L'incertezza dell'investimento
Oggi andremo a parlare di aspetti che stanno dietro agli investimenti e che ne riguardano la psicologia.
Oggi andiamo ad affrontare l’incertezza sull’investire nel mondo finanziario.
L’essere umano è alla perenne ricerca della sicurezza poiché esso è creato a livello genetico naturale per farci sopravvivere. L’avversione al rischio in un ambiente dove possiamo essere uccisi da bestie o condizioni climatiche avverse è quello che ci ha permesso di sopravvivere migliaia di anni fa.
Moltissime persone presentano un’avversione alle perdite innata. Provate a pensare di perdere 20 euro.
In questo caso il dolore sarà maggiore che al piacere di aver guadagnato gli stessi 20 euro.
Questo fa si che queste persone siano totalmente contrarie a certe pratiche che permettono di accrescere il loro portafoglio e cio si scontra col mondo finanziario.
Infatti per avere un ritorno economico interessante bisogna prendersi dei rischi , essendo il rischio il carburante del profitto potenziale.
E’ anche vero che esistono investimenti praticamente a rischio zero come i conti bancari ma che non rendono praticamente più nulla.
Che poi non sono a rischio zero dato che c’è il rischio di fallimento bancario.
Quindi necessariamente bisogna gestire il rischio dell'investimento.
Nel mondo finanziario rischio significa l'esposizione alla possibile perdita di denaro, ovvero la possibilità che i vostri investimenti scendano di valore rispetto al costo di acquisto.
La quantità di rischio a cui siamo disposti ad esporci dipende da vari fattori, uno tra i tanti è dato da quali investimenti abbiamo già in portafoglio e quanto questi sono esposti alla volatilità.
La volatilità indica una indecisione sul prezzo da parte di venditori e acquirenti, equivale certamente ad un maggiore rischio che può essere giustificato dal maggiore guadagno possibile.
Proprio per massimizzare i nostri guadagni e per analizzare il rischio a cui siamo esposti va fatta un'analisi di possibili eventi che potrebbero colpire i nostri investimenti, una sorta di esercitazione a gestire alcuni rischi a cui potremmo essere esposti.
Tra i rischi che possiamo facilmente riconoscere ci sono:
una salita o una discesa dei tassi d'interesse da parte della banca centrale, andando a colpire i prestiti delle aziende
un rischio di credito, con i debitori impossibilitati a pagare le proprie obbligazioni
un improvvisa spinta inflazionista in un paese specifico oppure mondiale.
Un eventuale rischio paese, come accadde con la Grecia o l’Argentina.
Questi ultimi due rischi possono essere inseriti in un grande gruppo che possiamo chiamare rischio di mercato o rischio sistematico.
Questi è un tipo di rischio che può colpire tutte le aziende operanti in un certo paese o mercato.
Parliamo ad esempio di una recessione, che distrugge tutta la capacità di spesa della popolazione oppure la un problema ambientale che mette a repentaglio una specifica industria, come una malattia o un fungo che attacca le piante distruggendole in tutto il mondo.
Entrando maggiormente nei dettagli di uno specifico mercato, ad esempio dell’ Italia, possiamo poi parlare del rischio specifico di una compagnia.
Prendiamo ad esempio Parmalat
Questo tipo di rischio è riferito ad una specifica azienda in un mercato nazionale o internazionale e può essere causato da enormi scandali, oppure dalla comparsa di nuovi competitor internazionali sul mercato interno o ad un nuovo cambio legislativo che va a peggiorare la nostra situazione di mercato.
Ricordate che ogni investimento è sotto questo genere di rischio e che il rischio sistematico è difficile da prevedere nel futuro mentre il rischio specifico è eliminabile tramite la diversificazione.
Potete sempre guardare il nostro video al riguardo.
Ma allora esistono degli assett che non sono soggetti al rischio, quei porti sicuri dove tutti possono rifugiarsi.
Si esistono, si chiamano safe haven in inglese e generalmente il maggiore esponente è l’ oro.
Va comunque ricordato che anche l’oro ha oscillazioni di prezzo e che in caso di crisi potrebbe avere una certa discesa.
Ma qui bisogna capire a quanto ammonta la discesa, ovvero se l’oro scende del 10% in un mercato che si tuffa in un meno 60 o 70 %...
Passiamo ad un altro punto di vista, passando dall’investimento all’investitore.
La psicologia e la preparazione di chi ci mette i soldi nell’investimento sono molto più importanti di quanto si creda. Bisogna comprendere la diversa tolleranza al rischio delle diverse persone che si approcciano al mercato.
Questa tolleranza è data principalmente da due fattori che sono la predisposizione al rischio influenzata dalla propria personalità e dalla propria cultura finanziaria personale, a cui va aggiunta la capacità di gestire le emozioni e la paura di perdere i propri denari.
La gestione dell’ansia e il mantenere la lucidità per gestire al meglio la situazione sono due caratteristiche importantissime. Pensate cosa potrebbe capitare se ci facessimo prendere dal panico ad ogni minima discesa o volessimo portare a casa ogni minimo guadagno.
Altri fattori che possono aggravare questa situazione sono la vostra situazione finanziaria relativa e il vostro orizzonte temporale.
Forse quella discesa non cambierà la vostra vita, ma se avete fatto all in su un solo assett mettendovi sopra i risparmi di una vita la cosa comincia ad essere differente.
La disponibilità finanziaria e il vostro stipendio lavorativo sono due fattori che possono farvi stare più sereni, uniti ad una visione di lungo periodo.
Se pensiamo ad un rete di sicurezza personale come un conto in banca con una buona cifra e un lavoro con un buono stipendio ,una perdita di un 20% si affronta in maniera migliore.
Una visione di breve periodo fa si che si affrontino i rischi e la tolleranza alle perdite in maniera diversa.
I rischi generalmente sono in un lasso tempo ridotto, e i listini generalmente si riprendono dalle crisi facendo nuovi massimi in un lasso di tempo non esagerato.
Un ultimo appunto da fare, anche l’età dell’investitore è importante.
Un anziano difficilmente si metterà in gioco con assett particolarmente pericolosi.
Non focalizzatevi solo sul rischio volatilità, ma sui rischi veri, su quelle cose che sono troppo belle per essere vere e cercate di avere sempre una visione di lungo periodo.
Il rischio è necessario, può essere controllato ma non può essere evitato.
La differenza tra economia e finanza
Oggi andiamo a imparare quale è la differenza tra economia e finanza nella nostra società.
È una differenza che ultimamente si sta assottigliando ma che è comunque presente.
Partiamo da un presupposto iniziale ben definito, la borsa valori o in inglese stock market non misura la stessa cosa dell’economia, sono due entità connesse ma che rappresentano due cose separate.
I mercati finanziari nel loro insieme totale rappresentano tutte le borse valori del mondo e i suoi listini o indici come il ftse mib in italia o il Nasdaq in Stati Uniti.
Su questi indici si comprano e si vendono azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari di quello specifico paese.
Il mercato sale quando il valore cresce, e scende quando il valore decresce.
Quindi gli indici ci danno idea di come va il mercato.
Se i listini di borsa sono contenuti e facilmente calcolabili, per l’economia non è così.
Infatti l’economia è molto più estesa e difficile da calcolare.
Un valore come il PIL indica idealmente la massa di spesa di un paese, ma vanno considerati anche gli investimenti, le esportazioni, le importazioni, il consumo delle famiglie, il loro carico debitorio e le spese del governo.
Parliamo di un numero di variabili enorme.
Tornando al mercato azionario, questo ci da un idea del andamento delle sole aziende che sono quotate su quel listino.
Parliamo di una visione che possiamo definire distorta o molto limitata
Queste aziende quotate sono effettivamente parte dell’economia del paese ma ci sono anche un sacco di aziende che non sono quotate e sono loro stesse parte dell'economia.
La maggior parte delle aziende di un paese non sono quotate, per varie motivazioni.
Un eventuale crollo dell'economia le colpirebbe tutte in maniera più o meno grave mentre un crollo del mercato azionario non dovrebbe colpirle direttamente, o meglio potrebbe colpirle in maniera indiretta riguardo eventuali partner o fornitori quotati.
Infatti se cambiamo il nostro punto di vista vedremo che la maggior parte delle persone che ha un lavoro, fa parte dell'economia, ma non tutti questi lavoratori hanno soldi investiti nel mercato azionario, quindi una discesa dell'azionario non ha impatto diretto sul cittadino medio mentre lo ha un crollo dell'economia.
Va sempre ricordato però che il mercato azionario è comunque importante dato che ha un impatto indiretto sull'economia e sui portafogli dei cittadini.
Infatti il valore sul mercato azionario si riflette sulle relazioni bancarie delle aziende.
Aziende considerate di poco senza valore sul mercato, oltre a fare fatica a sopravvivere alla concorrenza, non possono accedere a prestiti e quindi fondi per la loro attività.
Tornando a considerare il mercato azionario, va specificato che esso può o meno spingere l’economia reale.
Un mercato azionario che sale darà maggiore propensione di spesa agli investitori, spesa che verrà inserita nel circolo dell’economia reale facendo crescere la ricchezza.
Questa ricchezza permetterà alle aziende di crescere, aumentando il proprio personale e i propri mercati di riferimento.
Raccogliere maggiori capitali sul mercato che possono essere investiti nell’azienda stessa, senza considerare anche l’”effetto ricchezza” dato da un portafoglio azionario in salita.
Ovviamente tutto ciò si ribalta se abbiamo un mercato azionario in crollo, con un rallentamento dell’economia reale.
Ma questa influenza tra mercato finanziario ed economia è duplice, anche l’andamento dell’economia influenza il mercato finanziario.
Chi lavora sul mercato azioanrio basa le proprie decisioni di vendita e acquisto su ciò che vede accadere all'economia e ai suoi attori in campo.
Queste due entita sono si legate a doppio filo ma non necessariamanete devono muoversi nella stessa direzione, questo perché si focalizzano su due diversi periodi di tempo.
il mercato finanziario ha una visione verso il futuro , chi compra e vende azioni lo fa pensando a quello che accadrà e a come andrà l’economia nei prossimi mesi o anni.
Quindi il mercato azionario crescerà se ci sarà la convinzione che il mondo economico di domani sarà migliore di oggi.
Potete prendere delle posizioni oggi che dureranno anni o decenni.
Gli indicatori dell'economia invece guardano al passato, ovvero sono una istantanea di quello che è oggi, ma più precisamente ieri
Gli indicatori economici possono indicare una contrazione e nello stesso tempo il mercato azionario può crescere perche gli investitori vedono una possibile ripresa del’economia globale all'orizzonte
Ricordate che i prezzi del mercato azionario riflettono le aspettative degli investitori.
Aspettative e non ciò che accadrà nel futuro.
Le entità di economia e mercati finanzari sono due entità con grosse complicazioni, che non possono essere risolte a semplici numeri.
Abbiate sempre un approccio bilanciato quando investite i vostri soldi.
ESG investing ovvero investire in maniera Etica
oggi andiamo a imparare come investire in maniera etica e cosa significa ESG
Come sappiamo la nostra società è in continua evoluzione, fatta di cambiamenti nei modi e nei metodi.
Gli investimenti e il modo di investire a loro volta subiscono un evoluzione, in questo caso dando maggiore attenzione a ciò che è sostenibile per il pianeta.
Infatti fino ad ora non vi era particolare attenzione negli investimenti riguardo all’etica seguita dalle aziende, ma bensi il solo parametro interessato era il mero profitto di danaro.
Da qualche tempo sono nati gli investimenti definiti ESG ovvero
Environmental, Social , Governance investing
Questa definizione si applica ad aziende che sono in linea con le nuove percezione del pubblico moderno attento ai problemi sociali ed ecologici del pianeta.
Queste aziende sono quelle da tenere d’occhio e da possedere se si vuole creare un portafoglio ESG, o portafoglio etico.
Andando a vedere nello specifico la sigla ESG, questa significa:
E come Environmental, ovvero si considera l'inquinamento prodotto dall’azienda, il consumo di energia e l’impronta green o meno che ha l’azienda stessa, ad esempio nella produzione di anidride carbonica.
S sta per Social, che include il rispetto dei diritti delle varie comunità, il conferimento di stipendi corretti a tutti i dipendenti senza discriminazioni, aiuto alle minoranze e la gestione sociale nell’ambiente lavorativo.
G sta per Governance, che è la gestione delle diversità all’interno della comunità lavorativa.
Ora, come possiamo fare in maniera di avere un portafoglio all’avanguardia?
Abbiamo due metodi, con alcune diversità da applicare ai nostri studi sui possibili assett da acquistare.
Il primo metodo, che possiamo definire “negativo” o di “rimozione”, implica una nostra decisione di rimuovere dalle nostre possibili scelte di acquisto quelle compagnie che hanno aree di interesse come tabacco, armi , gambling, frodi o storie di mala gestione delle minoranze.
Terminata questa cernita, le aziende rimaste saranno le nostre possibili scelte di acquisto senza ulteriori studi approfonditi al riguardo.
Diversamente possiamo usare un altro metodo che possiamo definire come “positivo” o di “inclusione”.
Ovvero cerchiamo solo azione che danno benefici locali e ambientali o seguono iniziative dedicate a migliorare il mondo e a eliminare via via il loro impatto sull’ambiente tramite ad esempio l’uso di sole forme di energia rinnovabile o sostenibile come energia solare e eolica.
Ora scelto il metodo, voi come piccolo investitore oppure un gestore di fondi ESG, dopo aver sgrossato la lista di azioni comprabili, farete una scelta di acquisto in base ad altri parametri tecnici.
Il metodo ESG non è un sistema standardizzato al momento, esso presenta infatti diversi criteri e diversi punti di vista in base al pensiero del gestore o dell’acquirente.
Potremmo stupirci di trovare tre le azioni considerate ESG alcune compagnie di carburanti fossili, questo perché esse sono tra le varie compagnie del segmento le più efficienti su molti parametri quali il loro ottimo impatto sull’economia della comunità dove operano.
Ricordate che i punteggi esg assegnati alle varie compagnie possono variare molto data la difficoltà di analisi.
Le aziende hanno moltissimi partner, hanno delle lunghe e complicate supply chain e tutto ciò che vi è dietro è difficilmente analizzabile a fondo.
Questo ci porta a parlare di un fenomeno, quello del greenwashing, ovvero della pulizia dei report creati dalle stesse aziende.
Questo implica il creare iniziative green che servono esclusivamente per avere un punteggio ESG migliore ma che in realtà non impattano minimamente su inquinamento o migliorare la vita della comunità.
Potrebbero addirittura profilarsi dei profili ESG scam, in cui i report sono creati ad arte per aziende che in realtà non hanno alcuna coscienza ecologica.
Insomma investireste in un azienda che sulla carta coccola gli unicorni, ma che nella realtà scarica l’olio usato dei proprio furgoni nel fiume dietro il capannone.
Quindi state attenti alle zone grigie.
Attualmente il profilo ESG è diventato un po’ di moda, quindi sono nati dei fondi e degli ETF fatti esclusivamente da aziende ESG. Questo vi risolve la problematica di scegliere ma ad un costo economico maggiore.
D altronde le mode costano sempre un po’.
Attenzione anche al fatto che i criteri ESG limitano la vostra diversificazione, creando un maggiore rischio di investimento.
Se non sapete cosa è la diversificazione, dovete vedere il nostro video dedicato all’argomento.
Insomma ci troviamo alla fine ad uno scontro tra l’ ethical investing contro il traditional investing
Ciò che riguarda il metodo ESG però può portare le compagnie a fare modifiche delle loro metodi di produzione e gestione, portandole addirittura ad essere in vantaggio rispetto alla legislazione che cambierà nel futuro.
Gli stessi clienti sono anche più portati a comprare prodotti etici quando ne sono a conoscenza.
Come scegliere un exchange - Niubbi
Oggi andremo a vedere come scegliere un exchange dove comprare le nostre criptovalute.
Prima di tutto dobbiamo capire a che punto del nostro percorso siamo, questa guida vuole essere una sorta di accompagnamento per chi è alle primissime armi.
Ci sono alcune cose basilari da sapere e considerare prima di scegliere il proprio exchange di fiducia.
Partiamo con l’idea che tendenzialmente tutti i grossi exchange più o meno si equivalgono a grandi linee ma ovviamente presentano delle differenze anche sostanziali.
Una delle prime differenze che possiamo controllare è la sede di operatività dell’exchange e conseguentemente quali clienti l’exchange accetta, in base al proprio paese di origine o residenza.
Per esempio, i clienti statunitensi non sono sempre accettati in alcuni exchange asiatici.
Un'altra differenza sta nei metodi di pagamento delle cripto o, per meglio definirlo, nel metodo di ingresso in questo mondo.
Infatti non tutti gli exchange accettano depositi in denaro fiat. Molti exchange accettano solo stable coin e nemmeno tutte.
In questo caso vi ritrovereste con degli euro per le mani senza sapere come farli arrivare sul vostro exchange e dovreste trovare un metodo alternativo, come ad esempio passare da un altro exchange che accetta denaro fiat.
Poi vanno considerate le fees di utilizzo.
Abbiamo già parlato di cosa sono le fees, e di come queste possono distruggere la vostra redditività.
Più un exchange è costoso, più sarà difficile fare in maniera che la vostra operatività sia positiva.
Il KYC o sistema di verifica cliente è un'altra cosa da considerare.
Ci sono exchange che non permettono di operare senza avere i vostri documenti mentre altri vi danno un limite di operatività o di prelievo.
E poi per ultimo, il numero e quali coin vengono listate sull’exchange.
Scegliere un exchange con 4 monete non è una scelta di lungo termine, a meno che non siate uno specialista di quelle specifiche coin.
Invece un exchange con un buon numero di coin, a cui ne vengono aggiunte ulteriori, vi permetterà di aumentare i vostri guadagni futuri.
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.
Come comprare una criptovaluta - Niubbi inside
Oggi andremo a vedere come comprare una Criptovaluta in 3 semplici fasi.
Fase 1 - La ricerca
Prima di fare qualunque cosa dovete cercare cosa volete comprare. Che sembra una banalità, ma non lo è dato che il mercato delle cripto offre un numero spropositato di coin.
Prima di tutto bisogna capire se vogliamo rivolgerci a coin con un glorioso passato oppure verso coin appena uscite sul mercato.
Fatta questa ricerca, che può anche essere basata su suggerimenti dati dai media oppure dagli amici.
Attenzione in questo caso a non farvi fregare da possibili scam.
Analizzate la situazione della coin a livello grafico e tutto ciò che le ruota intorno.
Fase 2 - SICUREZZA
Scelta la coin che volete comprare, la prima cosa da fare è trovare un wallet sicuro e crearlo.
fase 3 comprare la coin
Aprite l’exchange e schiacciate il tasto BUY.
Ora alcune raccomandazioni
Fate sempre ricerche estensive sulla coin che state analizzando e se qualcuno ve l’ha suggerita, cercate di capire se è un suggerimento disinteressato o meno.
Ovviamente MAI seguire l'hype.
L’ hype immancabilmente porta a entrare a prezzi gonfiati per poi perdere un sacco di soldi.
Godetevi l’hype stando alla finestra.
Ricordate che i wallet sono programmi per tenere le vostre coin quindi attenzione ai diversi tipi di wallet e diversi tipi di indirizzi.
Se sbagliate indirizzo avete perso le vostre coin.
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Salva i tuoi bitcoin – regole di sicurezza
Nell'articolo di oggi parliamo di come tenere al sicuro i tuoi bitcoin.
Partiamo da un presupposto molto importante.
Bitcoin è un sistema al momento ritenuto sicuro.
L’anello debole dell’uso di bitcoin è l’utilizzatore
il punto debole sei tu.
Ma questo grosso problema è risolvibile con un accurata pianificazione e abitudini ogni volta che usi bitcoin.
Perdere i propri bitcoin significa perdere l’accesso ai wallet dove sono conservati oppure inviarli a persone o exchange da cui poi non potremo più recuperarli. Un altro esempio di perdita, potrebbe essere considerato lo svuotamento del wallet da parte di un criminale.
Ricordate sempre che non c’è modo di eliminare una transazione sulla blockchain, e che quei Bitcoin inviati non possono tornare indietro.
Non esiste un ente regolatore che vi protegga dai malintenzionati e che vi faccia riavere i vostri bitcoin.
Questa è solo vostra responsabilità.
Ma quali sono gli step per proteggersi
Prima di tutto va creato un wallet, e questo wallet avrà una chiave privata. Questa chiave privata deve assolutamente rimanere segreta e devi farne un back up.
Se non sai che tipo di wallet aprire, controlla il nostro video sui vari tipi di wallet.
Per accedere a questo wallet, crea una password di accesso. Fai un back up della password di accesso.
Ricorda che non hai il controllo dei wallet sugli exchange, quindi non lasciarci fondi a meno che tu non stia facendo trading. Gli Exchange sono come le banche, hanno i soldi di tua proprietà ma il controllo è in mano loro.
Per grosse quantità di bitcoin, Imperativo usare gli hardware wallet
Fai una copia della chiave privata e della password del wallet su una chiavetta usb. Cripta questa chiavetta e nascondila in posto sicuro. Puoi scegliere di avere più chiavette con più password per i diversi wallet che andrai a creare. Ovviamente non devi scordare la password altrimenti perderai tutto.
Crea una o più password definibili forti, il che vuol dire create con almeno 8 caratteri, meglio se sono di più. Con un misto di lettere minuscole e maiuscole, numeri e caratteri speciali.
Non usare password di altri account come quello della mail.
Una buona idea per una password è una frase fatta con uno o più errori grammaticali, oppure sostituendo le lettere con i numeri come il 5 al posto della S
la migliore password possibile però è un stringa di caratteri e numeri e simboli random ma è difficile se non impossibile da ricordare
Puoi anche usare un password manager per generare e tenere traccia delle password.
Alcuni hardware wallet richiedono di usare dei codici Pin, preferite sempre quelli a 8 cifre rispetto quelli a 4 e non usate date di nascita.
Quando accedete agli exchange cercate sempre di usare l’autenticazione a 2 fattori e non gli SMS. Potete controllare il nostro video sull autenticazione a 2 fattori per saperne di più. Lo SMS è sconsigliato perché potrebbe essere intercettato da un hacker e usato per frodarvi o svuotare il wallet.
Se dovete accedere ad un exchange o ad un vostro wallet è assolutamente sconsigliato usare un wi fi pubblico. Aspettate di avere una linea sicura oppure usate una VPN. Molto meglio non usare mai un wifi pubblico.
Dovete prestare attenzione ai siti che utilizzate e controllare le mail che vi arrivano. Siti e mail di phising sono una minaccia reale.
controllate di avere una SSL connection sicura tramite un HTTPS. Esistono molte truffe con siti clonati e domini che sembrano uguali ma che se attentamente osservati hanno delle piccolissime discrepanze dagli originali
Un'altra accortezza è di non cliccare sui link all’interno delle mail non sicure. Possiamo ricevere mail dagli exchange dove siamo iscritti ma dobbiamo controllare attentamente e se la mail ci pare sospetta buttarla. Ovviamente mai aprire allegati da queste mail. Ricordate che la mail di un exchange dovrebbe contenere il vostro nome, e non solo Sir o Dear Customer. Un altro test è controllare la reale provenienza della mail.
Ricordate che le transazioni non posso essere cancellate o restitutite.
Proprio per questo motivo quando inviate denaro controllate sempre 2 volte l' address di invio e mai scrivere manualmente l'indirizzo,
essendo un indirizzo complicato,se fate un errore e mandarete soldi ad un indirizzo che non c'entra nulla e non recuperete mai quei btc.
La sicurezza dei vostri Bitcoin dipende solo da voi.
Step 2 - Cos'è una Blockchain?
Blockchain, termine ormai abusato e inserito a sproposito in molti contesti perché fa figo e ci fa sentire importanti.
Un po’ quando nei primi anni 2000 sentivamo il nostro calzolaio che aveva aperto il suo sito internet per far cosa non si sa.
Ma alla fine cosa è la blockchain? A cosa serve? E perché è utile in alcune situazioni?
La Block Chain è un database digitale distribuito e decentralizzato, condiviso su una serie di nodi, verificabile da chiunque e immutabile nel tempo
È un registro digitale, le cui voci sono raggruppate in blocchi concatenati fra loro in ordine cronologico e sequenziale,la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia.
La decentralizzazione è garantita dalla rete di nodi distribuita nel mondo, ed ognuno di questi ha una copia del database, che è distribuito fra tutti nodi della rete.
Per semplificare, i nodi sono computer sparsi per il mondo di proprietà di singoli appassionati o di grosse aziende di mining.
Ogni aggiunta di nuovo blocco alla blockchain distribuita è globalmente regolata da un protocollo condiviso.
Una volta autorizzata l'aggiunta del nuovo blocco, ogni nodo aggiorna la propria copia privata con la garanzia di scartare i blocchi fraudolenti o non corretti in automatico.
Quindi le informazioni scritte all interno della blockchain distribuita, posseduta da ogni nodo saranno sempre visibili a tutti e queste informazioni non potranno mai essere modificate nel corso del tempo.
È praticamente impossibile modificare le informazioni all’interno di un blocco, la potenza di calcolo richiesta sarebbe enorme.
Grazie a tali caratteristiche, la blockchain è intrinsecamente superiore alle normali banche dati e ai registri gestiti in maniera centralizzata anche da autorità riconosciute e regolamentate.
Come per ogni prodotto, si sviluppano delle varianti e anche per la Blockchain sono stati sviluppati vari tipi, creati per soddisfare le varie esigenze di ogni attore operante nel mondo
in dettaglio:
- Blockchain pubbliche: Sono Blockchain aperte a tutti e accessibili a chiunque. Ogni nodo detiene una copia del database e può partecipare al processo decisionale inerente lo stato del libro mastro. Sono definite “permissionless“. Es.: la blockchain di Bitcoin
- Blockchain private: Sono Blockchain chiuse dove solo uno o più nodi/consorzi pre-selezionati possono svolgere la funzione di validazione del network. Sono definite “permissioned“. Es.: la Blockchain di una fondazione privata o di una società
- Blockchain miste: Sono Blockchain in parte pubbliche e in parte private
- Sidechains: Sono blockchain derivate dalla blockchain madre ma ad essa collegate. Sono a tutti gli effetti blockchain autonome sulle quali è previsto che vi siano coin/token differenti da quelli circolanti sulla chain madre ma che all’occorrenza possono “spostarsi“ dalla sidechain alla chain madre e viceversa.
Ad oggi la blockchain viene usata praticamente solo per pagamenti e scambio di beni e servizi.
Ma possiamo già ipotizzare che nel futuro, la sua utilità potrà essere molto più ampia.
Ad oggi si ipotizza che la blockchain potrà essere usata per situazioni in cui sono necessari tracciabilità e sicurezza dell’informazione quale:
- Condivisione di informazioni sanitarie tra le diverse piattaforme e istituzioni;
- Scuole, mondo accademico, ambiti formativi, rilascio di attestati
- Gestione eventi sportivi, manifestazioni, olimpiadi
- Gestione delle scommesse in genere e casinò
- Compravendita immobiliare e catasti
- Tracciabilità donazioni no profit e beneficenza
- Monitoraggio commercio armi, munizioni, esplosivi
- Gestione forze dell’ordine e pubblica sicurezza
- Cybersecurity
- Sistemi per l’identificazione digitale e biometrica
- Produzione e vendita di diamanti o materie prime contraffabili
- Comparto assicurativo e leasing
- Testamenti ed eredità
- Turismo
- Tracciabilità di filiere
- Certificazioni opere d’arte
- Votazioni online trasparenti e al riparo da manipolazioni e brogli
- Banking, finanza e piattaforme di investimento
- Sistemi di pagamento e trasferimento di denaro
- Carte fedeltà e gift card
- Telefonia
- Commercio e industria
- Settore automotive
Per riconoscere una blockchain dobbiamo trovare questi elementi:
- Transazione (trasferimento di valore da un indirizzo ad un altro)
- Blocco (elemento che contiene transazioni)
- Nodo (elemento della rete che effettua ad esempio mining o convalida transazioni)
- Rete peer to peer (rete in cui tutti i nodi possono comunicare tra loro)
- Smart contract che si occupano della gestione adempimento esecuzione e pagamento degli accordi tra le parti
Riassumendo la Blockchain:
- È decentralizzata (non prevede autorità centrali, tutti la possono vedere, usare e consultare ma nessuno la possiede)
- Il protocollo è open (nelle blockchain pubbliche)
- Certifica che “qualcosa“ (una transazione di valore, un passaggio di proprietà) è avvenuto. La transazione non può essere censurata da un’autorità centrale
- Una transazione non può essere vietata, censurata o regolamentata da un ente sovrano (es blocco carta di credito o debito)
- È verificabile da chiunque (nel sistema finanziario tradizionale, il sistema controlla tutti mentre Nell’ecosistema blockchain, tutti controllano il sistema)
- Non è manomissibile o falsificabile (protocollo di consensus a sicurezza intrinseca)
- Risolve il problema del double spending
- È Immutabile nel tempo. Una transazione, una volta validata, viene fissata a “vita“
- È dinamica nel senso che si aggiungono sempre dei blocchi
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Cosa sono i BTP e i Titoli obbligazionari italiani
Oggi diventiamo un po’ meno asini e andiamo a parlare dei vari tipi di obbligazioni emesse dallo stato Italiano con una visione nel dettaglio su cosa sono i BTP, l’emissione più conosciuta e diffusa.
Una delle emissioni a più breve scadenza sono i BOT o buoni ordinari del tesoro che hanno durata di 3 o 6 o 9 o 12 mesi.
Il rendimento è dato dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di rimborso poiché sono emessi solitamente sotto valore 100 che è il valore di rimborso a scadenza.
Dopo di che abbiamo i CCT o certificati di credito del tesoro, che hanno durata di 7 anni ed emettono cedole semestrali.
CTZ o certificati del tesoro a zero coupon.
Hanno una durata dai 18 ai 24 mesi e non prevedono alcuna cedola quindi sono emessi sotto la pari.
Anche comuni, province o Regioni possono emettere obbligazioni e si chiamano BOC buoni obbligazionari comunali
BOR buoni obbligazionari regionali e BOP buoni obbligazionari Provinciali.
Però l’ emissione italiana più diffusa oggi è il BTP.
BTP è l’acronimo di Buoni del Tesoro Poliennali.
I BTP sono una delle diverse obbligazioni emesse dallo stato italiano.
Queste obbligazioni hanno scadenze superiori ai 12 mesi e sono emesse dal Ministero dell’Economia e delle finanze.
La loro durata è di vari anni e può essere di 3, 5, 6, 10, 15, 20, 30 e 50 anni .
I BTP italiani pagano ai possessori cedole semestrali, ovvero interessi.
I BTP vengono venduti, il termine corretto è collocati, tramite aste organizzate dal Ministero ogni circa 2 settimane. A queste aste, negoziate sul mercato generale dei titoli di stati, partecipano gli attori istituzionali e commerciali del mondo della Finanza, come banche italiane e straniere e per somme superiori ai 2, 5 milioni di euro.
Per somme più basse e con lotti minimi di 1000 euro invece la negoziazione avviene sulla piattaforma MOT dedicata la trading obbligazionario italiano.
Il valore nominale di un BTP è pari a 100 all emissione.
Ovviamente i BTP possono essere acquistati anche dopo la loro emissione sul mercato secondario.
I BTP sono emessi ad un prezzo nominale di 100 ma il valore può oscillare ad un prezzo superiore o inferiore nel corso del tempo dovuto al rischio percepito riguardo all’ emittente.
Questa è una cosa che fa parte del mondo della finanza, si applica a tutte le emissioni obbligazionarie.
Il prezzo dell obbligazione viene anche influenzato dai tassi delle emissioni successive e dalla loro vita residua.
Se avessimo delle emissioni successive con rendimenti superiori, la nostra obbligazione “vecchia” risentirebbe del rendimento inferiore e quindi perderebbe valore.
Va ovviamente sottolineato che il prezzo tenderà a scendere dopo lo stacco della cedola.
Ovviamente queste obbligazioni come tutti i prodotti finanziari, sono tassati per il cittadino italiano.
In questo caso la tassazione è del 12,5 per cento contro il 26 per cento dei normali prodotti finanziari.
Fork
Se avete sentito parlare di criptovalute o state cominciando ad interessarvi, allora avete facilmente sentito parlare di FORK.
Cosa è un Fork?
Un Fork è una divisione in due diverse “direzioni” del software di una criptovaluta.
I fork più famosi sono stati i fork di Bitcoin nel 2017 e il fork di Ethereum, che ha portato alla creazione di Ethereum Classic.
Partiamo dalla base spiegando il fork di Bitcoin.
Bitcoin è fatto dal suo protocol e dalla sua blockchain.
Dato che il protocol, ha delle regole scritte all’interno che possono rendere il suo sviluppo lento in alcune parti, alcuni developers possono pensare di poter migliorare il loro bitcoin modificandone il protocol.
Gli sviluppatori copieranno il protocol originario di BTC e andranno a creare le modifiche necessarie per farlo funzionare aggiungendo i solo sviluppi migliorativi.
Il protocol così modificato andrà a creare un nuova COIN, che sarà non compatibile con la BC minata fino ad ora.
Dopo di che si deciderà da quale blocco far partire il protocol modificato. Alcuni miners continueranno a minare col protocol sorgente, mentre altri supporteranno il protocol modificato. Ciò creerà due distinte blockchain incompatibili tra loro e di conseguenza una coin aggiuntiva, separate a partire da questo blocco prescelto che andranno avanti indipendentemente l’una dall’altra.
Il caso di cui abbiamo detto si chiama Hard Fork.
Va fatto notare che esiste anche un “soft Fork” , che non crea una diversa blockchain ma semplicemente implementa modifiche software importanti ma comunque compatibili con la BC preesistente.
Gli utenti utilizzatori della coin, vedono nei loro wallet i risultati di un hard fork poiché viene creata una nuova coin mentre non vi sono risultati evidenti per un soft fork dato che questo rimane ad appannaggio degli sviluppatori. Noi utenti saremo inconsapevoli.
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.
Come lavorano gli interessi negativi
Oggi affrontiamo il tema dei tassi di interesse e vedremo cosa sono e come operano i tassi di interesse negativi.
Cosa è un tasso di interesse negativo?
Un tasso di interesse negativo è un prestito, erogato da un soggetto finanziario, dove non paghi per prendere soldi ma vieni pagato per accedere a questo prestito.
Un debitore che viene pagato per contrarre un debito
Fantastico. Incredibile
Ma cosa significano realmente gli interessi negativi sull'economia?
Gli interessi sono quelle cifre che paghi alla banca per prendere soldi in prestito per le tue attività lavorative o familiari, oppure sono i soldi che ti vengono accreditati dalla banca per tenere i tuoi fondi sul tuo conto bancario.
I tassi bassi intendono spingere le banche ad incrementare i prestiti e non tenere molta liquidità stoccata sui loro conti, invogliando i clienti ad accedere a questi prestiti a basso costo.
Alti tassi di interesse servono per spingere le persone a spendere meno e cercare di mantenere sotto controllo l’inflazione raffreddando l’ economia.
L’ opposto viene a crearsi con l'abbassare i tassi.
La BCE ha cominciato con i tassi negativi nel 2014 mentre la banca centrale del giappone ha iniziato nel 2016.
Coi tassi negativi le banche cominceranno a perdere redditività dai soldi depositati nei conti dei loro clienti.
Interessi negativi significano anche che i conti deposito e i soldi fermi sui conti correnti verranno remunerati a zero oppure gli stessi clienti dovranno pagare per mantenere i loro conti nella banca. In questo caso la banca potrebbe decidere di assorbire questo costo a carico del loro cliente se questi prende altri prodotti della banca come assicurazioni, mutui ecc.
È accaduto in Danimarca che una banca applicasse un tasso del -0,5%.
I consumatori sono così scoraggiati a tenere soldi liquidi sui loro conti correnti e quindi vengono spinti a spendere. Questo si ripercuote su tutta la filiera economica sia privata che aziendale.
I costi per i prestiti al pubblico saranno sicuramente più alti rispetto a quelli che avrà la banca , d altronde è il loro business.
In caso di interessi negativi decisi dalla banca centrale non è detto che anche i consumatori debbano avere interessi negativi sui loro prestiti.
Al momento, non comprendiamo appieno le reali conseguenze sull’economia reale degli interessi negativi, nonostante questi sembrino una cosa ottima all’uomo della strada.
Teoricamente i tassi bassi o addirittura negativi servono per spingere l’economia con maggiore spesa da parte dei consumatori, una maggiore propensione all’indebitamento e una crescita dei consumi e quindi una crescita dell’ inflazione.
Con L’inflazione, ovvero la crescita dei prezzi al consumo, si ha una perdita di valore della moneta del paese che ne è vittima, il che significa una maggiore possibilità di vendere i propri prodotti all estero dato il loro valore più basso al cambio con i concorrenti, un'altra spinta alla domanda di beni e servizi.
Tutto bello, se accade.
I paesi che ora sono protagonisti di questa policy finanziaria basata sui tassi negativi hanno avuto problematiche con una cronica lenta crescita e quindi sono in deflazione.
La deflazione incoraggia banche e persone a non spendere i loro soldi.
La deflazione porta al ciclo più risparmio meno spesa. Gli interessi negativi sono visti come un metodo per scoraggiare questo ciclo e anzi ribaltarlo.
Gli interessi negativi possono avere molti effetti negativi sull’ economia e sulla popolazione. Le persone potrebbero decidere di possedere i loro risparmi in valuta fisica, creando una corsa allo sportello invece di tenere i loro soldi liquidi nei conti bancari e quindi pagare il costo del conto.
Le bolle finanziarie sono un altro effetto, le persone potrebbero indebitarsi ad un livello insostenibile e quindi creare una bolla finanziaria, con tutto ciò che ne consegue. Vi ricordate i nostri asset tossici?
Il che significa fare investimenti rischiosi con soldi che i risparmiatori non possono permettersi di perdere. In caso di crash la situazione sarebbe davvero problematica.
Gli interessi negativi poi colpiscono i risparmiatori e gli investitori obbligazionari. Il risparmio non è più remunerato e i rendimenti obbligazionari vanno a 0, il rischio non è più correttamente remunerato, creando distorsioni sul mercato, il che porta a aumentare il rischio nel portafoglio di investimento per mantenere lo stesso livello di remunerazione.
Provate a pensare come vengono colpiti tutti i fondi pensioni e i fondi obbligazionari.
Le aziende prendono soldi a debito non per creare nuove linee produttive o aumentare il proprio organico, ma per realizzare buyback delle loro azioni, facendone crescere artificialemente il valore sul mercato
Anche le banche ne vengono colpite, dato che questa azione abbassa di molto i loro profitti su prestiti e altri prodotti.
I Tassi negativi possono essere visti come paradossali e controversi.
Tassi negativi su bond di vario portano a non collocare i bond sul mercato, dato che in un normale mercato nessuno presta i propri soldi senza avere un ritorno economico.
Al contrario Dobbiamo citare i Safe haven bond hanno un rendimento basso se non inesistente, ma parliamo di bond emessi da paesi considerati “sicuri” e “incrollabili.