Shadow Banking
Oggi andiamo ad imparare cosa è lo Shadow Banking, traducibile in italiano come sistema bancario ombra.
Nonostante il nome possa sembrare qualcosa di segreto o illegale, questo è solo un sistema parallelo al sistema bancario tradizionale per i prestiti alle persone e alle aziende. Nulla di illegale.
Facciamo un esempio per semplificare la spiegazione generale e capire bene come funziona questo sistema che molto probabilmente avete usato senza nemmeno saperlo.
Usiamo numeri semplici e facili, ricorda che che i numeri non sono attuali ne reali e che il nostro esempio è puramente a scopo esplicativo.
Luca ha bisogno di un prestito per rinnovare casa, va dalla sua banca e chiede una cifra X.
Luca è un buon pagatore e quindi la banca gli accorderebbe il prestito ad un tasso del 5% annuo
Luca però non è soddisfatto e ricorda che un collega gli ha suggerito la Finanziaria CCX.
La CCX di occupa di prestiti per immobili, auto, studi universitari e altro ancora.
Luca si presenta in una delle sedi della CCX e lo stesso prestito per la stessa cifra X avrebbe un tasso del 3,5%.
Luca come cliente non trova differenze nei due prestiti, l'unico suo interesse è nell'avere la cifra X che necessita al minore costo disponibile nello stesso periodo di tempo concordato.
Quindi Luca per la sua convenienza sceglie di rivolgersi alla CCX.
Ecco un esempio di shadow banking
Il problema con lo shadow banking è come è realizzato o creato. Il circuito bancario è creato dalle persone che risparmiano e questo risparmio entra nei loro conti correnti in banca.
Questi conti correnti vengono remunerati al 1%.
Le banche prendono questi soldi, nei conti dei clienti, e li prestano a persone come Luca, ad un tasso del 5%.
La differenza tra rendimento del conto e tasso di prestito è il business della banca.
La CCX invece, avendo 200 Luca che accedono al suo servizio di prestito, trasforma in un prodotto finanziario derivato la serie di prestiti fatti ai suoi clienti.
Al suo interno vi saranno prestiti il cui rischio varierà, dato che le persone saranno differenti e con una diversa storia finanziaria, dal più sicuro al più rischioso.
Ovviamente il maggior rischio sarà maggiormente remunerato dai clienti con una peggiore storia finanziaria.
Questo strumento finanziario verrà quindi acquistato da qualcuno, in questo caso da un fondo pensione, dato che il suo rendimento sul mercato lo rende estremamente interessante.
La valuta dell'acquisto dello strumento entrerà nella CCX,che così potrà creare altri prestiti al altri Luca, prestiti che verranno al loro volta trasformati in derivati e venduti ad altri fondi e così via senza sosta.
Per quanto riguarda le banche vi sono strette regolamentazioni, specialmente dopo il crash del 2008.
Queste regolamentazioni servono come rete di salvataggio per le banche e conseguentemente per i suoi clienti
Parliamo di capitalizzazione e regole specifiche proprio per salvare i tuoi soldi depositati.
Nelle aziende come la CCX invece non c'è rete di sicurezza o se c'è è molto sottile data la bassa o quasi assente regolamentazione.
Nei vari anni la percentuale di prestiti erogata dalle banche in relazione ai prestiti erogati dallo shadow banking è andata sempre più a favore di quest'ultima.
Il rischio principale si presenta nella creazione degli asset finanziari derivati che hanno all'interno i debiti.
La situazione economica potrebbe modificarsi in una peggiore.
Questi debiti potrebbero diventare inesigili e quindi diventare carta straccia.
La problematica si riverserebbe su coloro che sono i possessori dei titoli derivati, che potrebbero andare ad un valore pari allo zero e quindi far fallire i fondi che ne sono detentori.
Dall’altro lato della barricata, in caso di mancanza di stabilità finanziaria, potrebbero scarseggiare i fondi interessati all’ acquisto di questi derivati, mettendo in difficoltà aziende come la CCX e facendo si che i loro clienti tornino a rivolgersi al mondo bancario per le liquidità necessarie.
Hedge Funds
Non è raro sentire parlare nei media generalisti di fondi hedge o di hedge funds.
Come dice il nome, questo è un fondo coinvolto in una strategia di hedging.
Citando borsa italiana:
"L'hedging e' una pratica che consiste nell'effettuare una o piu' operazioni di copertura per proteggersi dai rischi legati ad un altro investimento. Un soggetto in tal modo ridurra' o annullera' il rischio derivante da una posizione aperta."
Parliamo di hedge funds perchè questi sono spesso corresponsabili della volatilità dei mercati azionari e perchè non sempre è chiaro all’uomo della strada cosa sono, come sono composti e come funzionano.
Ogni hedge funds ha delle regole, imposte dal legislatore di riferimento, che devono essere assolutamente rispettate.
Le regolamentazioni variano da paese a paese, come la percentuale di investitori accreditati o il tipo di investimenti che possono essere fatti. In più ogni fondo ha una regolamentazione interna per gestire al meglio la propria esistenza.
Generalmente agli hedge funds del mondo occidentale è permesso di acquistare tutti gli asset finanziari riconosciuti dai propri enti regolatori. Ma vi consiglio di controllare specificatamente la regolamentazione del vostro paese di residenza per non incappare in errori prima di investire.
Capita molto spesso che negli hedge fund il creatore e gestore investa una grossa fetta del proprio denaro. Parliamo di qualche milione di dollari, così da spingere altri investitori a fidarsi di lui data la cifra personale particolarmente alta messa in gioco.
Dopo di chè, molto probabilmente ci sarà una cifra minima per investire nel fondo, che potrebbe essere 500.000 o 1 milione di dollari o euro.
In questo modo il gestore avrà una quantità di liquidi sufficiente per investire e avrà a che fare con un basso numero di persone, più facilmente gestibili.
Una delle regole che potrebbero essere decise dal gestore è di bloccare i fondi per un certo periodo di tempo.
In questa maniera il gestore potrà investire la liquidità in strumenti anche molto rischiosi senza avere problematiche di mancanza di fondi a causa di un investitore che vuole uscire dal fondo.
Sempre per questa problematica,il gestore potrebbe aggiungere alle sue regole una finestra temporale limitata per il rimborso del capitale inserito nel fondo, come per esempio una o due volte all'anno
Il gestore avrà una grossa varietà di asset in cui investire, e per coprirsi dal rischio di questi investimenti avrà delle tecniche di hedging andando ad investire su derivati e altri strumenti
Ovviamente il gestore potrà essere sia long che short sugli asset scelti, con un investimento long e un altro short per coprire il rischio del long.
La remunerazione del gestore sarà in percentuale, e potrà essere una piccola percentuale sul versato iniziale con una più grossa percentuale sul gain realizzato(nell' ordine del 20 30 o 40 per cento)
Ora, una delle mosse più rischiose che può fare il gestore è mettersi in leva finanziaria, ovvero chiedere un prestito ad una banca. Ipotizziamo una leva 5 a 1, con il gestore che ha 10 milioni di dollari in gestione e che riceve 50 milioni da una banca, per un totale di liquidità investita di 60 milioni
Sia la leva finanziaria che la limitata finestra temporale di rimborso sono gli argomenti che più possono preoccupare durante una eventuale crisi o crollo dei mercati.
Nel caso infatti, molti investitori potrebbero preferire rimanere liquidi e non investiti nel mercato, quindi potrebbero richiedere il rimborso.
In questo caso, il fondo dovrebbe liquidare i propri assett molto velocemente.
Questa liquidazione rapida porterebbe il prezzo di mercato a scendere ancora di più, sopratutto se non è solo un fondo a dover liquidare ma un grosso numero di fondi.
Capite che le cifre in gioco sono molto alte e la velocità di vendita deve essere in linea con le richieste degli investitori. L’ uscita dal mercato, se fatta in un momento di panico, potrebbe essere anche molto dolorosa per il portafoglio clienti e ancor più per il gestore con il possibile azzeramento del fondo.
gli Errori che commetterai facendo trading
Fare trading non è un attività semplice e immediata.
È un percorso lungo, fatto di studio, sudore, sangue monetario speso ogni volta che si commette un errore.
È un percorso solitario che non coinvolge solo il nostro conto in banca, ma anche la nostra parte interiore più nascosta, risvegliando paure e inficiando la nostra psiche.
Ogni errore che si commette è fonte di dolore ma nessuno diventa un trader capace senza passare per questo percorso.
Oggi andiamo a vedere alcuni degli errori che sicuramente commetterai come trader neofiti.
Il primo errore in cui potrete incappare è duplice e si tratta di fare troppo o troppo poco paper trading.
Qui bisogna capire come siete fatti voi a livello di psiche. Il paper trading è un sistema di allenamento per chi fa trading che consiste nel creare vendite e acquisti sullo sulla carta, senza denaro vero, per allenarsi e comprendere come funziona. Il paper trading manca però di una componente fondamentale che è l’ansia riguardo l’utilizzo di denare reale. Su un conto di paper trading possiamo avere anche 100 mila e oltre euro investiti, ma non essendo soldi veri, il vostro comportamento sarà facilmente spavaldo e arrogante. Azzerare il conto non sarà un problema.
Azzerare il conto facendo paper trading non è in realtà un problema reale, se però analizzate cosa e perché è accaduto. La cosa migliore da fare sarebbe passare il prima possibile al trading con soldi reali, con cifre piccole, per cominciare ad abituarsi a gestire la tensione del mantenimento della posizione sul mercato e a gestire le ondate emotive di vedere il valore dell’ asset acquistato crescere o diminuire. Più paper trading potrebbe servire a coloro che sono di animo più coraggiosi e più scommettitori, mentre una persona più timida e pacata potrebbe partire prima data la sua indole meno aggressiva.
Un altro errore che deriva dal primo è esagerare con le dimensioni della posizione.
Perché ci sarà un momento in cui saremo così sicuri di noi e delle nostre analisi, che metteremo metà del nostro portafoglio su quella azione che siamo sicuri salirà. Per poi dopo poco tempo vederla sprofondare mandandoci in panico più totale. Al che dovremo decidere se affrontare il dolore della perdita di denaro e sconfitta delle nostre convinzioni oppure tenere la posizione ignorando quello che sarebbe giusto fare, trasformando un trade di breve periodo in un investimento di lungo periodo, senza però avere idea di quando questo verrà disinvestito.
Questo errore porta con se anche l’ ansia di avere molti dei nostri soldi investiti in una sola posizione, ansia che sarà presente anche se la nostra posizione sarà in positivo. Infatti molto probabilmente l’ansia ci farà uscire dalla posizione molto prima del dovuto, facendoci portare a casa un guadagno scarso.
Quando si dice vendi e pentiti.
Il secondo errore è collegato al terzo errore, ovvero non avere un piano di trading.
Avere un piano di trading significa avere idea di quali siano i nostri obiettivi di guadagno e di salvaguardia del portafoglio. Sembra una cosa ovvia ma non lo è, e soprattutto avere un piano ci da un aiuto nel disciplinarci sui mercati.
Infatti il planning ci protegge da un altro errore, che è l’ over trading ovvero l’ esagerare con il prendere posizioni. Può capitare infatti che dopo una serie di trade particolarmente buoni e redditizi il nostro ego ci spinga a rischiare sempre di più, nella convinzione che siamo bravissimi e non possiamo sbagliare. Se tutti i trade prima sono stati positivi anche questi lo saranno sicuramente portandoci ad un passo dalla ricchezza e dalla felicità. Al contrario, infatti il nostro ego è uno dei maggiori nemici che abbiamo, poiché devia la nostra visione e percezione del mercato mettendo in pericolo il nostro conto.
L’emotività è un errore che pagheremo sempre carissimo.
Essere freddi e concentrati significa vedere le cose per come sono e non per come vorremmo che siano. L’ emozione è nemica della vittoria soprattutto quando questa porta all’avidità.
Ci sono situazioni in cui accontentarsi è la scelta più giusta, infatti l’ emozionalità farà si che saremo ancora dentro al trade che dovremo vendere, perdendo tutto il guadagno e andando in perdita.
L’ emotività porta a quello che in gergo viene chiamato FOMO, dall’ inglese fear of missing occasion, paura di perdere un occasione. Pensiamo che sia un occasione imperdibile e ci buttiamo a capofitto senza pensarci bene e senza analizzare, per poi finire con aver fatto un errore che ci è costato parte se non tutto il conto trading.
Il FOMO è quella spinta illogica e illusoria che ci illude e ci porta in inganno. Pensate a quando i prezzi sono alti e la gente che non ne sa nulla entra nel mercato, comprando spinta dai mass media.
Pensate a quando il vostro parrucchiere vi dice di comprare assolutamente quella specifica azione e che lui è stato bravo ad averla appena presa.
Nulla contro i parrucchieri, alcuni ne sanno anche più di me, ma se il vostro parrucchiere non ne sa nulla e vi dice così, questo è un ottimo esempio di FOMO.
Quando siete presi dall’emozione non dovete ne vendere ne comprare. Dovete studiare, aggiornarvi, allenarvi ma non tradare. Le emozioni equivalgono a perdite.
Dovete seguire i vostri take profit e stop loss.
Se li avete messi e non siete totalmente stupidi ci sarà un motivo, e se li avete messi senza un senso siete forse alle prime armi e ci può anche stare.
Metterli con cognizione e non seguirli, quello si che è stupido.
Stupidità è perdita di denaro e perdita di denaro è dolore.
Bitcoin halving a maggio 2020
L halving di bitcoin è un evento che avviene ogni circa 4 anni e dimezza la remunerazione della chiusura di un blocco della blockchain di Bitcoin.
È una delle caratteristiche principali della gestione monetaria di bitcoin.
Per poter comprendere al meglio di cosa stiamo parlando però dobbiamo ripassare 3 punti fondamentali che sono:
Bitcoin blockchain
Il mining
E la supply totale della moneta
Per quanto riguarda La BlockChain, essa è Un registro dal vivo di tutte le transazioni di bitcoin.
I blocchi sono costituiti dalle transazioni al loro interno, e i blocchi sono concatenati tra di loro in maniera indissolubile.
Il blocco viene creato quando un numero stabilito di transazioni vengono effettuate e il blocco può contenere un numero massimo di transazioni.
Arrivati a questo numero il blocco viene chiuso e aggiungo al blocco precedentemente minato e legato ad esso.
Quando avviene una transazione con Bitcoin, il dato viene comunicato al network di computer che validano la transazione , aggiungono la transazione al registro di bitcoin e trasferiscono la modifica del registro ledger a tutti i computer del network.
Dato che c’è un massimale di dati che possono essere salvati in un blocco, ogni 10 minuti circa viene chiuso un blocco
Il Mining è come le transazioni vengono verificate all interno del network della coin. La verifica e la creazione dei blocchi è creata dai minatori o miners.
Ogni gruppo di transazioni ha un hash crittografico del blocco pubblicato prima e questo collega tutti i blocchi creati precedentemente creando la blockchain.
Per accettare un nuovo blocco sul network ai miner è richiesto di seguire un sistema di proof of work che involve la creazione di un nuovo hash crittografico da aggiungere al nuovo blocco.
Per essere aggiunti al registro quindi si richiede la creazione di un nuovo unico hash che passerà attraverso un processo di validazione e quindi verrà passato al blocco successivo e via così.
Per creare un nuovo hash i miners competono tra di loro usando la potenza di calcolo dei loro computer per essere i primi ad arrivare ad avere il 64 digit hexadecimal number o hash che è allo stesso livello di difficolta target del network.
La cosa da capire è che i miners vengono remunerati alla chiusura di ogni nuovo blocco con nuovi bitcoin creati dal sistema e dalle fees delle transazioni, che sono btc già circolanti.
Le ricompense sono create per incentivare i miners a partecipare alla blockchain di bitcoin
La quantità di moneta.
Bitcoin è stato creato come se fosse oro digitale.
Satoshi ha volutamente creato il bitcoin con caratteristiche simili a quelle dell oro fisico.
Il principio di estrazione del bitcoin è similare all‘estrazione mineraria dell oro, lunga e difficile.
Un'altra caratteristica è la quantità massima di bitcoin creabili che è stato programmato a 21 milioni.
Questo numero è stato creato per copiare la stabilità inflazionistica dell’oro.
In questo caso il termine inflazione è inteso come la crescita del montante di moneta che non è coperto dall oro in un gold standard.
Nel modo moderno di intendere il termine inflazione, bitcoin è deflazionistico perché col passare del tempo il suo potere di acquisto cresce.
Paragonatelo al profilo di estrazione dell’ oro dove nel futuro il costo di estrazione sarà sempre più alto e difficoltoso e quindi la precedente quantità di oro estratto crescerà di valore perché non se ne può produrre altro a prezzi bassi.
Nel vecchio concetto di inflazione, bitcoin è inflazionistico perché non essendo coperto da oro la quantità di bitcoin cresce al crescere della creazione di blocchi da parte dei miners.
Ora ci sono 18 milioni circolanti. Al ritmo attuale l’ ultimo bitcoin verrà creato nel 2140.
Entriamo nel dettaglio dell’ halving
L'halving riferito alla blockchain di bitcoin è la riduzione della ricompensa di chiusura di un blocco per i miners a metà rispetto il numero precendete. L’attuale reward è di 6,25 bitcoin per blocco.
L'halving avviene ogni 210.000 blocchi chiusi e quindi piu o meno ogni 4 anni visto che un blocco viene chiuso ogni 10 minuti.
All inizio il reward del blocco era 50 bitcoin, sceso a 25 nel 2012 e poi 12,5 nel 2016
Ma perché accade l’halving?
Satoshi ha programmato l halving per abbassare l'inflazione monetaria di bitcoin.
In più viene anche considerato il fattore di avanzamento tecnologico delle macchine da mining e per questo vi è un aumento della difficoltà di creazione di nuovi blocchi per abbassare la velocità di validazione.
Con 12,5 bitcoin per blocco e 10 minuti di creazione per blocco, vengono creati giornalmente circa 1800 bitcoin.
Dopo maggio 2020 questi sono scesi a 900 bitcoin al giorno.
Ora tornando al precendente parallelo con l’oro,
Esso è considerato uno dei migliori store of value per la sua quota di presenza fissa non creabile e la sua scarsita che è imposta dalla natura.
L' algoritmo di bitcoin è creato per renderlo scarso a sua volta.
Quindi alla crescita della domanda di bitcoin il valore avrà una crescita.
Vi sono state crescite importanti dei prezzi di btc mesi dopo ogni halving, ma questo è una strategia di trading che potete considerare o meno.
Bitcoin per come è creato nel suo algoritmo, è fatto per essere scarso e quindi crescere di valore finchè persone come me e te crederanno alla sua filosofia intrinseca.
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.
Bitcoin vergini
Parlando di mining, bisogna sapere anche cosa sono i bitcoin vergini.
Un bitcoin vergine è un bitcoin che è stato appena minato o che non ha mai effettuato transazioni sulla blockchain o che ha una storia di transazioni certificata.
Nel mondo delle criptovalute sono avvenute molte truffe a danno degli utilizzatori di bitcoin, mentre altri bitcoin sono stati utilizzati per attività illecite, furti o riciclaggio di denaro.
Essendo la blockchain visibile a tutti, si può risalire alla storia di ogni singolo bitcoin controllandone la cronologia delle transazioni. Cosa che è difficile ma fattibile.
Le autorità di un paese potrebbero tenere d’occhio alcuni wallet con all’ interno bitcoin coinvolti in azioni criminali.
In questo caso, se questi venissero passati sul wallet di qualche exchange, potrebbero essere bloccati o non accettati da parte dell exchange.
Questo può creare delle preoccupazioni e alcuni intermediari finanziari potrebbero non accettare bitcoin di non certificata provenienza.
Ed ecco che un Bitcoin senza transazioni è utilissimo e quindi il suo prezzo sarà più alto rispetto ad un normale bitcoin, nell’ordine del 20 o 30 per cento in più.
La maggiore spinta alla regolamentazione spinge la richiesta di bitcoin vergini.
I Bitcoin senza una storia pulita non sono da considerare sporchi o inutilizzati ma semplicemente non sappiamo quale è stata la loro vita prima di averli nel nostro portafoglio. Vita che potrebbe essere stata estremamente avventurosa
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.
Blockchain protocols: il punto di vista da investitore
Nei precedenti articoli abbiamo visto che esistono diversi tipi di coin e quindi esistono diversi modi per crearle, o per meglio dire italianizzando il gergo tecnico, minare.
Con diversi protocolli per creare le monete, dal punto di vista dell’investitore abbiamo un'altra caratteristica da dover studiare prima di fare qualunque acquisto.
Infatti gli investitori in criptovalute devono analizzare il protocollo blockchain prima di investire nelle monete.
Gli algoritmi di consenso possono essere la chiave del successo con effetti sui tassi di inflazione, sulla sicurezza e sul valore totale della moneta.
Ma cos'è un protocollo Blockchain?
Lo abbiamo già spiegato nell’articolo sul mining ma andiamo a fare un ripasso.
Un protocollo blockchain è il termine comune per definire i metodi di consenso.
I metodi di consenso sono i diversi sistemi creati per raggiungere il consenso e convalidare le transazioni in una rete blockchain.
Alcuni richiedono ai minatori di detenere monete, altri richiedono hardware per minare come computer o schede grafiche
Sappiamo esistere 3 tipi di consenso che sono:
Proof of work, proof of stake e delegated proof of stake.
Vediamone brevemente alcuni dettagli:
Proof of work: dall'energia al valore
Bitcoin e altre monete usano il Proof of Work (PoW) come algoritmo di consenso.
Nel tipo di consenso PoW, i minatori partecipano alla rete aggiungendo grandi quantità di potenza di calcolo.
I grandi minatori creano impianti di mining fisici, costituiti da diverse schede grafiche in serie, se non centinaia.
Piattaforme più potenti equivalgono a più possibilità di chiudere il blocco successivo e ricevere le monete della ricompensa del blocco successivo
Le Transazioni Blockchain includono anche le commissioni per le transazioni.
Quindi, in questo caso, il minatore deve acquistare un gran numero di ormai rare e costose schede grafiche, spendendo molti soldi prima di guadagnare un singolo bitcoin (o qualsiasi altra moneta).
I minatori possono creare una mining pool per unire la loro potenza di calcolo e aggiungere maggiori possibilità di ricevere ricompense.
Nell economia della proof of work I minatori devono spendere migliaia di dollari per costruire impianti tecnologici di computer e pagare bollette elettriche elevate per Partecipare alle reti di questo tipo di blockchain
diversamente, non esisterebbe alcuna moneta e alcuna blockchain
In teoria, questi costi dovrebbero aggiungere un grande valore a una moneta POW
I minatori non vogliono vendere monete sotto il loro costo di estrazione
Se vuoi scoprire il costo minimo di una moneta di questo tipi, devi guardare:
• Il costo per i minatori di estrarre nuove monete (rig + elettricità)
• Il tempo di creazione di un blocco e la sua ricompensa
Facciamo un esempio. Se abbiamo uno schema PoW con:
• Tempi di creazione di blocchi rapidi
• Ricompensa elevata
• Bassa quantita totale di moneta offerta
Quindi l'offerta totale raggiungerà il suo massimo rapidamente Finché la domanda di moneta è alta, la moneta dovrebbe funzionare bene. Diversamente puoi vedere come reagisce il mercato e aspettare fino alla creazione di tutte le monete.
In un altro schema PoW abbiamo:
• Tempi di creazione di blocchi lenti
• Bassa ricompensa per i blocchi creato
• elevata offerta totale di moneta
In questo esempio il tasso di inflazione è basso grazie alla minore domanda. La moneta sarà redditizia finche è nuova e scarsa sul mercato.
Proof-of-Stake: niente più piattaforme e computer.
Proof of Stake o PoS non richiede l'acquisto di impianti per il mining ne il pagamento di enormi bollette elettriche
Il POS è un modello di consenso molto diverso che consente a tutti i possessori di monete di contribuire alla rete e alla creazione di blocchi
Devi tenere le monete nel tuo portafoglio, attivare lo staking e lasciare acceso il tuo computer e riceverai ricompense agendo come miner
In questo modo,il Pos è un grande incentivo a detenere monete anche perché più monete hai, più contribuisci alla rete e più hai la possibilità di risolvere il blocco successivo.
Quindi, in questo caso, i minatori devono spendere un sacco di soldi per acquistare monete da mettere in staking.
Questo è molto più semplice e veloce rispetto al protocollo della proof of work
Le uniche metriche disponibili sono l'offerta totale, l'offerta circolante, il tasso di inflazione e il prezzo di mercato corrente. Quindi, puoi analizzare questo mercato in modo simile a una valuta fiat, misurando l'offerta e la domanda.
DPOS Delegate proof of Stake con nodi affidabili
Questa è una variante del POS classico.
In questo protocollo tutti i possessori di monete eleggono dei delegati.
Questi delegati sono gli unici autorizzati a verificare e aggiungere nuovi blocchi alla blockchain.
In questo caso possiamo avere una centralizzazione dei primi utenti con molte monete. A proposito, i delegati devono essere votati dalla comunità, quindi è necessaria una buona reputazione e partecipazione alla comunità della moneta.
Lisk come esempio ha uno schema di consenso Dpos.
Come abbiamo detto prima per il consenso sul POS, se vuoi essere un minatore devi acquistare molte monete, ma diversamente dal POS, in questo caso devi fidarti della comunità. E non puoi comprare o vendere la fiducia.
Non esiste un sistema perfetto, ma questi 3 sistemi possono risolvere le problematiche intrinseche di controllo di una moneta decentralizzata. Va fatto anche notare che devi considerare il problema ambientale del consumo di energia tra i vari fattori.
Per saperne di più sui pericoli e su come restare al sicuro in questo mondo clicca qui.