordato che anche l’oro ha oscillazioni di prezzo e che in caso di crisi potrebbe avere una certa discesa.
Ma qui bisogna capire a quanto ammonta la discesa, ovvero se l’oro scende del 10% in un mercato che si tuffa in un meno 60 o 70 %...
Passiamo ad un altro punto di vista, passando dall’investimento all’investitore.
La psicologia e la preparazione di chi ci mette i soldi nell’investimento sono molto più importanti di quanto si creda. Bisogna comprendere la diversa tolleranza al rischio delle diverse persone che si approcciano al mercato.
Questa tolleranza è data principalmente da due fattori che sono la predisposizione al rischio influenzata dalla propria personalità e dalla propria cultura finanziaria personale, a cui va aggiunta la capacità di gestire le emozioni e la paura di perdere i propri denari.
La gestione dell’ansia e il mantenere la lucidità per gestire al meglio la situazione sono due caratteristiche importantissime. Pensate cosa potrebbe capitare se ci facessimo prendere dal panico ad ogni minima discesa o volessimo portare a casa ogni minimo guadagno.
Altri fattori che possono aggravare questa situazione sono la vostra situazione finanziaria relativa e il vostro orizzonte temporale.
Forse quella discesa non cambierà la vostra vita, ma se avete fatto all in su un solo assett mettendovi sopra i risparmi di una vita la cosa comincia ad essere differente.
La disponibilità finanziaria e il vostro stipendio lavorativo sono due fattori che possono farvi stare più sereni, uniti ad una visione di lungo periodo.
Se pensiamo ad un rete di sicurezza personale come un conto in banca con una buona cifra e un lavoro con un buono stipendio ,una perdita di un 20% si affronta in maniera migliore.
Una visione di breve periodo fa si che si affrontino i rischi e la tolleranza alle perdite in maniera diversa.
I rischi generalmente sono in un lasso tempo ridotto, e i listini generalmente si riprendono dalle crisi facendo nuovi massimi in un lasso di tempo non esagerato.
Un ultimo appunto da fare, anche l’età dell’investitore è importante.
Un anziano difficilmente si metterà in gioco con assett particolarmente pericolosi.
Non focalizzatevi solo sul rischio volatilità, ma sui rischi veri, su quelle cose che sono troppo belle per essere vere e cercate di avere sempre una visione di lungo periodo.
Il rischio è necessario, può essere controllato ma non può essere evitato.