Come comprare una criptovaluta - Niubbi inside
Oggi andremo a vedere come comprare una Criptovaluta in 3 semplici fasi.
Fase 1 - La ricerca
Prima di fare qualunque cosa dovete cercare cosa volete comprare. Che sembra una banalità, ma non lo è dato che il mercato delle cripto offre un numero spropositato di coin.
Prima di tutto bisogna capire se vogliamo rivolgerci a coin con un glorioso passato oppure verso coin appena uscite sul mercato.
Fatta questa ricerca, che può anche essere basata su suggerimenti dati dai media oppure dagli amici.
Attenzione in questo caso a non farvi fregare da possibili scam.
Analizzate la situazione della coin a livello grafico e tutto ciò che le ruota intorno.
Fase 2 - SICUREZZA
Scelta la coin che volete comprare, la prima cosa da fare è trovare un wallet sicuro e crearlo.
fase 3 comprare la coin
Aprite l’exchange e schiacciate il tasto BUY.
Ora alcune raccomandazioni
Fate sempre ricerche estensive sulla coin che state analizzando e se qualcuno ve l’ha suggerita, cercate di capire se è un suggerimento disinteressato o meno.
Ovviamente MAI seguire l'hype.
L’ hype immancabilmente porta a entrare a prezzi gonfiati per poi perdere un sacco di soldi.
Godetevi l’hype stando alla finestra.
Ricordate che i wallet sono programmi per tenere le vostre coin quindi attenzione ai diversi tipi di wallet e diversi tipi di indirizzi.
Se sbagliate indirizzo avete perso le vostre coin.
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.
Come comprare una criptovaluta
Nell'articolo di oggi andremo a vedere come comprare una Criptovaluta in 3 semplici fasi.
Fase 1: La ricerca
Prima di fare qualunque cosa dovete cercare cosa volete comprare. Che sembra una banalità, ma non lo è dato che il mercato delle cripto offre un numero spropositato di coin. Prima di tutto bisogna capire se vogliamo rivolgerci a coin con un glorioso passato oppure verso coin appena uscite sul mercato. Fatta questa ricerca, che può anche essere basata su suggerimenti dati dai media oppure dagli amici. Attenzione in questo caso a non farvi fregare da possibili scam.
Analizzate la situazione della coin a livello grafico e tutto ciò che le ruota intorno.
Fase 2: SICUREZZA
Scelta la coin che volete comprare, la prima cosa da fare è trovare un wallet sicuro e crearlo.
Fase 3: comprare la coin
Aprite l’exchange e schiacciate il tasto BUY.
Ora alcune raccomandazioni
Fate sempre ricerche estensive sulla coin che state analizzando e se qualcuno ve l’ha suggerita, cercate di capire se è un suggerimento disinteressato o meno.
Ovviamente MAI seguire l'hype. L’ hype immancabilmente porta a entrare a prezzi gonfiati per poi perdere un sacco di soldi. Godetevi l’hype stando alla finestra.
Ricordate che i wallet sono programmi per tenere le vostre coin quindi attenzione ai diversi tipi di wallet e diversi tipi di indirizzi. Se sbagliate indirizzo avete perso le vostre coin.
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Ordini ed Exchange
Gli exchanges sono i posti dove venditori e acquirenti di criptovalute si incontrano ovvero siti online dedicati al trading delle varie criptomonete.
Ci sono vari tipi di exchange, dai più grossi e affermati con utenti di tutto il mondo fino a quelli più piccoli che hanno un pubblico prevalentemente regionale, come accade in Giappone e Corea.
Le principali caratteristiche che ci interessano in un exchange sono quali coin vengono tradate, i volumi e costi dell’ exchange e se quest’ultimo è considerabile sicuro
La sicurezza come sapete bene è il fattore fondamentale di questo mondo, e grava sulle vostre spalle.
Gli exchange funzionano esattamente come la borsa valori e gestiscono i vostri soldi.
Vi è un book ordini e vendite, avrete un vostro wallet personale ma di proprietà dell’ exchange.
Con alcuni di questi wallet potrete addirittura fare dei prestiti ad altri utenti ed essere remunerati.
Ora, non esiste un exchange sicuro al 100 per cento e queste entità sono in mano ad aziende che ovviamente hanno il profitto come motivo di esistenza.
Gli exchange possono essere attaccati da hacker oppure possono truffare gli utenti, bloccando i fondi e scappando col denaro.
Per questo motivo dovrete lasciare il minimo possibile di coin o valuta sull' exchange.
Gli exchange di maggiori dimensioni sono strutturati per resistere ad attacchi e tentate rapine, ma la previdenza non è mai troppa. Ogni exchange si premura di mettervi in condizione di proteggere il vostro account, quindi non siate pigri e fate le dovute azioni per proteggervi
Passando alle coin, qui abbiamo un'altra differenza. In quasi tutti gli exchange si trada bitcoin ma alcune piccole coin, con bassissimi volumi e illiquide, sono tradate solo su uno o due exchange al mondo. Questo ci obbliga, se vogliamo tradarle, ad affidarci a questi attori che sono sconosciuti ai più. In questo caso dovremo leggere le regole di questi exchange perché potrebbero non permettere l’ uscita di fondi sotto o sopra un certo valore, oppure obbligarci alle procedure di kyc e questo potrebbe volere molto tempo per essere risolto.
I volumi di un exchange sono importanti a sua volta, significando che quella data coin su quel dato mercato è molto o poco venduta e richiesta.
Tanti volumi equivalgono a tanti compratori e venditori, quindi un mercato ricco di denaro che viene definito liquido.
Piccoli exchange con bassi volumi sono quindi illiquidi.
Ogni exchange ha dei costi di utilizzo, controllateli prima di decidere su quale exchange operare più spesso.
Ricordate anche che nonostante i bitcoin siano tutti uguali, su exchange diversi vengono venduti a prezzi diversi dando forma a fenomeni di arbitraggio.
Quando andrete ad operare sugli exchange, avrete a disposizione diversi tipi i ordine per acquistare o vendere.
Vediamone alcuni.
Partiamo con il più semplice che il market order o ordine a mercato. In questo specifico ordine l’acquisto avviene al prezzo di vendita dell’asset più basso e l’ordine non viene stoppato fino a quando il quantitativo richiesto non è raggiunto.
Facciamo un esempio. acquisto 20 ethereum con un ordine a mercato. In quel momento sul book i primi lotti in vendita al prezzo più basso saranno 10 ethereum a 200 dollari e altri 20 a 210 dollari.
Con questo ordine comprerò i 10 ethereum a 200 dollari e altri 10 ethereum a 210 dollari. Con questo ordine non importa il prezzo ma la quantità indicata.
In caso di ordine di vendita di questo tipo, il comportamento è lo stesso.
Un altro genere di ordine di tipo inverso è il limited order. In questo caso quando andiamo a creare l’ordine di acquisto inseriamo quantità e prezzo deciso. In questo caso possiamo mettere un prezzo leggermente sotto a quello del momento oppure molto più basso, tutto dipende da come vediamo la situazione sul mercato. Questo tipo di ordine potrebbe essere non eseguito oppure eseguito parzialmente.
Sempre usando l’ esempio di prima, se mettessimo un ordine per 20 ethereum a 200 dollari, con un prezzo attuale di 210 dollari, dovremmo aspettare una discesa per far si che l’ordine venga eseguito. Potrebbe accadere che solo 5 ethereum sul mercato siano venduti a 200 dollari, quindi il nostro ordine sarebbe parziale.
Anche in questo caso quando il comportamento dell’ ordine in caso di vendita è il medesimo. Prezzo e quantità saranno fissate e potranno non essere raggiunte.
Un tipo di ordine più complicato è lo stop loss order. Questo genere di ordine incorpora una strategie di vendita che vuole tagliare le perdite, uno stop loss appunto. Quando il trend è incerto potete usare questo ordine per proteggervi.
Nel caso in cui abbiamo ancora un ordine di questo tipo per 10 ethereum a 200 dollari, con uno stop loss a 190 dollari. Se la nostra visione long è giusta, dal nostro acquisto a 200 dollari ethereum salirà di prezzo e al momento giusto prenderemo profitto. Se però abbiamo sbagliato ed ethereum comincia un trend negativo, il nostro ordine automaticamente venderà la posizione a 190 dollari, salvandoci il conto.
Vista dal punto della vendita, questo tipo di ordine può essere modificato con un prezzo più alto che si trasforma in un take profit. Se ethereum comincia un leggero trend positivo potremo spostare lo stop loss in pari a 200 dollari oppure se la salita è più pronunciata la cifra potrebbe essere anche 210 dollari e oltre. In qeusto caso continueremmo ad avere una posizione all’interno di un trend rialzista che sarebbe venduta in guadagno in caso di ribaltamento del trend.
Bitcoin Fees
Le fee di bitcoin sono il metodo di pagamento deciso per remunerare i miner per aver processato le transazioni che si fanno sulla blockchain di bitcoin.
Per comprendere però come sono calcolate le fee bisogna però considerare cosa succede quando inviamo bitcoin ad un altro indirizzo.
Quando inviamo una qualuque cifra in bitcoin, il primo step che viene creato è la verifica della transazione, ovvero la transazione viene controllata da tutti i computer che possiedono una copia del ledger distribuito.
Questi computer chiamati nodi controllano la cronologia dei nostri bitcoin, controllando che essi siano davvero sul nostro indirizzo.
Dopo di che, realizzata la transazione, questa viene inserita nella mempool o memory pool.
Per comprendere meglio, la mempool è come la sala d'attesa di un aeroporto virtuale, con tutte le transazioni che aspettano di prendere l’ aereo per entrare in un blocco, ovvero che un miner le prenda e le chiuda in uno dei blocchi della blockchain.
Ora la transazione è considerata unconfirmed nonostante sia valida e inserita nella lista delle transazione avvenute.
La transazione è confermata quando un miner prende la trasanzione e la inserisce in un blocco e i fondi sono trasferiti.
A chiusura del blocco ovviamente.
Ricordiamoci sempre che i blocchi hanno una dimensione specifica. Nel caso fossimo in un periodo in cui avvengono molte transazioni, ovviamente i miner daranno precedenza alle transazioni con maggiori fee.
Quindi Le fee sono un sistema per indicare al miner quanto la tua transazione è urgente.
Maggiore velocità indica maggiori fee da pagare, che vengono sempre pagate da chi invia e non esiste un metodo per non pagarle.
Nel caso volessimo calcolare le fee, bisogna ricordare che le transazioni hanno una grandezza, come se fossero i file sul tuo computer quindi i miner che vogliono massimizzare il loro guadagno, preferiranno transazioni con un alta fee ma basso peso.
La dimensione di una transazione dipende da diversi fattori.
Il primo fattore è il numero di inputs.
I bitcoin che abbiamo in portafoglio sono una somma dei bitcoin che abbiamo ricevuto nel tempo uniti a quelli che gia possedevamo su questo wallet. Questa somma viene chiamata inputs.
quando inviamo bitcoin a qualcuno, selezioniamo alcuni di questi inputs inviati da altri e li trasformiamo in outputs.
Ora, più inputs avrà una transazione maggiore sarà la dimensione.
Un secondo fattore è il numero di output, il numero di indirizzi a cui stiamo inviando.
Se stiamo pagando ad un solo indirizzo, stiamo creando due outputs, uno per l’indirizzo che invia e uno per ricevere il resto del pagamento inziale.
Infatti,se essendo il nostro conto di bitcoin una somma i inputs di diverse provenienze, questi inputs non possono essere spesi in parte ma devono essere inviati nella loro totalità all’indirizzo ricevente e noi riceveremo sul nostro wallet il resto senza accorgercene.
Ipotizziamo di avere un wallet con 3 bitcoin, formati da due inputs di 1 e 2 bitcoin.
Nel caso dovessimo spendere 1,5 bitcoin, il nostro invio sarà di 2 bitcoin con il resto di 0,5 che tornerà nel nostro wallet.
Un altro fattore importante da considerare è la complessità dello script. alcune transazioni usano opzioni speciali quali il multi sig, che aumentano la dimensione della transazione.
Per l'utente medio calcolare la dimensione della transazione è alquanto difficile ma non c’è da preoccuparsi, ci pensa il nostro wallet che ci suggerirà anche le fee più corrette al momento dell ‘invio.
Va ricordato che la blockchain non segna il costo della transazione in maniera esplicita.
Se volete segnare i costi dovrete controllarla specificatamente
Esistono dei modi ridurre le fee di invio di bitcoin.
Evitate di spedire bitcoin quando è l'ora di punta sui mercati di trading. Se siamo nel pieno di una salita o di una discesa , con grossa volatilità vi saranno un sacco di movimentazioni tra wallet di trader e wallet di exchange.
Chi avrà fretta metterà fee più alte quindi il prezzo in quel momento sarà più alto.
In più potete usare un wallet segwit che abbassa fee e dimensioni della transazione.
Nel caso in cui le fee siano assolutamente folli, potreste ricorrere ad altre coin che hanno costi molto minori come Ripple ad esempio,
Ovviamente ci sarebbero altri costi relativi all’uso di exchange.
In questo caso l’atomic swap viene in nostro aiuto.
Fate voi i vostri conti prima di testare questa soluzione.
Come già detto, la maggior parte dei wallet danno suggerimenti e indicano quale sono le fee più adatte per il momento in cui stiamo operando.
Va fatta attenzione perché esistono anche wallet che fanno pagare troppo, quindi anche su questo aspetto va fatta una ricerca specifica per il prodotto migliore.
Generalmente va anche detto che i wallet più avanzati danno la possibilità di scegliere diverse opzioni, più o meno veloci e costose.
Se fate i tirchioni però, e non pagate abbastanza fee, succede a volte che le transazioni siano bloccate proprio perché le fee sono troppo basse e nessun miner è interessato alla vostra transazione.
In questo caso cosa fare?
Le opzioni disponibili sono di aspettare almeno 72 ore.
Pppure usare un sistema RBF replace by fee, che permette al wallet di sostituire le fee basse con altre più alte, ma attenzione, non tutti i wallet supportano questa opzione.
Ipoteticamente una transazione non può essere bloccata per sempre ma in realtà dipende.
Infatti quando abbiamo parlato di mempool all'inizio del video, non abbiamo specificato dove sia la mempool.
Essa non è una solo ma ogni nodo della rete ha una sezione dedicata ad essa. Differenti nodi hanno differenti versioni della mempool
Se una transazione non viene confermata, viene cancellata dalla mempool.
Il tempo di cancellazione ordinario è appunto 72 ore.
Può pero capitare che il nodo dove risiede la mempool con la vostra transazione non la cancelli.
Le fee son un bel problema per Bitcoin e possono esserlo anche per voi se spostate cifre considerevoli senza pensarci.
Trading vs Investire su Bitcoin
In questo articolo parliamo di trading su bitcoin, nello specifico vedendo la differenza tra investire e fare trading.
Prima di tutto dobbiamo definire cosa è il trading di bitcoin.
Il trading di bitcoin è lo scambiare valuta fiat o altre criptovalute per bitcoin, su un exchange, con una visione di breve periodo per poi ritornare in valuta fiat sfruttando la forte volatilità per avere guadagno in valuta fiat.
Dobbiamo comprendere che la differenza tra investire e fare trading si riferisce specificatamente alla visione di lungo o breve periodo.
Infatti investire significa comprare oggi bitcoin per poi rivenderlo tra 3 4 o più anni, incuranti dei suoi movimenti.
Tradare bitcoin invece significa sfruttare i suoi movimenti per guadagnare.
Le due visioni sono entrambe corrette e sono frutto di due punti di vista diversi.
Chi investe generalmente crede nella tecnologia sottostante e nelle ideologia di Bitcoin, vedendo in essa un possibile futuro radioso per l’asset.
Chi trada invece può non essere interessato alla tecnologia ma è interessato al potenziale economico di breve dello strumento, quindi salite e discese sono ben accette quando ci si posiziona in trend.
Le due visioni possono essere vissute in maniera contemporanea.
Nessuno vi vieta di mettere via alcuni bitcoin su un wallet per il lungo periodo e contemporaneamente tradarne altri per il breve.
Un termine slang popolare nel mondo di bitcoin è hodl, che si riferisce a chi ha investito nel lungo periodo su bitcoin. Il termine deriva da un errore che è diventato popolare nel forum di bitcoin talk.
Ad ogni grossa discesa, niente panico e hodl!
I trader non interessati alla tecnologia di bitcoin lo considerano un asset interessante per il loro lavoro poiché il mercato è aperto 24 ore su 24 tutto l’anno.
La volatilità della moneta e la sua rischiosità sono il carburante perfetto per day trader e swing trader.
Un ultima osservazione.
Non trasformate un trade di breve periodo in un investimento di lungo periodo solo perché il mercato è andato nella direzione opposta a quella che avete pensato voi e la vostra percentuale di perdita è diventata importante perché non avete usato lo stop loss.
Bitcoin Lightning Network
Bitcoin e Lightning Network, una delle soluzione pensate ai problemi di bitcoin.
Lightning Network è un sistema creato sopra la blockchain di Bitcoin, con regole specifiche, per avere transazioni veloci e senza fee.
Sappiamo tutti che Bitcoin è una figata ma non è perfetto. Bitcoin ha delle limitazioni quali la velocità e il costo delle transazioni.
Un periodo particolarmente denso di transazioni, fee non abbastanza alte e blocchi ogni 10 minuti, possono rendere davvero lento e costoso il vostro acquisto o spostamento da un wallet ad un altro.
Lightining network dovrebbe risolvere tutte queste problematiche .
Il concetto di questo sistema è sviluppato dal 2015 e dobbiamo immaginare che lavori come se fosse una torta a strati.
Sullo strato 1 abbiamo Bitcoin con la sua blockchain mentre sullo strato 2 abbiamo il sistema di lightning network.
Questa caratteristica viene creata appositamente per i micropagamenti, così che tutte le micro transazioni non vengano scritte sulla blockchain di bitcoin.
Almeno non immediatamente.
Vengono così creati i payment channel. se voglio inviare fondi ad un mio amico o ad un negoziante possiamo aprire un payment channel tra noi due, con i nostri pagamenti che non coinvolgono la blockchain principale. La transazione avverrà alla velocità con cui i due wallet riescono a comunicare tra loro.
A chiusura completa delle transazioni tra i due wallet, si verrà a creare una transazione principale che verrà scritta sulla BC principale.
Ora, se pensassimo ad una serie di transazioni abituali, di piccola entità, come per esempio il caffè al bar tutte le mattine, ogni transazione inviata alla blockchain principale di bitcoin ci costerebbe più in tempo perso e fee che la transazione stessa.
Ha senso spendere 1 euro di caffè e 2 di commissioni?
NO
Ora ipotizziamo di aprire un payment channel per tutto il mio team di CY Mood con il mio barista preferito.
All’apertura del canale di pagamento entrambe le parti depositano una certa somma di denaro a garanzia delle transazioni totali.
Se so che il mio team beve 100 caffè a settimana depositerò una somma uguale o superiore.
Sulla BlockChain principale di bitcoin vi saranno solo 2 transazioni, ovvero la prima transazione di apertura del payment channel e deposito della moneta e una seconda per "chiudere" o completare il pagamento.
Ora se torniamo al nostro secondo strato, all'interno del canale di pagamento possono avvenire migliaia milioni di transazioni senza che queste vengano scritte sull BC principale. Il mio team potrà bere migliaia di caffè e ogni volta che comprano,si scriverà una transazione di X btc verso il barista.
Settimanalmente, mensilmente o ogni volta che il mio amico barista vorrà incassare i bitcoin del caffe, deciderà di scrivere la transazione sulla BlockChain principale.
Il sistema funziona al meglio per le piccole transazioni che si ripetono, possiamo pensare al nostro panettiere o dal barbiere.
Esiste ovviamente un sistema contro le truffe, per chi volesse chiudere il canale di pagamento in anticipo e non pagare nulla.
In questo caso, il totale del deposito iniziale verrebbe inviato al truffato. Questo scoraggia di molto le truffe.
Un'altra interessante capacità di Lightning network è la possibilità di fare pagamenti a persone con cui non abbiamo un canale aperto, ma sfruttando i canali delle altre persone.
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Storia del Bitcoin
Conoscere la storia è sempre utile.
Bitcoin, come prima criptovaluta mai creata ha una storia interessante, che permette di capire da quale ideologia è partita questo movimento valutario.
Le origini conosciute di Bitcoin risalgono all’agosto 2008 con la registrazione del dominio bitcoin.org, per poi seguire con la pubblicazione il 31 ottobre del link al whitepaper firmato da Satoshi Nakamoto.
Il link fu inviato da una mailing list che si occupava di crittografia e il documento era intitolato Bitcoin: A Peer-to-Peer Electronic Cash System
Il 3 gennaio 2009 viene minato il block Genesis, il primo blocco di Bitcoin, dal pc di Satoshi
All’interno del blocco, vi è il seguente messaggio di testo:
The Times 03/Jan/2009 Chancellor on brink of second bailout for banks.
Pochi giorni dopo, il 9 Gennaio 2009, viene rilasciato il primo client Bitcoin Open Source (versione 0.1). Successivamente, avviene la prima transazione di 10 Bitcoin, effettuata il 12 Gennaio 2009 a favore di Finney direttamente da Nakamoto.
Da qui inizia una lenta ma inesorabile diffusione di Bitcoin, con la nascita del forum BitcoinTalk
Il 2010 si apre con la nascita del primo exchange vero e proprio dedicato allo scambio di Bitcoin. Il 6 Marzo 2010 infatti, nasce Bitcoin Market.
Poche settimane dopo, il 22 Maggio 2010, viene effettuato il primo acquisto tramite Bitcoin. Si tratta di due pizze, pagate con 10 mila Bitcoin, per un valore di 25 Dollari.
Il 17 Luglio 2010 nasce Mt.Gox, lo storico exchange di Bitcoin.
All’inizio del 2011 nasce SilkRoad, un mercato online per stupefacenti dove si pagava in bitcoin.
Il 9 Marzo 2011 Bitcoin raggiunge il valore di un Dollaro, toccando una capitalizzazione prossima ai 6 milioni di Dollari.
Nel mese di Giungo Bitcoin tocca i 10 Dollari su MtGox per poi crollare dopo un attacco hacker all’exchange.
Nel mese di Luglio 2012 nasce invece il colosso Coinbase. Il 27 Ottobre nasce la Bitcoin Foundation,
Il 28 Dicembre avviene il primo Halving, cresce la difficoltà di mining di Bitcoin con il Reward che passa da 50 a 25 BTC per blocco.
Il 2013 è un anno molto importante, aumenta la diffusione della moneta e cominciano a nascere vari negozi online che la accettano per i pagamenti.
il 28 Marzo 2013, la capitalizzazione di Bitcoin raggiunge il miliardo di Dollari.
A Maggio viene mostrato il primo ATM Bitcoin.
Scoppia la Bitcoin mania, complice l’accettazione dei pagamenti in BTC da parte del gigante cinese Baidu. Il prezzo inizia a salire repentinamente.
Il 29 novembre 2013 la quotazione supera i 1000 dollari, cifra che viene ritoccata il 3 Dicembre, con il nuovo picco di 1147 Dollari. Pochi giorni dopo però, arriva il BAN della Cina alle transazioni Bitcoin. Ciò comporta un crollo della moneta, che ritorna sotto i 700 Dollari.
All’inizio di Febbraio 2014, l’exchange Mt. Gox sospende i prelievi per questioni tecniche. Alla fine dello stesso mese, Mt Gox presenta un’istanza di protezione fallimentare in Giappone, comunicando di aver subito un furto di 750mila Bitcoin. Si scatena il panico tra la cripto community e il prezzo di Bitcoin scende repentinamente sotto i 300 Dollari.
L’8 ottobre 2015 i Fratelli Winklevoss creano l’ exchange Gemini.
Il 14 gennaio 2016, viene pubblicato il WhitePaper di Lightning Network, la soluzione off-chain di Bitcoin volta a migliorare la scalabilità ed abbattere le fee di transazione.
Nell’Aprile 2016, Steam inizia ad accettare Bitcoin per il pagamento di videogiochi e altri media online.
A fine anno il prezzo di Bitcoin risale sino ad avvicinarsi ai 1000 Dollari.
Il 2017 è l’anno dei record, in cui Bitcoin e tutte le criptovalute hanno raggiunto i propri ATH, ottenendo la massima diffusione e popolarità, almeno sino ad oggi.
il primo Aprile 2017 il Giappone approva una legge in cui riconosce il Bitcoin come strumento di pagamento attuando una serie di politiche anti-riciclaggio (KYC) per gli exchange locali.
Il primo Agosto avviene un hard fork, da cui nasce Bitcoin Cash.
La capitalizzazione di Bitcoin il 20 ottobre 2017 tocca i 100 miliardi di Dollari.
Il 29 Novembre, BTC arriva a 10mila dollari, ed il primo dicembre 2017 viene approvato il primo Futures Americano sul Bitcoin.
Il 17 Dicembre 2017 Bitcoin tocca il valore record di 19,783.21 Dollari, segnando il nuovo ATH.
2018: Crypto Crash, Lightning Network, hashrate in crescita.
Il 2018 è l’anno della grande correzione, nonché del crypto crash, che ha visto la capitalizzazione del mercato delle criptovalute calare significativamente ed incanalare un trend discendente.
Vuoi saperne di più su Satoshi Nakamoto? Clicca qui.
Vuoi sapene di più su Silk Road? Clicca qui.
Step 2 - Cos'è una Blockchain?
Blockchain, termine ormai abusato e inserito a sproposito in molti contesti perché fa figo e ci fa sentire importanti.
Un po’ quando nei primi anni 2000 sentivamo il nostro calzolaio che aveva aperto il suo sito internet per far cosa non si sa.
Ma alla fine cosa è la blockchain? A cosa serve? E perché è utile in alcune situazioni?
La Block Chain è un database digitale distribuito e decentralizzato, condiviso su una serie di nodi, verificabile da chiunque e immutabile nel tempo
È un registro digitale, le cui voci sono raggruppate in blocchi concatenati fra loro in ordine cronologico e sequenziale,la cui integrità è garantita dall'uso della crittografia.
La decentralizzazione è garantita dalla rete di nodi distribuita nel mondo, ed ognuno di questi ha una copia del database, che è distribuito fra tutti nodi della rete.
Per semplificare, i nodi sono computer sparsi per il mondo di proprietà di singoli appassionati o di grosse aziende di mining.
Ogni aggiunta di nuovo blocco alla blockchain distribuita è globalmente regolata da un protocollo condiviso.
Una volta autorizzata l'aggiunta del nuovo blocco, ogni nodo aggiorna la propria copia privata con la garanzia di scartare i blocchi fraudolenti o non corretti in automatico.
Quindi le informazioni scritte all interno della blockchain distribuita, posseduta da ogni nodo saranno sempre visibili a tutti e queste informazioni non potranno mai essere modificate nel corso del tempo.
È praticamente impossibile modificare le informazioni all’interno di un blocco, la potenza di calcolo richiesta sarebbe enorme.
Grazie a tali caratteristiche, la blockchain è intrinsecamente superiore alle normali banche dati e ai registri gestiti in maniera centralizzata anche da autorità riconosciute e regolamentate.
Come per ogni prodotto, si sviluppano delle varianti e anche per la Blockchain sono stati sviluppati vari tipi, creati per soddisfare le varie esigenze di ogni attore operante nel mondo
in dettaglio:
- Blockchain pubbliche: Sono Blockchain aperte a tutti e accessibili a chiunque. Ogni nodo detiene una copia del database e può partecipare al processo decisionale inerente lo stato del libro mastro. Sono definite “permissionless“. Es.: la blockchain di Bitcoin
- Blockchain private: Sono Blockchain chiuse dove solo uno o più nodi/consorzi pre-selezionati possono svolgere la funzione di validazione del network. Sono definite “permissioned“. Es.: la Blockchain di una fondazione privata o di una società
- Blockchain miste: Sono Blockchain in parte pubbliche e in parte private
- Sidechains: Sono blockchain derivate dalla blockchain madre ma ad essa collegate. Sono a tutti gli effetti blockchain autonome sulle quali è previsto che vi siano coin/token differenti da quelli circolanti sulla chain madre ma che all’occorrenza possono “spostarsi“ dalla sidechain alla chain madre e viceversa.
Ad oggi la blockchain viene usata praticamente solo per pagamenti e scambio di beni e servizi.
Ma possiamo già ipotizzare che nel futuro, la sua utilità potrà essere molto più ampia.
Ad oggi si ipotizza che la blockchain potrà essere usata per situazioni in cui sono necessari tracciabilità e sicurezza dell’informazione quale:
- Condivisione di informazioni sanitarie tra le diverse piattaforme e istituzioni;
- Scuole, mondo accademico, ambiti formativi, rilascio di attestati
- Gestione eventi sportivi, manifestazioni, olimpiadi
- Gestione delle scommesse in genere e casinò
- Compravendita immobiliare e catasti
- Tracciabilità donazioni no profit e beneficenza
- Monitoraggio commercio armi, munizioni, esplosivi
- Gestione forze dell’ordine e pubblica sicurezza
- Cybersecurity
- Sistemi per l’identificazione digitale e biometrica
- Produzione e vendita di diamanti o materie prime contraffabili
- Comparto assicurativo e leasing
- Testamenti ed eredità
- Turismo
- Tracciabilità di filiere
- Certificazioni opere d’arte
- Votazioni online trasparenti e al riparo da manipolazioni e brogli
- Banking, finanza e piattaforme di investimento
- Sistemi di pagamento e trasferimento di denaro
- Carte fedeltà e gift card
- Telefonia
- Commercio e industria
- Settore automotive
Per riconoscere una blockchain dobbiamo trovare questi elementi:
- Transazione (trasferimento di valore da un indirizzo ad un altro)
- Blocco (elemento che contiene transazioni)
- Nodo (elemento della rete che effettua ad esempio mining o convalida transazioni)
- Rete peer to peer (rete in cui tutti i nodi possono comunicare tra loro)
- Smart contract che si occupano della gestione adempimento esecuzione e pagamento degli accordi tra le parti
Riassumendo la Blockchain:
- È decentralizzata (non prevede autorità centrali, tutti la possono vedere, usare e consultare ma nessuno la possiede)
- Il protocollo è open (nelle blockchain pubbliche)
- Certifica che “qualcosa“ (una transazione di valore, un passaggio di proprietà) è avvenuto. La transazione non può essere censurata da un’autorità centrale
- Una transazione non può essere vietata, censurata o regolamentata da un ente sovrano (es blocco carta di credito o debito)
- È verificabile da chiunque (nel sistema finanziario tradizionale, il sistema controlla tutti mentre Nell’ecosistema blockchain, tutti controllano il sistema)
- Non è manomissibile o falsificabile (protocollo di consensus a sicurezza intrinseca)
- Risolve il problema del double spending
- È Immutabile nel tempo. Una transazione, una volta validata, viene fissata a “vita“
- È dinamica nel senso che si aggiungono sempre dei blocchi
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Step 1 - Criptovalute e Blockchain
Nel primo post istruttivo del CY Mood Team, crediamo che sia corretto partire con la base più utile all’utente medio e definire gli strumenti che andremo ad usare in questo strano mondo.
In questo post andiamo a definire cos'è una criptovaluta e introdurremo alcuni dei termini “tecnici” che andrai a incontrare man mano che entri in questo ambiente e che ritroverai nei prossimi articoli. Questa terminologia poi sarà oggetto di ulteriori approfondimenti.
Criptovaluta:
Primo concetto da apprendere: in linea generale una criptovaluta è una risorsa digitale che utilizza la crittografia per proteggere le transazioni finanziarie, per controllare la creazione di unità aggiuntive e verificare il trasferimento di risorse da un indirizzo ad un altro.
Una criptovaluta è progettata per funzionare come mezzo di scambio, una delle funzioni fondamentali del denaro.
Le vere criptovalute sono decentralizzate e non sono controllate da una entità centrale.
Questa caratteristica è da tenere in considerazione per i prossimi articoli.
Blockchain
Questa decentralizzazione funziona tramite lo strumento chiamato blockchain, un libro mastro distribuito all’interno di una rete di computer collegati tra loro.
La BlockChain, essa è Un registro dal vivo di tutte le transazioni di bitcoin. I blocchi sono costituiti dalle transazioni al loro interno, e i blocchi sono concatenati tra di loro in maniera indissolubile.
Il blocco viene creato quando un numero stabilito di transazioni vengono effettuate e il blocco può contenere un numero massimo di transazioni.
Arrivati a questo numero il blocco viene chiuso e aggiungo al blocco precedentemente minato e legato ad esso.
Quando avviene una transazione con Bitcoin, il dato viene comunicato al network di computer che validano la transazione , aggiungono la transazione al registro di bitcoin e trasferiscono la modifica del registro ledger a tutti i computer del network.
Dato che c’è un massimale di dati che possono essere salvati in un blocco, ogni 10 minuti circa viene chiuso un blocco
Bitcoin
La prima criptovaluta creata al mondo è stata Bitcoin, attualmente anche la più famosa ed è stata creata nel 2009.
Nel corso degli anni sono stati creati altri tipi di criptovaluta diversi da Bitcoin, che possono essere facilmente descritti come Altcoin o Alternative Coin o più genericamente Token
Token
Un token crittografico è una moneta su Blockchain che non riguarda solo eventuali pagamenti finanziari, ma anche l'applicazione di app o strumenti decentralizzati e i cosidetti contratti intelligenti o smart contract.
Mining
Le Criptovalute vengono create tramite un processo chiamato mining, che è la convalida delle transazioni nelle reti di questa criptovaluta. Esistono diversi tipi di mining, ma questo verrà affrontato più avanti in un altro articolo. Per saperne di più clicca qui.
Wallet
Il wallet o portafoglio è dove puoi conservare tutte le tue monete. Diversi tipi di monete prevedono diversi tipi di portafoglio. Per saperne di più clicca qui.
Legalità
La criptovaluta è legale nella maggior parte del mondo. Ci sono solo alcuni contesti in cui sono completamente bandite mentre in altri paesi come il Giappone, le criptovalute sono solo uno strumento di investimento come altri.
Perché Bitcoin ha un alone di illegalità?
La maggior parte delle persone pensa che Bitcoin sia illegale, ma questa idea è stata creata dai media con la vicenda del mercato per beni e servizi illegale chiamato Silk Road, in cui lo strumento di pagamento scelto è stato il Bitcoin. Per saperne di più clicca qui.
Satoshi Nakamoto
Satoshi Nakamoto è l’inventore di Bitcoin e della Blockchain. Almeno questo è quello che sappiamo, quello che dice la leggenda. Chi è costui? Nessuno lo sa. È una persona? Mistero. Per saperne di più clicca qui.
Fork
Se avete sentito parlare di criptovalute o state cominciando ad interessarvi, allora avete facilmente sentito parlare di FORK.
Cosa è un Fork?
Un Fork è una divisione in due diverse “direzioni” del software di una criptovaluta.
I fork più famosi sono stati i fork di Bitcoin nel 2017 e il fork di Ethereum, che ha portato alla creazione di Ethereum Classic.
Partiamo dalla base spiegando il fork di Bitcoin.
Bitcoin è fatto dal suo protocol e dalla sua blockchain.
Dato che il protocol, ha delle regole scritte all’interno che possono rendere il suo sviluppo lento in alcune parti, alcuni developers possono pensare di poter migliorare il loro bitcoin modificandone il protocol.
Gli sviluppatori copieranno il protocol originario di BTC e andranno a creare le modifiche necessarie per farlo funzionare aggiungendo i solo sviluppi migliorativi.
Il protocol così modificato andrà a creare un nuova COIN, che sarà non compatibile con la BC minata fino ad ora.
Dopo di che si deciderà da quale blocco far partire il protocol modificato. Alcuni miners continueranno a minare col protocol sorgente, mentre altri supporteranno il protocol modificato. Ciò creerà due distinte blockchain incompatibili tra loro e di conseguenza una coin aggiuntiva, separate a partire da questo blocco prescelto che andranno avanti indipendentemente l’una dall’altra.
Il caso di cui abbiamo detto si chiama Hard Fork.
Va fatto notare che esiste anche un “soft Fork” , che non crea una diversa blockchain ma semplicemente implementa modifiche software importanti ma comunque compatibili con la BC preesistente.
Gli utenti utilizzatori della coin, vedono nei loro wallet i risultati di un hard fork poiché viene creata una nuova coin mentre non vi sono risultati evidenti per un soft fork dato che questo rimane ad appannaggio degli sviluppatori. Noi utenti saremo inconsapevoli.
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