Growth vs Value Investing
Nell’articolo dedicato a cosa è un azione abbiamo citato le azioni growth e le azioni value. Questa differenziazione si applica a due approcci diversi di allocazione del denaro sul mercato, creando addirittura due scuole di pensiero in competizione tra loro.
Quando parliamo di growth, stiamo definendo un approccio di crescita rapida, veloce, nervosa, popolare nelle start up odierne come Uber, Tesla e tutte le altre aziende della New Economy
L’approccio value, al suo contrario, è basato sulla crescita lenta costante. Più una visione alla Warren Buffet per capirci.
Questi due approcci così diversi tra loro, possono ovviamente essere divisi a loro volta in diverse strategie oppure essere mischiati nel portafoglio dell’investitore medio. L’importante è far crescere il proprio capitale.
Possiamo definire l’approccio più adatto dell’investitore in base a 3 caratteristiche:
1 la crescita della compagnia sottostante l’azione
In questo caso il nostro focus sarà diretto alla crescita economica della compagnia, al suo fatturato e ai suoi rendimenti. Questo è un approccio Growth quando queste caratteristiche superano le altre aziende dello stesso mercato o battono il mercato stesso. È la ricerca ossessiva alla nuova Apple che rivoluzioni il settore.
gli investitori cercano compagnie con un paio di anni di crescita rapida, e queste compagnie saranno nella maggior parte dei casi più piccole e giovani e snelle delle concorrenti.
Al contrario, gli investitori Value non sono interessati a queste prestazioni mirabolanti ma mirano a compagnie più mature e stabili con crescite più lente.
2 valutazione dell' azione
essere un investitore value significa essere un cercatore di affari, comprare a basso prezzo per azioni di valore intrinseco superiore a quello che il mercato prezza ora. Nella mentalità dell’investitore value non si comprano le azioni solo perchè sono economiche ma perchè alla base vi è uno studio e una ricerca di valore.
le azioni growth sono tendenzialmente molto più costose ma l' investitore sarà disposto a pagare questo prezzo perchè si aspetta una salita esponenziale
3 volatilità del prezzo
le azioni growth nella maggior parte dei cas risentono di una volatilità maggiore rispetto le azioni value. Questo poiché le azioni Growth hanno un rischio intrinseco maggiore dati i fondamentali di aziende start up non ancora affermate.
l'approccio growth è un approccio più rischioso, anche se può essere quello più pagante se acquistate una compagnia che negli anni avrà una crescita esponenziale
le azioni growth vengono solitamente vendute e comprate basandosi su promesse. Promesse di crescita, fatturato e posizione di mercato. Ma non sempre le promesse vengono mantenute.
l'approccio value è più lungo a livello di tempistiche e molto più noioso, con bassa volatilità e poche emozioni di mercato.
qual è l'approccio migliore? dipende dal periodo che si prende in considerazione, da quanto siete disposti a esporvi al rischio e da che tipo di aziende state analizzando. Un mix dei due metodi potrebbe essere la scelta giusta, mentre un solo approccio growth in uno specifico settore che sta crescendo è rischioso ma in principio remunerativo. Se tutto va bene.
Indici Azionari di Borsa
Il FTSE MIB fa +3%. Lo SP500 è crollato del 5%.
OK, ma cosa sono lo SP500 e il FTSE Mib. Sono indici di borsa.
Un indice di borsa è una misura numerica di un gruppo di azioni accorpate tra loro.
Gli indici azionari sono la sintesi del valore del paniere di titoli azionari che rappresentano. I movimenti dell'indice sono una buona approssimazione del variare nel tempo della valorizzazione dei titoli compresi nel portafoglio. Esistono differenti metodologie di calcolo degli indici, a seconda della ponderazione che viene attribuita alle azioni del paniere
Questa misura serve a monitorare in maniera più rapida l'andamento del paniere indicato. Infatti il cambiamento nella unità di misura da un indicazione di massima dell'andamento del mercato che stiamo monitorando o in cui abbiamo investito. Nella realtà il numerino in se che vediamo non indica molto in linea generale e può essere preso come puro punto di riferimento in certe analisi, ma quello che ci interessa è la percentuale del movimento.
Gli indici sono moltissimi e possono rappresentare le azioni di un paese o di un area geografica o di un settore industriale, a volte ben di più di quante azioni ci siano sul mercato e investire direttamente sull’indice è fattibile per avere un ritorno dal mercato.
Alcuni indici sono tra le migliori rappresentazioni dell'andamento industriale di un paese, come lo SP500 per gli stati uniti
Al contrario, il listino italiano non è così rappresentativo a causa delle caratteristiche della industrializzazione del paese in particolare. Questa caratteristica può essere applicata ad altri paesi che risentono dello stesso di tipo di industrializzazione del paese Italia oppure di altri tipi di economie più sbilanciate verso particolari settori, come quello bancario
Per avere un ritorno da questi mercati si possono comprare gli index fund, che equivalgono all’acquisto dell’indice totale. A volta non ha senso comprare la singola azione ma bensi il totale del paniere settoriale o del paese.
Un index fund può essere un fondo comune o un etf che copiano la composizione azionaria dell'indice, questo fa si che l'investitore, con questo prodotto, segua l'andamento del mercato.
Ovviamente non dobbiamo comprare cose a caso sull’onda dell’entusiasmo, prima di comprare un paniere dobbiamo accertarci di cosa ci sia in quell’ indice e comprenderne l’esposizione. Se compriamo un indice tecnologico saremo esposti a tutti i rischi di quel settore, mentre se ci concentriamo sul indice Indiano, saremo esposti anche al suo rischio paese.
Va poi considerato come vengono creati questi indici e come sono pesate le varie azioni al suo interno.
Cosa è un' Azione ?
Quando al telegiornale sentiamo parlare dei mercati finanziari e dei valori azionari, spesso diamo attenzione solo ai numeri e alle percentuali, stupendoci di vigorose salite o distruttive discese, ma a cosa si riferiscono questi numeri quando si parla di azioni?
Cosa sono le Azioni?
Un'azione, nella finanza, è un titolo finanziario rappresentativo di una quota della proprietà di una società per azioni. è un asset finanziario rappresentante una percentuale di proprietà di un azienda
Quindi, come già spiegato nell’articolo sulle IPO, le aziende vendono le loro azioni per recuperare fondi. Un po come si fa con le obbligazioni, ma ci sono delle differenze sostanziali. La sola parte in comune è la necessità di drenare fondi da parte dell’azienda.
Dato che un azione indica possesso di un pezzo dell’azienda rappresentata, la percentuale in tuo possesso dipende dal numero di quelle azioni specifiche che hai nel tuo portafoglio.
l'idea alla base è abbastanza semplice
a fine anno o alla chiusura del bilancio, i soldi che ha fatto la compagnia, tolte tutte le spese, sono di proprietà degli azionisti. Questi profitti devono arrivare ai possessori e hanno solo due strade, dividendi e crescita del capitale
ipotizzando un profitto di 10 milioni di euro nell'anno appena chiuso, la compagnia può decidere di dividere a metà questa cifra. 5 milioni vengono distribuiti tramite dividendi agli azionisti mentre gli altri 5 milioni vengono reinvestiti all'interno della compagnia.
la compagnia con questo denaro può sviluppare un nuovo prodotto o metodi più economici di produzione. questo dovrebbe portare a creare maggiori profittabilità nella compagnia e questo si ripercuote sul prezzo della singola azione, facendola salire di prezzo e permettendo al piccolo investitore di venderla ad un prezzo più alto.
Ovviamente come è facile capire , avere una quantità di azioni preponderante permette di avere voce in capitolo su quello che fa l'azienda, potendo indirizzare le decisioni per la gestione del denaro. Gli azionisti vanno fatti contenti.
Come ogni settore economico, esistono aziende più o meno solide e che si comportano in maniera diversa in base al periodo. Un azienda sanitaria è diversa da una che fa app per cellulari.
Anche la localizzazione geografica è importante, dato che un azienda occidentale si comporterà diversamente da una in un paese in via di sviluppo.
Vi sono poi due grosse definizioni per le azioni, ovvero azioni growth e value
Le azioni growth sono azioni di aziende giovani e piccole che hanno maggiore potenziale di crescere nel futuro.
Le azioni cosidette value sono di aziende affermate che hanno una storia alle spalle e che generalmente pagano grossi dividendi agli azionisti.
I dividendi azionari non sono da considerare come i rendimenti obbligazionari. Infatti i dividendi sono una scelta dell’azienda di conferire denaro ai propri azionisti e non un obbligo come nel caso dei bond, obbligo che se non rispettato portano al default dell’emittente.
IPO
Se un azienda necessita di denaro, una delle vie percorribili evitando di andare ad impantanarsi facendo debiti, o ulteriori debiti, è quella di diventare una Pubblic Company cioè quotarsi in Borsa.
Queste operazioni si chiamano IPO ovvero initial pubblic offering.
Non è propriamente una cosa semplicissimo e anzi ci sono un sacco di passaggi burocratici e tonnellate di documenti da riempire, però per il sentimento popolare una IPO è una dimostrazione di successo aziendale e anche personale da parte del proprietario.
Andiamo a vedere un esempio su come quotarsi sul mercato statunitense.
Passo 1- Investment Banker
Gli investment Banker sono un individuo o un gruppo di individui, che possiamo definire per comodità come “primi investitori”, che aiutano la compagnia in maniera informale a raccogliere capitale iniziale. L’obiettivo è recuperare più capitale possibile, con il banker che si occuperà di tutto ciò che consegue per la promozione della IPO.
Passo 2 – documentazione
Andrà poi redatto un documento di registrazione presso la SEC security exchange commission
questo documento sarà dedicato a tutti i dettagli di funzionamento della compagnia, per spiegare in dettaglio l’operatività, le operazioni, la gestione e il suo finanziamento precedente la operazione di IPO. Andrà quindi creata una carta di identità per le autorità finanziarie.
la SEC ovviamente investigherà per capire se nel documento ci sono informazioni vere oppure false, atte solo a truffare il pubblico. La SEC deve comprendere se la quotazione è fattibile anche in base alla stabilità finanziaria della Compagnia, per proteggere gli investitori.
Se tutto va per il verso giusto, si decide una data di quotazione.
Passo 3 - creare un prospetto informativo
il banker, dopo l’autorizzazione della SEC, dovrà creare un documento per il pubblico con la descrizione dell'azieda, con le sue operatività, gli attuali andamenti e sulle previsioni di operazioni future.
il documento verrà fatto circolare nelle istituzioni che si occupano di ivnestimenti e presso gli investitori più grossi. Questo solo per cominciare a creare interesse
Questo fa creare la cosiddetta indicazione di interesse, per capire quante azioni le persone sono dispote a comprare e a che prezzo
Questo per far si che il prezzo di vendita dell'azione sia ben calibrato quando verranno quotate sul mercato, questo fa si che sia definita anche la allocazione delle azioni, ovvero quante ne vengono vendute
Anche le IPO soffrono l’hype del momento. La nostra azienda potrebbe essere sulla cresta dell’onda ed essere particolarmente di moda, questo si rifletterà sul suo prezzo di quotazione. Una grossa richiesta potrebbe essere un problema per l’investitore medio e un prezzo troppo alto potrebbe non essere un acquisto sensato.
Al contrario, una IPO di un azienda che riceve feedback tiepidi o nulli, può anche essere posticipata proprio perché le previsioni di raccolta sul mercato sono davvero insoddisfacenti.
Le IPO, come ogni operazione finanziaria, hanno dei rischi intrinseci per l’investitore medio. Vanno ben studiate e comprese, soprattutto se ha senso buttarsi a capofitto in un momento di hype.
XRP e Ripple
C’è una coin nel mondo delle criptovalute che viene considerata una criptovaluta quando in realtà non lo è.
Parliamo di XRP, creata dalla compagnia Ripple. Nel gergo comune XRP e Ripple sono diventati sinonimi ma il solo nome del token è XRP. Questa coin non è nata con l’idea di essere un’alternativa più funzionale a Bitcoin, ma per essere uno strumento nelle mani del mondo bancario creando un sistema alternativo allo Swift.
XRP non è una criptovaluta completa perché non è totalmente decentralizzata.
Ripple infatti nasce nel 2012 come un sistema di trasferimento di fondi tramite un network per gli scambi in valute. A settembre 2018 Ripple era la seconda coin del mercato delle Criptovalute per capitalizzazione di mercato.
Ripple controlla e gestisce XRP e grazie ad essa ha accordi con banche di tutto il mondo. il suo codice è open source e il valore della coin viene influenzato dal valore che viene assegnato anche all’azienda.
Ripple nasce esclusivamente per sostituire vecchi sistemi come swift, western union e moneygram con un sistema più economico. Non tutte le banche sono connesse tra di loro nel mondo con un sistema unico. Questo obbliga le banche a passare tra diversi intermediari nei vari paesi, che allungano tempi e il costi delle operazioni.
XRP Non è creata per essere una riserva di valore o per fare transazioni tra soggetti economici nel mercato reale ma come uno strumento tecnico per specifici attori bancari o per Sistemi di pagamento, aziende, società, cambi valute.
Per le sue caratteristiche, Xrp non può essere minato ma è una moneta preminata ma che è veloce e scalabile, infatti le transazioni in xrp durano circa 4 secondi contro i 5-10 minuti di btc
Il wallet di XRP funziona con un deposito minimo di 20 XRP, artifizio creato per evitare una crescita smisurata di account sul suo network al solo scopo di intasare la rete e rallentarne il funzionamento.
Il Token è divisibile fino a 6 cifre dopo le zero e alcuni XRP vengono distrutti dopo ogni operazione, altro sistema per proteggere la rete. In caso di attacco, con migliaia di transazioni inutili a solo scopo di rallentare rete, questo sistema drena i conti degli indirizzi che creano le transazioni.
Il protocollo di Ripple si chiama rtxp Ripple Transaction Protocol e si compone di pc definiti validators che gestiscono la rete con i loro ledger condivisi. Le aziende che desiderano usare la rete di Ripple devono usare i gateways, ovvero punti gestiti dalle banche e utili a chi è fuori dal network.
Ripple Labs è nata solo per proporre alle banche vari tipi di prodotti, infatti RXTP è open source ma i prodotti di ripple offerti alle banche non lo sono e sono create e sviluppati solo da ripple labs.
Cosa è la moneta???
Dollari, euro, sterline, marchi, lire, sesterzi e fiorini
Le monete e i loro nomi sono sempre stati sinonimo di ricchezza. Ma cosa è la moneta?
Oggi parliamo di moneta e pensiamo al biglietto da 50 euro, ma molti di noi pensano al bancomat e alle carte che strisciano. Ma la moneta è il carburante di ogni economia moderna ed è l’unità di misura della produzione di beni e servizi.
Per comprendere il valore economico di un bene o un servizio usiamo la Moneta come unità di misura per fare delle comparazioni tra diversi asset. Bisogna poi ricordarsi che a grandi linee quando abbiamo troppa moneta subiamo il fenomeno dell’ inflazione mentre quando abbiamo troppa poca moneta subiamo la deflazione.
Va ricordato che la moneta odierna viene emessa dalle banche centrali a fronte della cessione di garanzie ovvero di titoli di Stato, quindi questa moneta viene presa o meglio creata a prestito, cosa che genera un debito.
Migliaia di anni fa, prima dell'invenzione della moneta l' economia si basava sul baratto, che però non era un sistema efficiente date le diverse cose da barattare. Se posseggo 3 uova e necessito di una mucca per la mia fattoria, beh il baratto diventa un sistema che rende scontenta almeno una parte interessata dallo scambio. Lo scambio diventa impossibile e io non avrò mai la mucca che mi serve. E le uova marciscono.
Ora data l’impossibilità di applicare il sistema tutti gli scambi, per risolvere ogni problematica è stata inventata quella che noi chiamiamo “moneta”. Con un numero X di monete posso andare dal mio amico e prendermi la mucca che mi interessa, facendo si che le stesse monete possano essere usate dal mio amico per pagare l’operaio che sistemi la sua fattoria che sta andando a pezzi.
Le monete inoltre, nell’ antichità ma anche fino a poco tempo fa,
avevano un valore intrinseco determinato dal valore di oro e argento usati per la coniatura.
Le monete però sono un bene difficile da portare in giro in grosse quantità, possono essere rubate o perdute. Comprare una pagnotta o un palazzo, necessita di una grossa differenza in quantità di monete. Per ovviare a queste problematiche nacquero gli assegni che poi si trasformarono nelle odierne banconote.
Abbiamo condensato al massimo la storia per facilità di comprensione.
Ogni banconota garantiva l'esistenza del suo valore in oro presso il deposito del emittente.
nel 1944, in piena seconda guerra mondiale, a Bretton Woods il sistema monetario viene modificato, e l’unica moneta convertibile in oro diventa il dollaro statunitense con tutte le altre valute che sono agganciate ad esso
nel 1971 nixon abbandona la convertibilità in oro per il dollaro per evitare il default degli usa coinvolti nella sanguinosa guerra del Vietnam. In quel giorno nasce, o forse sarebbe meglio dire torna sul palcoscenico della storia, la moneta fiat, il cui valore è dato dalla fiducia nell' autorità che ne impone l'uso, quindi il governo che la emette.
non vi sono più limiti nella creazione di moneta, potendo stampare tutta la moneta che si vuole e che si necessita dato che la moneta viene creata dalla banca centrale di un paese, in questo caso se parliamo di Europa , dalla BCE.
Nella storia del nostro pianeta e della nostra civiltà, hanno battuto la moneta i re, i sovrani e gli Imperatori, per poi passare a Signorie e Governi , per poi finire ora alle banche centrali che sono enti privati.
Ad oggi il valore della moneta è data dagli scambi internazionali che intercorrono tra i vari stati, il che implica di considerare anche la forza delle varie economie. un aumento di valore della moneta di un paese renderà l'acquisto dei suoi beni e servizi all'estero, da parte di un cittadino straniero con moneta di valore più basso più difficoltoso. Più alto è valore della moneta, maggiore sarà il prezzo delle merci che verranno esportate. Una delle attività scorrette che si possono fare è di tenere artificialmente basso il valore della propria moneta per incrementare le esportazioni, andando a svalutarla. E si sto parlando di te, Cina!
In questo contesto si inserisce il Bitcoin, che è una “moneta” che possiamo definire come speciale. Infatti nulla di simile è mai stato creato nella storia dell’ uomo, mentre di esperimenti di monete fiat che hanno fallito sono pieni i libri di storia economica. Andate a vedere cosa successe qualche decennio prima della Rivoluzione Francese…
Infatti bitcoin possiede due caratteristiche che sono uniche rispetto alla moneta fiat, ovvero la sua decentralizzazione e la sua natura deflattiva.
Nessuno controlla il protocollo ne può modificare le sue caratteristiche emettendo più o meno coin rispetto quelle decise nel protocollo. Il protocollo può essere modificato ma tutti gli utilizzatori devono essere d’accordo sulla modifica.
Sul lungo periodo la natura deflattiva di bitcoin ne fa un ottimo strumento per il risparmio a lungo termine.
Breve storia del PetroDollaro
Oggi andiamo a raccontare in breve il sistema monetario in cui viviamo, che possiamo definire come il sistema del PetroDollaro. Spiegazione semplice per capire un po' meglio il mondo in cui siamo immersi e che diamo per scontanto.
Il sistema del PetroDollaro fa si che tutte le materie prime del pianeta siano comprate e vendute in dollari americani, ovvero la moneta stampata dagli Stati Uniti d’America.
Per capire il motivo di questa scelta dobbiamo tornare indietro nel tempo, all’inizio degli anni 40 del ventesimo secolo. Il mondo era nel pieno della Seconda Guerra Mondiale, si combatteva praticamente ovunque e gli alleati stavano per aggredire i territori occupati dai tedeschi. Il paese maggiormente industrializzato e potente del pianeta in quel momento erano gli Stati Uniti, scalzando il Regno Unito dal trono di guida mondiale e impero dominante sul pianeta.
Forti di questo nel 1944, con gli accordi di Bretton Woods, si decreta che il dollaro sarà a guerra finita la valuta mondiale peggata all’oro e conseguentemente tutte le altre valute saranno peggate al dollaro statunitense.
Finita la guerra comincia un periodo di prosperità e rinascita economica che ancora oggi ricordiamo e invidiamo. I favolosi anni 50.
Però passano gli anni e arriviamo agli anni 70. Il mondo è diviso in due blocchi, il blocco occidentale contro il paesi del blocco sovietico e in tutto il mondo ci sono scaramucce e scontri più o meno accesi.
Il posto più caldo del pianeta è il Vietnam, che vede l’intervento massiccio degli stati uniti in una guerra aperta per evitare che la minaccia sovietica prenda possesso di tutto il sud est asiatico. Ma questo impegno massiccio costa carissimo e gli stati uniti spendono miliardi di dollari, stampando e stampando.
Nixon il 15 agosto 1971, con una mossa a sorpresa, elimina la convertibilità in oro del dollaro. Ovviamente era una misura “temporanea” per uscire dalla crisi. Ma gli stati uniti rimangono il paese al comando del pianeta e il nostro pianeta economico necessità di una materia prima specifica per far funzionare l’economia. Il petrolio.
Nel 1973 Arabia Saudita e Stati uniti si accordano per vendere il petrolio sul mercato mondiale esclusivamente in dollari statunitensi. Questo sostiene la domanda mondiale di dollari poiché qualunque paese che desidera comprare del petrolio dovrà cambiare la propria moneta per dollari e poi acquistare il petrolio. Questo sistema poi si applica a tutte le materie prime necessarie per un industria sviluppata. Anche questo è un modo di fare geopolitica oltre alla presenza di basi militari nei vari paesi.
La presenza americana in Arabia saudita protegge la casa reale saudita e il paese da ogni tipo di aggressione, dato che non tutti i paesi del mondo sono allineati con la politica di Washington o desiderano vendere il loro petrolio con questo sistema.
Maggiore è la richiesta di petrolio e maggiore diviene la richiesta di dollari nel mondo.
C’è da dire che alcuni paesi come Cina e Russia stanno cercando o sono riusciti ad uscire da questo sistema, ma parliamo espressamente dei maggiori competitor alla guida mondiale del pianeta.
Facciamo un milione di euro!
Facciamo un milione di euro!
Tutti vogliono i soldi, tutti vogliono conti da milioni di euro, tutti vogliono le lamborghini e gli yacht pieni di signorine allegre. Beh si quasi tutti, magari le ragazze no.
Comunque torniamo a noi, come si costruisce un conto da qualche milione di euro?
Proviamo a creare una lista di idee per raggiungere il nostro obiettivo. Cominciamo a sognare con uno sguardo sul pratico.
Boom vinciamo alla lotteria o al superenalotto!
Oppure no…
Prima di tutto dobbiamo fare due conti. Se lavoriamo dobbiamo vedere in quanto tempo riusciamo a raggiungere questa cifra con i guadagni del nostro lavoro, ovviamente togliendo tasse, spese, mutuo, vacanze ecc
Se non lavoriamo, beh meglio cercare un lavoro come prima cosa.
Dopo di che dobbiamo trovare un modo per far crescere i nostri soldini in banca, quindi bisogna cominciare a investire. Ma prima di investire, bisogna studiare.
Quindi leggiamo tutti gli articoli di CyMood e guardiamo tutti i video.
Ora che siamo meno asini possiamo cominciare a mettere qualche soldino sul mercato. E ora viene il difficile.
Dobbiamo modificare la nostra forma mentis, dobbiamo operare sulla nostra parte emotiva. Dobbiamo accettare che ci saranno delle perdite dolorose a livello finanziario. Dobbiamo comprendere che vivremo momenti brutti in cui i nostri investimenti avranno il segno meno e saranno scritti in un rosso sangue.
Ma qui dovremo credere in noi stessi e vederci in un futuro molto migliore di quello che abbiamo ora. Questa visione serve a stimolarci e a spronarci a fare meglio e a non farci deprimere.
Ci raccontiamo una piccola bugia, che però serve al nostro cervello per spingerci dove vogliamo andare. È qualcosa di difficile e che ci mette a disagio ma va fatto.
La parte emotiva è la più difficile. Potete conoscere la teoria benissimo, ma le vostre azioni saranno sempre guidate da panico, avidità e paura di perdere il vostro denaro. Dovete fare in maniera che queste emozioni siano taciute nel vostro animo per approcciarvi ai problemi senza emozioni. Trasformando i grossi problemi in più piccoli.
E ricordate sempre di usare gli stop loss. Sempre.
Altro elemento che non deve mai mancare. La pazienza.
La pazienza è la base per ogni cosa. Volere tutto subito è inutile,oltre che impossibile.
Studiare è fondamentale, darsi il tempo per imparare lo è a sua volta.
La pazienza e lo studio creano uno strumento che è fondamentale. La capacità di adattamento. Capacità che è data dalla percezione del mercato e da ciò che gira intorno ad esso.
Non potete pensare di guadagnare se non comprendete l’ambiente in cui operate.
Adattarsi significa quindi migliorare se stessi. E migliorarsi è un'altra spinta che dovrete avere. Più crescete e più sarete capaci e bravi.
Dopo di che dovrete essere giudiziosi e disciplinati. La disciplina vi aiuterà attraverso tutte le vostre fasi, dalle migliori alle peggiori.
Avrete anche bisogno di fortuna. È innegabile, ma spesso quella che gli altri chiamano fortuna, è in realtà solo il risultato di un lungo duro e stressante lavoro fatto dietro le quinte, per far si di trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Ricordate che voi vedete la strada che avete percorso, mentre gli altri vedono solo il risultato finale.
La strada che avete percorso è il vero obiettivo. Non il milione di euro.
Avete fatto tanta strada, siete cambiati in meglio e avete sviluppato capacità e conoscenze che prima non avevate. I soldi sono la logica conseguenza.
La Scam List - La guida agli scam - Parte 6
Instagram and Paypal scam
Questo Scam ci è costato 10 dollari. Non perché non avessimo capito che era una truffa, ma solo perché la situazione era diventata così divertente e assurda che volevamo vedere come sarebbe andata a finire.
Partiamo dal principio. Come molti di voi, ho un account su instagram dove posto raramente contenuti che fanno ridere me e i miei amici. È un normalissimo account che ha pochi follower che conosco.
Ricevo un messaggio da uno sconosciuto che vuole comprare da me foto dei miei piedi. Per una cifra esorbitante di 1500 dollari. Sono un maschietto ma lui mi crede una ragazza e posso anche capire il kink ma la cifra è sproporzionata. Però la curiosità ha il sopravvento e lo lascio scrivere.
Il nostro amico, chiamiamolo col suo nick Randy, mi convince che è un acquirente serio e che vuole pagare subito, nonostante io prenda tempo promettendogli foto e pagamento qualche giorno dopo.
Comincia ad insistere di volere il mio indirizzo paypal, dopo un paio d’ore mostro il mio indirizzo e Randy mi manda uno screenshot di Paypal dove c’è un passaggio di denaro di 1500 dollari. La cosa strana è che sotto c’è un appunto dove è scritto che io, il ricevente, devo pagare 10 dollari di fee per ricevere il denaro.
Lo screen è palesemente uno screenshot modificato di un vero passaggio di denaro, non ancora formalizzato, con aggiunto la parte delle fee.
Ho fatto qualche rimostranza per vedere la reazione dello scammer. Il nostro amico Randy ha cominciato a tempestarmi di messaggi, dicendomi che ora che avevo i soldi sul conto non rispondevo più e che il truffatore ero io. La fee da pagare, a detta sua, era motivata dal fatto che lui aveva un account business e che, per questo fatto, Paypal funzionasse così. E questo non è vero.
In più la sua spinta a farmi versare i 10 dollari era molto forte. Ecco un altro elemento a cui prestare attenzione.
Dopo un po' decido di inviargli questi 10 dollari, ovviamente sapendo di buttarli via. Invio i 10 dollari, come mi dice Randy, con la soluzione “invia ad un amico” (quindi senza la possibilità di poterli avere indietro) e mi chiede uno screenshot.
Randy sparisce per mezz’ora, probabilmente sposta i 10 dollari in un altro conto e nel mentre mi prepara un altro screenshot. Infatti dopo poco mi arriva un altro screen del pagamento sempre in attesa di un'altra fee di 25 dollari.

Diventa palese che il circolo vizioso diventa inarrestabile, e che le fee di pagamento saliranno di valore esponenzialmente. Detto questo ho declinato il pagamento e Randy disperato mi ha accusato di volergli fare perdere i suoi 1500 dollari. Altra cosa impossibile, dato che se il denaro era nel circuito Paypal, sarebbe tornato al soggetto inviante.
Detto questo, ho concluso tutto ringraziando Randy per la lezione e per il divertimento.
Ricapitolando, come potete vedere, questo scam si basa sulla ignoranza del funzionamento di Paypal, su scuse assurde e sulla fretta e pressione creata da parte del truffatore sulla vittima. Se avete usato Paypal sapete bene che eventuali fee sono a carico di chi paga, e non di chi riceve. Già solo la situazione iniziale era talmente assurda che poteva essere solo uno truffa.
Il giorno dopo ci è ricapitato lo stesso identico scam, da parte di un altro utente che voleva sempre comprare foto dei miei piedi (continuo a non capire perché). Lo schema è stato il medesimo, con l’unica differenza che in questo caso la fee di pagamento era giustificata dal fatto che il conto di paypal fosse in criptovalute e non in USD.
Tutto ciò è splendido.





Ethereum
Vitalik Buterin ha dato al mondo una delle piattaforme con uno dei più grossi potenziali del pianete. Ethereum ha davanti a se un futuro molto interessante.
Ethereum, la cui moneta si chiama Eth, non è solo al pari di btc una moneta per lo scambio di valore, ma è una piattaforma decentralizzata per la creazione di applicazioni complesse. Infatti il goal di ethereum è di decentralizzare internet dai giganti della rete
Ethereum è una piattaforma decentralizzata per la creazione e pubblicazione peer-to-peer di smart contracts, ovvero in breve contratti che si autoeseguono e che sono auto ottemperanti. Le applicazioni di questi contratti sono e saranno di un numero enorme e riguarderanno Gaming e gambling, contratti vari, certificazioni, votazioni, registri immobiliari e molto altro.
Addirittura le famose ICO sono in realtà smart contract molto semplici, legate al codice di base scritto. Questo codice rende il contratto immutabile una volta distribuito sulla rete e dopo l’approvazione del blocco.
Smart Contract complicati hanno un livello di difficoltà intrinseco altissimo e una necessità di sicurezza enorme. Bisogna creare una programmazione perfetta ed essere sicuri che il contratto faccia esclusivamente ciò che il programmatore ha deciso. Ricordate sempre che Code is Law.
Il principio alla base di Ethereum è che essendo una piattaforma decentralizzata per lo sviluppo di programmi, si possa creare un programma non controllabile da nessuno che girerà sulla rete di Eth. Con un po’ di studio di Solidity, si potranno eliminare tutti gli intermediari e gli sviluppatori possono lavorare direttamente sullo Blockchain.
Ethereum è stato lanciato nel luglio 2015 e da allora è diventato la seconda criptovaluta per capitalizzazione. Il suo potenziale è estremamente interessante e merita di essere seguita .
Si stanno sviluppando un sacco di applicativi sulla rete ethereum, dalla DEFI ai token NFT fino agli exchange decentralizzati che servono per scambiare token di diverso tipo, sulla stessa rete, eliminando il problema fiduciario di un exchange centralizzato.
La facilità di programmazione di Ethereum ha fatto si che sulla sua rete nascessero migliaia di altre coin, che possiamo definire token o altcoin in base alla situazione.
I Token possono essere definiti come i gettoni per l’autoscontro o per la slot machine ed esistono diversi tipi di token cripto. Se prendiamo spunto dalla Finma, l’ente di controllo Svizzero, possiamo definirli in 3 categorie.
- i token di pagamento non collegati ad altre funzioni ovvero Bitcoin, Ethereum, Litecoin. Queste sono monete vere e proprie, nate per scambio di valore.
- utility token che servono per una singola piattaforma o a un servizio digitale come XRP di Ripple, o BNB di Binance, e che possono essere scambiati all’esterno della loro piattaforma nativa.
- I token d’investimento, che invece rappresentano valori patrimoniali, come quote di valori reali, aziende, ricavi o il diritto ai dividendi o al pagamento di interessi. Questi token devono essere considerati in relazione alla loro funzione economica, in modo simili alle azioni o obbligazioni societarie, o uno strumento finanziario derivato.